![Cancro ai polmoni, ecco perché aumentano i casi fra i non fumatori: il dato che allarma](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2024/06/18/1718702959-tumore-polmoni-nuovo-farmaco.jpg?_=1718702959)
Preoccupa l'aumento di diagnosi di cancro ai polmoni in soggetti non fumatori. Il fenomeno, purtroppo, è in crescita, tanto da destare l'attenzione dei medici. Un recente studio pubblicato su The Lancet Respiratory Medicine e condotto da IARC - l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro - ha cercato di dare delle risposte a quella che ormai è una situazione allarmante. La malattia sta cambiando, così come stanno cambiando i fattori di rischio. Tutto nell'arco degli ultimi dieci anni.
Se prima il rischio di cancro al polmone veniva subito associato al fumo di sigaretta, adesso le circostanze sono più complesse, e un ruolo rilevante nello sviluppo della patologia sarebbe da identificare nell'inquinamento ambientale.
"A livello globale, il cancro ai polmoni nelle persone che non hanno mai fumato sigarette o tabacco rappresenta oggi la quinta causa di morte per cancro nel mondo. Anche nei non fumatori, il cancro ai polmoni si manifesta quasi esclusivamente come adenocarcinoma, che è la forma più diffusa dei quattro principali sottotipi di malattia (carcinomi a cellule squamose, carcinomi a piccole cellule, carcinomi a grandi cellule e appunto adenocarcinomi, ndr) sia negli uomini che nelle donne a livello mondiale", spiegano gli studiosi che hanno partecipato alla ricerca coordinata dal professor Freddie Bray, responsabile della Cancer Surveillance Branch della IARC.
Secondo la ricerca, basatasi sulle diagnosi avute nel 2022, ben il 15% di tutti i casi di adenocarcinoma (ovvero 200mila casi) sarebbe stato diagnosticato in pazienti non fumatori. Le cause, dunque, sarebbero da ricercare nell'ainquinamento atmosferico. Smog e cattiva qualità dell'aria sarebbero determinanti nello sviluppo della malattia, specie in soggetti giovani, e donne. "L'inquinamento atmosferico può essere considerato un fattore importante, spiegando in parte la predominanza emergente dell'adenocarcinoma in tutto il mondo, che rappresenta dal 53 al 70 percento dei casi di cancro ai polmoni nelle persone che non hanno mai fumato", fanno sapere i ricercatori.
Del resto, i dati relativi all'inquinamento sono preoccupanti. Secondo quanto riferito dal Global Cancer Observatory, nel 2022 ci sono state 1,6 milioni di diagnosi di cancro al polmone negli uomini (720mila erano adenocarcinomi) e 910.000 diagnosi della stella malattia nelle donne (542mila erano adenocarcinomi). Di questi casi,120mila maschili e 80mila femminili riguardavano soggetti non fumatori, dunque attribuibili a inquinamento.
Il tasso di incidenza maggiore è stato riscontrato nell'Asia orientale, con una particolare insistenza in Cina.Altri fattori di rischio, oltre al fumo di sigaretta, potrebbero essere alcuni combustibili usati negli impianti di riscaldamento delle abitazioni, così come i fumi derivati dalla cottura di cibi.
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