Tremori e palpitazioni: cos'è la misokinesia, un disturbo in rapida diffusione in tutto il mondo

La fobia dei gesti e dei movimenti reiterati si traduce in un vero e proprio patimento fisico per chi soffre di questo disagio

Tremori e palpitazioni: cos'è la misokinesia, un disturbo in rapida diffusione in tutto il mondo
00:00 00:00

Si tratta di un disturbo molto più diffuso nel mondo di quanto si possa immaginare, e colpisce quegli individui che proprio non riescono a tollerare, a livello patologico, i gesti o i movimenti reiterati da parte di altri coi quali condividono i propri spazi: siamo davanti alla misokinesia (Mks), un disagio che sfocia spesso e volentieri in una vera e propria malattia.

Spesso è sufficiente anche solo vedere una persona tamburellare con le dita di una mano o con un piede per scattare: il paziente affetto da questo disagio non solo prova fastidio o rabbia, ma subisce delle conseguenze a livello fisico decisamente intense: si va dai tremori e la sudorazione in aumento, fino ad arrivare alla sensazione di calore e all'aumento delle palpitazioni e della pressione. Insomma, un vero e proprio patimento a tutti gli effetti. "Quando vedo mio marito che piega le dita dei piedi, mi sento fisicamente male. Mi trattengo, ma potrei vomitare. Ho difficoltà a regolare la mia respirazione", rivela una paziente, come riferito da AdnKronos Salute.

Il problema è che al momento la misokinesia è un problema meno studiato rispetto al suo corrispettivo uditivo, vale a dire la misofonia, che si realizza in condizioni di avversione a determinati suoni. Per questo motivo il disturbo è stato preso in esame da un team di ricercatori della University of British Columbia, Vancouver (Canada), diretto dal dottor Sumeet M. Jaswal, alla ricerca dei fattori che contribuiscono all'insorgere del disturbo.

Dai racconti dei pazienti intervistati durante lo studio, gli scienziati hanno cercato di cogliere degli elementi comuni con l'obiettivo di poter ideare delle soluzioni terapeutiche comuni a tutti i casi di misokinesia: l'analisi siè focalizzata su tre campi correlati allo scatto dell'intolleranza nei confronti dei movimenti reiterati, ovvero gli impatti interni cognitivi e affettivi, gli impatti sociali esterni e i fattori pragmatici. "I risultati forniscono una comprensione fondamentale della Mks, evidenziandone le significative conseguenze personali e sociali e suggerendo aree per interventi mirati", spiegano i ricercatori, "le intuizioni acquisite mirano a migliorare il riconoscimento clinico e supportare lo sviluppo di strategie di gestione efficaci". Secondo i dati raccolti nel corso degli anni, per quanto ancora insufficienti, la misokinesia è molto diffusa nel Nord America, "con circa un terzo delle persone campionate che auto-riportano un certo livello di misokinesia", anche se resta sconosciuta la causa sottostante.

Ma cosa comporta la crisi? Innasnzitutto, come riferito dai volontari, un'immediata perdita di lucidità, concentrazione e pazienza, il tutto a causa di gesti, suoni o movimenti ripetitivi. "Perdo la sanità mentale", "non riesco a ignorare il suono o il movimento", "sperimento una fissazione", raccontano le persone intervistate dai ricercatori. Il passo successivo sono le ripercussioni a livello fisico. "Sembra che la tua mente venga torturata", precisa una ragazza del gruppo, "è come un terrore, un'ansia, un'adrenalina, un disgusto travolgenti". "è come un terrore, un'ansia, un'adrenalina, un disgusto travolgenti", testimonia un altra volontaria.

L'istinto porterebbe tutti ad avere reazioni sconnesse o violente, e l'unica maniera di sopirle è quella di lasciare il posto in cui ci si trova oppure, se ciò non è possibile a causa dei propri impegni, di autoisolarsi o distrarsi in ogni modo possibile. Qualcuno ha riferito di esser stato costretto a "nascondersi" dietro lo schermo di un pc per non vedere i gesti reiterati di un collega durante una riunione di lavoro. C'è chi usa i social per portare la propria mente altrove o chi tenta con la meditazione o con tecniche di coping.

Di certo al momento c'è che si tratta di un disturbo non solo difficile da gestire ma anche da rivelare agli altri: spesso e volentieri la misokinesia comporta la fine di rapporti di

amicizia o perfino sentimentali. L'urgenza del problema, concludono gli scienziati della University of British Columbia, deve spingere i ricercatori a effettuare ulteriori studi per aiutare le persone colpite da questo disturbo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica