
L'idratazione è un processo fondamentale per il nostro organismo, essendo esso composto prevalentemente da acqua; beviamo più volte al giorno, e ci appare come un gesto assolutamente normale e naturale, ma le cose non stanno sempre così e può capitare di commettere degli errori. Per quanto incredibile possa sembrare, è possibile "bere male", ossia compiere questa attività in maniera non corretta, cosa che non giova al nostro corpo.
Parlando ad AdnKronos Salute, l'immunologo Mauro Minelli ha parlato dell'importanza dell'idratazione e ha elencato quelli che sono gli errori più comuni che vengono commessi quando beviamo. L'acqua, ha spiegato il professore, mantiene in equilibrio il nostro organismo, e ci consente di assumere i minerali essenziali, oltre a garantire la corretta termoregolazione. Non solo. Una buona idratazione favorisce il metabolismo, regola l'attività intestinale, permette l'eliminazione delle tossine e mantiene in buono stato muscoli e articolazioni.
Eppure si commettono degli errori, e Minelli ne individua ben cinque. Il primo, che figura fra i più comuni, è quello di bere solo quando ne si avverte il bisogno. I medici raccomandano spesso che per mantenersi in salute sarebbero necessari circa 2 litri di acqua al giorno. Questa quantità non può essere raggiunta se beviamo acqua solo quando ne sentiamo la necessità. Sarebbe quindi buona abitudine idratarsi regolarmente, cercando di raggiungere i 2 litri giornalieri.
Un altro errore è bere durante i pasti. Bere mentre mangiamo, oppure bere troppa acqua in poco tempo, può causare problemi digestivi. L'acqua deve essere correttamente distribuita nell'arco della giornata.
L'acqua deve essere scelta. Un errore che fanno molti è quello di non controllare il "residuo fisso" (ossia l'insieme di solidi sciolti) presente in etichetta. A seconda dell'attività che svolgiamo, potremmo avere necessità di diverse tipologia di acqua. Ci sono, ad esempio, le acque a residuo fisso inferiore a 550 mg/l che sono le maggiormente consigliate per tutti i giorni. Quelle con pochi minerali, ad esempio, vanno bene per i neonati, o per chi soffre di ritenzione idrica. Le acque con residuo fisso tra 500 e 1500mg/l vanno bene dopo l'attività fisica, ma non si deve esagare. Gli esperti dicono di non superare il litro al giorno, e di alternarle. Infine, le acque con residuo fisso superiore a 1500mg/l sono da bere esclusivamente a scopo terapeutico (si pensi alle acque termali).
Bisogna poi fare attenzione al consumo dell'acqua frizzante, che può gonfiare eccessivamente lo stomaco. Il dottor Minelli consiglia l'acqua naturale.
Occhio all'assunzione dei farmaci, che possono essere presi solo con l'acqua. Qualcuno commette l'errore di assumere un medicinale con il té, con il latte o con altre bevande. In realtà l'acqua è il miglior veicolo: con altre bevande, i farmaci potrebbe non essere correttamente assorbiti.
Secondo Minelli "è consigliabile assumere medicine con acqua oligominerale preferibilmente a temperatura ambiente o fresca. L'acqua calda, infatti, potrebbe rallentare l'effetto dei farmaci e l'acqua frizzante determinare un assorbimento troppo veloce del principio attivo che quindi potrebbe non sortire l’effetto desiderato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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