Sette esercizi su dieci non battono scontrino. Il blitz delle Fiamme Gialle nei locali della movida campana ha portato alla luce un sommerso che fa spavento: la maxi-operazione della Finanza a Caserta, Avellino e Benevento ha, infatti, scoperto un malcostume generalizzato che interessa negozi, locali e bar. Un malcostume che, con percentuali da capogiro, non solo è un colpo al cuore per l'erario pubblico, ma che rischia di azzoppare i contribuenti onesti.
Questa mattina ben duecentosessanta militari dei comandi provinciali della Guardia di Finanza di Caserta, Avellino e Benevento hanno intensificato il controllo economico del territorio. Le operazioni si sono concentrate sulle attività commerciali e sui principali luoghi della movida campana. E i numeri emersi dall'operazione sono tutt'altro che tranquillizzanti: in materia di scontrini e ricevute fiscali sono già stati controllati 376 esercizi commerciali delle tre province ed è stata riscontrata dalle Fiamme Gialle una percentuale di irregolarità che va ben oltre il 70 per cento. Insomma, sette negozi su dieci fanno i "furbetti". Non è infatti un caso che la presenza dei finanzieri abbia fatto registrare una variazione media degli incassi di oltre il 120 per cento, con picchi addirittura del 425 per cento.
Sin dalla serata ed nelle prime ore della notte i finanzieri hanno controllato una cinquantina di esercizi commerciali ubicati nelle zone della cosiddetta movida. Dai discopub ai ristoranti, fino alle pizzerie più alla moda: le Fiamme Gialle hanno intervistato oltre duecento lavoratori. Di questi il 20 per cento è risultato irregolare. E ancora: per tutelare il made in Italy la Guardia di Finanza ha dovuto sequestrare oltre 4.500 articoli contraffatti (21 persone sono state denunciate). Controllati una sessantina di automezzi di grossa cilindrata in modo da acquisire gli indici di capacità contributiva da utilizzare per i successivi approfondimenti ai fini fiscali: la Guardia di Finanza ha, infatti, individuato numerosi evasori fiscali alla guida di autovetture di lusso.
E ieri sera gli ispettori hanno setacciato il quartiere romano di Trastevere: sono stati controllati 75 esercizi commerciali tra ristoranti, bar, pub e discoteche.
Controlli anche a Bergamo e provincia dove quasi metà dei negozianti non rilasciano lo scontrino e le auto di lusso sono di proprietà di persone che dichiarano redditi da fame o non ne dichiarano affatto- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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