"Bonacina, la voce che ha raccontato le emergenze sociali"

Il ricordo del sindaco Sala e in consiglio comunale un minuto di silenzio per onorare il giornalista fondatore del settimanale "Vita"

"Bonacina, la voce che ha raccontato le emergenze sociali"
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Il consiglio comunale ha dedicato un minuto di silenzio a Riccardo Bonacina (nella foto), giornalista e fondatore del settimanale Vita, scomparso ieri a 70 anni. Ad avanzare la proposta è stato il consigliere dei Riformisti Gianmaria Radice che lo ha ricordato come «vero maestro del giornalismo sociale. Una persona che ha impegnato la sua vita in questo ambito. E pur essendo distante da me sotto alcuni punti di vista, come quello religioso, ha lasciato un segno fortissimo nella mia formazione e nella formazione di molti operatori del sociale».

Cordoglio ha espresso il sindaco Beppe Sala ricordando l'anima del periodico che dal 1994 si occupa di temi sociali, terzo settore e volontariato. «Con la scomparsa di Riccardo Bonacina - ha scritto sui social -, Milano e il giornalismo perdono una delle voci che meglio ha raccontato le emergenze e le battaglie sociali e civili del nostro tempo. Mancherà alla comunità milanese e al nostro Paese».

Colpita anche la deputata Silvia Roggiani, segretaria regionale del Partito democratico in Lombardia che parla di una «figura unica nel panorama giornalistico italiano e un innovatore nel campo del giornalismo sociale. Una persona animata da una grande passione civile, la sua visione e il suo contributo hanno dato vita a una scuola di giornalismo che ha saputo raccontare il mondo del terzo settore con profondità e autorevolezza. Ho avuto l'onore di conoscerlo personalmente e di apprezzare da vicino la sua dedizione e la sua capacità di ispirare chiunque lo incontrasse». Parole condivise dalla deputata democratica Lia Quartapelle. «Il primo giornale che ha dato voce al volontariato, la comunicazione non ostile; le notizie buone; il lavoro con i giornalisti africani e russi dissidenti. L'eredità di Riccardo Bonacina è grande ed è la misura di quanto mancherà. Un pensiero alla sua famiglia e a tutta la redazione di Vita».

Per Rosario Valastro, presidente della Croce rossa italiana, Bonacina «ha fatto dell'apertura dei media al volontariato e al Terzo settore una vera e propria missione. Stimato professionista, ma soprattutto uomo che, attraverso le sue parole, ha dato grande dignità al sociale in tutte le sfaccettature, dimostrando grande sensibilità e acume nel rileggere e raccontare molte storie di vita ad esso legate. In questo giorno così triste, il più sentito cordoglio mio e della Cri giungano alla sua famiglia e ai suoi cari. Ciao Riccardo!».

Salvatore Angelico e Isabella Catapano Botero, presidente e direttrice generale di Fondazione l'Albero della vita si uniscono a «moltissime associazioni nel ricordo di Riccardo Bonacina che con la sua visione e dedizione, ha contribuito in modo decisivo alla crescita e al riconoscimento dell'impegno sociale nel nostro Paese. Gli siamo profondamente grati per il cambiamento da lui portato nel panorama del Terzo settore. La sua eredità continuerà a vivere nell'impegno e nelle azioni che ha saputo ispirare».

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