Spesso si attribuisce il problema alla troppa sovrapposizione di notizie, a quello che si è imparato dagli amici del liceo o ascoltato da quelli di università. O ancora tutto quello che viene raccontato sui social, fatto stà che nonostante siamo circondati e bombardati da notizie sul sesso, quando si è in coppia, che sia fissa o con partner occasionali, difficilmente si affronta l'argomento.
Ed è qui che si insinuano i falsi miti sull'argomento che, da adulti, pensiamo di conoscere bene, e che invece spesso creano non solo grande confusione ma veri e propri problemi. A raccontarlo Laurie Mintz, professoressa emerita di psicologia all'Università della Florida che ha concentrato molti dei suoi studi sulla sessualità umana ed ha portato avanti uno studio sull'argomento.
Un team di esperti
La professoressa ha riunito un gruppo di terapisti e ricercatori sessuali per capire dalla loro esperienza con centinaia di pazienti, quale potrebbero essere quelli più frequenti e pericolosi, nella speranza che questo tipo di divulgazione, basata sullo studio e non sul sentito dire, possa aiutare molte persone.
#1 Tutti gli altri fanno più sesso di te
"Questo tipo di falso mito è qualcosa che persiste a lungo nella vita di una persona", ha spiegato Debby Herbenick, direttrice del Centro per la promozione della salute sessuale presso la School of Public Health dell'Università dell'Indiana e autrice di un libro sull'argomento. Da adolescenti questo è un pensiero comune ed è questo il motivo per cui tanti ragazzi si "buttano" e approfittano di ogni occasione anche se non sono pronti. Allo stesso modo anche gli adulti, magari in coppia da tanto tempo, sono portati a pensare la stessa cosa, vivendola come un problema del proprio rapporto rispetto agli altri.
Ma le cose non stanno così: "È abbastanza frequente - spiega la direttrice - scoprire che circa una persona su tre non ha avuto rapporti sessuali di coppia nell'arco di un anno". I dati si basano su diversi sondaggi compiuti a livello nazionale che dimostrano come l'attività sessuale sia diminuita negli ultimi anni per ragioni che sono tutt'ora materia di studio. Si ipotizza al momento che questa riduzione sia dovuta a fattori come l’aumento del sexting e della pornografia online.
Una soluzione può essere - consiglia il medico - quella di avere un approccio olistico con il problema ovvero prendendosi cura della propria salute fisica e mentale e considerando questo un problema non strettamente personale, ma diffuso e da condividere con il partner.
#2 Sesso significa solo una cosa
Molti dei terapisti che hanno fatto parte dello studio, hanno spiegato come la maggior parte delle persone pensano che "fare sesso significhi esclusivamente penetrazione". Si tratta questo di un "copione sessuale" in cui molti rimangono intrappolati pensando che il rapporto, per essere chiamato tale, preveda solo quello.
"Dobbiamo andare oltre", afferma Ian Kerner, terapista sessuale e autore del libro “She Comes First”. Il professore ha notato come questo tipo di idea abbia creato una differenza sostanziale tra il piacere raggiunto dagli uomini e quello dalle donne. Mentre nei primi arrivare "al punto" è il focus dell'incontro con il parner, molte delle donne, circa il 37% ha affermato di non raggiungere il piacere con la penetrazione ma di aver bisogno di altri tipi di stimolazioni.
La "colpa" di questo falso mito è dovuta spesso anche all'immagine che viene raccontata in tv e nei film in cui il piacere femminile arriva solo in un modo, eliminando completamente i preliminari. "Non è così - racconta il medico - anzi sono proprio i preliminari che rappresentano la completezza del rapporto". Basandosi sui dati, che rappresenteranno un bel campanello d'allarme per gli uomini, si stima che solo il 4% delle donne raggiunga l'orgasmo con la penetrazione.
#3 Nell'organo femminile "va tutto liscio" per natura
Pensare che la vagina si lubrifichi da sola senza aver bisogno di aiuti è un altro dei falsi miti pericolosi che trasforma un rapporto intimo di coppia in qualcosa di estremamente sgradevole. Soprattutto in post menopausa molte donne descrivono il dolore durante il rapporto come la sensazione di "carta vetrata". Ma non solo in quelle adulte, la stessa problematica può capitare per vari fattori anche in quelle più giovani.
Si stima che circa il 17% delle donne tra i 18 e i 50 anni riferisca secchezza vaginale durante i rapporti sessuali, mentre oltre il 50% la sperimenta dopo la menopausa. "Come dico spesso ai miei studenti, le vagine non sono foreste pluviali", spiega la dottoressa Herbenick, che ha scoperto come la maggior parte delle donne Americane usi lubrificanti anche quando sono: "eccitate e innamorate". Nessun problema quindi ad usarlo, ma anche a parlarne con il proprio partner.
