Sono in tanti a scegliere le ciabatte infradito come calzature d'elezione per l'estate, perché sono pratiche, facili e veloci da indossare, e di tantissimi modelli e colori. Quello che forse non tutti sanno è che possono avere degli effetti sulla salute dei nostri piedi, così come molte altre scarpe di cui magari parliamo di più. Gli esperti, dunque, consigliano di ponderare sempre l'acquisto di un tipo di ciabatta rispetto a un altro, valutando ciò di cui abbiamo realmente bisogno.
Gli effetti dannosi
Ovviamente nessuno intende "demonizzare" le infradito, che rimangono fra le ciabatte più versatili per il periodo estivo, anche perché permettono di far areare bene il piede. Non bisogna però ignorare i rischi che comportano, partendo dalla loro struttura. Si tratta infatti di ciabatte completamente piatte, composte in prevalenza da plastica e gomma. La pianta piatta non è mai la condizione migliore per il piede, che presenta delle curvature fisiologiche. Possono originarsi delle difficoltà alle articolazioni durante il movimento. Le infradito, alla lunga, possono causare tensioni nella parte posteriore del piede, danneggiando il tendine d'Achille. Un buona calzatura, infatti, dovrebbe sempre avere una parte rialzata in corrispondenza del tallone. Rischiosa anche la striscia in plastica o in altro materiale che va a inserirsi fra alluce e illice. Possono orginarsi sfregamenti e piccole piaghe.
In ultima analisi, questo tipo di ciabatta non è neppure molto indicata per la guida in auto.
Fra le conseguenze della scelta delle ciabatte infradito, dunque, abbiamo infiammazioni del piede e dolori al tallone. A ciò bisogna aggiungere anche l'eventualità di infezioni, arrossamenti e piccole lesioni.
Cosa fare: i quattro consigli
Chiaramente l'uso di queste calzature non è vietato, basta soltanto conoscere il proprio corpo e fare una
valutazione. Gli esperti, in ogni caso, le sconsigliano sia per i bambini che per le persone che sono in sovrappeso. Per quanto riguarda le persone che le usano, vengono forniti quattro importanti consigli:- Alternare le calzature. Questa è una buona abitudine che andrebbe tenuta per ogni modello di scarpa/ciabatta, così da rispettare la salute del nostro piede. Dal momento che l'infradito ha pianta piatta, sappiamo che non rispetta la curvatura fisiologia del nostro piede, con rischio di insorgeza di infiammazioni del tallone e di fasciti plantari, ossia dolore al legamento arcuato che si trova nella parte inferiore del piede e collega il tallone con la base delle dita. Alternare queste ciabatte con altre, dotate magari di un leggero rialzo nella parte terminale, può ridurre il rischio di infiammazioni;
- Acquistare modelli di qualità. Come in molte altre cose, decidere di spendere un po' di più per dei modelli ben fatti può fare della differenza. La scelta dei materiali può garantire una migliore salute non solo della struttura del piede, ma della cute. Pensiamo, ad esempio, alla striscia che va a inserirsi fra le dita. A seconda di come è composta e lavorata può ferirci e provocare delle piaghe, mentre nei modelli migliori è a malapena percepibile;
- Curare i propri piedi. Altra buona abitudine da adottare - e non solo se si usano le infradito - è quella di prendersi cura dei nostri piedi. Si possono effettuare pediluvi defatiganti, che possono avere scopo rilassante, igienico o curativo a seconda della sostanza che aggiungeremo all'acqua in cui immergeremo i piedi, fino alla caviglia. Viene consigliato anche l'uso di creme antidolorifiche, oppure idratanti;
- Attenzione quando camminiamo. Se usiamo le infradito, è bene fare attenzione a dove ci stiamo spostando, perché non sono ciabatte molto salde. Possono infatti portarci a cadere e a farci male, e non sono per niente sicure se stiamo camminando sugli scogli. Allo stesso modo, non ci proteggono dal rischio di contrarre delle micosi, dal momento che lasciano il piede completamente esposto.
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