Blaugrana club dei record. Anche nei debiti

Fatturato altissimo ma bilancio in rosso per il Barcellona. I catalani hanno chiuso il 2011 con un passivo di 9,3 milioni

Per il calcio avere bilanci in attivo o alme­no in pareggio è un’impresa impossibile: ne­anche il suo club più blasonato ci riesce. E se non ce la fa il Barcellona, campione di vittorie e di incassi,figuratevi i “competitor” che si in­debitano vertiginosamente pur di contrasta­re la supremazia di Messi e compagni. La so­cietà blaugrana è riuscita a chiudere in passi­vo di 9,3 milioni l’ultimo esercizio nonostante l’incremento del fatturato (oltre 473 milioni, +14% rispetto al precedente) dovuto a un po­kerissimo di motivi: le vittorie in Champions e in Liga, i proventi dell’Uefa, gli accordi com­merciali, la politica di merchandising, i diritti tv. Un paio di esempi.

Nella stagione passata il Barça ha venduto un milione e 200 mila ma­gliette, esattamente il doppio di Juventus, In­ter e Milan messe assieme. Da quando la cop­pa dei Campioni s’è trasformata in Cham­pions League ha incassato318milioni, ponen­dosi al terzo posto d’una classifica che vede in testa Manchester United e Bayern, rispettiv­a­mente con 400 e 347 milioni. Numeri da capogiro. Eppure il saldo è in ros­so. In occasione della presentazione dell’ulti­mobilancio, il vicepresidente dell’Area Finan­za, Javier Faus s’è quasi scusato di come si pre­sentassero le finanze: «Stiamo seguendo una politica di austerità perché l’indebitamento è ancora troppo alto. Non possiamo rilassarci di fronte a una situazione così delicata. Un de­b­itoattornoai200milionidieurosarebbequa­siideale, mai 364 milioni attuali non ci permet­tono di stare tranquilli. Dobbiamo ridurre i co­sti ». Ma l’impresa non sarà facile in seguito agli acquisti di Fabregas e Sanchez (80 milioni in due) e all’entità degli stipendi (180 milioni all’incirca), appena attenuata dalla promozio­ne in prim­a squadra di quattro giocatori prove­nienti dalla Cantera, il settore giovanile più ri­nomato d’Europa. Ma c’è anche chi sta peggio perché, in base alla classifica dei club più inde­bitati del 2010, Manchester United, Chelsea, Valencia, Liverpoole Real Madrid stanno peg­gio.

Alla fine della stagione in corso la società ca­talana si augura di presentare un fatturato re­cord di 500 milioni e di chiudere l’esercizio con un utile di 20 milioni, davvero poco in rela­zione alle entrate, il 4%, a patto che la squadra, oltre ad aver raggiunto i quarti di Champions League, vinca di nuovo la Liga con il permesso di Mourinho. Altrimenti sarà già tanto finire in pareggio. Se la nostra Serie A ha la spia dei bilanci in rosso fisso e se la Premier League sarebbe già fallita senza l’intervento di capitali stranieri,la Liga non sta meglio. Anzi.

I maggiori club iberi­ci devono al fisco 489 milioni, come s’è appre­so da fonte governativa dopo l’interrogazione presentata da una deputata di Izquierda Uni­ta, Caridad Garcia. Non sta bene neppure la Se­gunda Division, indebitata con l’erario per 184 milioni. «Una situazione intollerabile sul piano sociale», è stato detto in Parlamento.

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