#4 È normale che fare sesso possa far male
Sebbene come detto le creme lubrificanti possano aiutare alcune donne a provare piacere, è importante ricordare che il sesso non dovrebbe mai fare male. Mentre invece circa il 75% delle donne, ad un certo punto della loro vita, sperimenta dolore durante il rapporto sessuale. Questo può essere dovuto a molti fattori, ma la maggior parte delle donne "è convinta che provarlo sia la modalità di un buon rapporto di sesso e addirittura della virilità del loro compagno".
"Niente di più sbagliato. - spiega Shemeka Thorpe, ricercatrice ed educatrice sulla sessualità, specializzata nel benessere sessuale - Sappiamo che molte volte le persone che finiscono per avere una sorta di disturbo da dolore sessuale, nella vita hanno effettivamente provato dolore durante il loro primo rapporto e hanno continuato ad averlo, non si rendevano conto che fosse un problema ma la vivevano come la loro dolorosa normalità".
Questo non è però solo un problema femminile, perché anche gli uomini possono provare dolore durante un rapporto ed è fondamentale, spiegano gli esperti, che non ci si vergogni o ci si senta sbagliati a rivolgersi ad un medico per capire - questo vale per entrambi i sessi - quale sia il problema.
#5 Gli uomini vogliono fare sesso più delle donne
"La discrepanza di desiderio sessuale tra uomini e donne è uno dei fattori principali che riferiscono le mie pazienti, concludendo sempre che il desiderio maggiore lo hanno gli uomini", ha spiegato il detto il dott. Kerner. "Ma a causa di questo mito, gli uomini spesso provano un senso di vergogna per la loro mancanza di desiderio e la pressione di dover sempre iniziare per primi".
Anche questo quindi è un falso mito dovuto soprattutto all'idea che si ha sugli uomini e sulle donne per la differente educazione, o i dictat religiosi o molti altri fattori. Inoltre gli studi della dottoressa Herbenick suggeriscono come le donne si masturbino di meno rispetto agli uomini, cosa che impedisce loro di esplorare appieno la loro sessualità. Non è vero quindi che gli uomini, come spesso viene detto, "pensino solo a quello", lo fanno anche le donne, la differenza forse è che lo esprimono in maniera minore.
#6 Il desiderio deve arrivare subito
I ricercatori hanno diviso in due categorie il desiderio sessuale: quello che avviene improvvisamente e quello che invece ha bisogno di stimoli come il venire stimolati o la richiesta esplicita. Solitamente si è portati a pensare che la prima modalità sia quella corretta ed invece la seconda sbagliata perché dimostrerebbe che non ci sia attrazione.
Ma Lori Brotto, psicologa e autrice di “Better Sex Through Mindfulness”, ha affermato che gran parte del lavoro che svolge con le sue pazienti è quello di far comprendere che non è così soprattutto nelle donne che hanno lunghe relazioni. Le aiuta a capire che è possibile fare sesso senza desiderio spontaneo, purché ci sia volontà e consenso. La dottoressa Brotto lo paragona ad andare in palestra quando non se ne ha voglia. "Le tue endorfine iniziano a fluire, ti senti davvero bene e sei grato di averlo fatto dopo", ha spiegato.
#7 II sesso programmato non è bello
La dottoressa Brotto non è d'accordo con il concetto che: "il sesso pianificato sia un cattivo sesso”, perché lo rende “clinico, arido e noioso. Questa -spiega - è una visione dannosa che porta le persone a farlo magari quando ne hanno voglia". Come per tutte le attività della vita che vengono pianificate durante la giornata, anche pensare ad una pianificazione sessuale aiuterebbe la coppia: "A prepararsi e a maturare con l'attesa anche l'eccitazione".
#8 Il miti dell'organo maschile
Da sempre gli uomini vivono una certa pressione quando si tratta del loro organo sessuale. Molti falsi miti si annidano in questa area come la dimensione o la durata creando una forte insicurezza. Banalmente gli uomini giovani pensano che la disfunzione erettile sia qualcosa che non può colpirli, ed invece quando accade viene vissuta come un grosso problema, mentre quelli più anziani sono portati a pensare che l'eiaculazione precoce sia qualcosa che si elimina con l'esperienza.
Niente di più sbagliato in entrambi i casi, visto che i dati clinici raccontano storie ben diverse: "Sebbene la disfunzione erettile – definita come una costante incapacità di raggiungere o mantenere un’erezione, non solo problemi di erezione occasionali – tenda ad aumentare con l’età, colpisce anche circa l’8% degli uomini tra i 20 e i 20 anni e l’11% di quelli tra i 20 e i 30 anni.
Inoltre il 20% degli uomini di età compresa tra 18 e 59 anni riferisce di aver sperimentato un'eiaculazione precoce".Per quando riguarda le dimensioni, per fortuna questo è un falso mito che si è spogliato della sua validità, tutti sanno ormai ed è anche stato provato da molti studi che le cose non stanno così.
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