Berardi al Verdi con «Briganti» ripropone lo scontro Nord-Sud

Torna Gianfranco Berardi al Teatro Verdi di via Pastrengo 16, con lo spettacolo «Briganti» (fino al 15 febbraio, ore 21, info: 02-27002476) un’intensa narrazione di impegno civile che affronta le tematiche del brigantaggio meridionale post-unitario (1860-61). In una cella delle carceri dell’ex-Regno delle Due Sicilie, attraverso le memorie di un giovane ventiseienne caduto prigioniero in battaglia, si rivivono avvenimenti ed episodi che hanno segnato la vita delle popolazioni del Sud prodotti dallo scontro fra nuovo e vecchio ordine costituito. I fatti narrati prendono spunto da vicende realmente accadute e spesso tralasciate dalla storiografia ufficiale. Ad essi, però, si miscela il mondo della tradizione orale popolare, non privo di spunti fantastici. «Il progetto dal nome “Briganti” nasce nel febbraio 2000 attraverso un primo lavoro di ricerca storico–sociale spiega Berardi -. Ricercando documenti e testi di autori contemporanei (uno fra tanti Tommaso Pedio), è nata la volontà di rendere sotto forma teatrale, emozioni ed atmosfere vissute in questa prima fase del lavoro.

Il testo trasforma in sogno realtà crudeli, ironizza su temi, nostro malgrado, ancora vivi, ponendo attenzione alle radici “culturali” del problema, cercando di non cadere in una retorica politica». Un solo attore con una sedie, mentre scene e luoghi della memoria sono affidati al lavoro delle luci. Alla vita di Carmine Crocco, e alle sue scorribande nelle province lucane, è liberamente ispirato il lavoro.

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