Bonolis e Mentana, pettegolezzi a Viva Radiodue

I due big Mediaset ospiti di Fiorello. Polemica tra l’ex conduttore di «Serie A» e Curzi

da Milano

Dipende dai punti di vista. Ieri Paolo Bonolis è entrato negli studi di Viva Radiodue guidato da Fiorello ed è stato travolgente. Oppure: ieri Bonolis ha inventato la promozione trasversale lanciando il suo nuovo programma su Canale 5 parlando dagli studi Rai. Comunque sia, per non farsi mancare nulla, ha anche confezionato una battuta (indovinata) sul consigliere Rai Sandro Curzi, che naturalmente ha risposto piccato anzichenò. Dunque il Re Mida degli ascolti tivù ha detto riferendosi a recenti trattative andate a ramengo: «Il direttore di Radio due, Sergio Valzania, mi voleva alla radio. Poi è intervenuto zio Tibia, cioè Curzi...». E zio Tibia, pardon Curzi, ha subito replicato: «Non sapevo chi fosse questo personaggio. Mi informano che si tratta di uno strano pupazzo dal volto simpaticamente putrefatto. Capisco che Bonolis, con il riferimento alla putrefazione, volesse alludere scherzosamente alla mia veneranda età. Ma pupazzo, glielo assicuro, non sono stato mai».
Mentre le agenzie battevano questa dichiarazione, Bonolis aveva già concluso il suo intervento di fianco a Fiorello, condito da una spassosissima chiacchierata telefonica con Enrico Mentana. Che gli ha subito detto: «Nei camerini di Serie A ho trovato dei mutandoni». Risposta: «Sono i miei, sono di lana: tirava una brutta aria, me ne ero accorto». Ancora Mentana a raffica: «Li ho trovati nei camerini, un po’ in penombra...». Visto che il riferimento era chiarissimo (Bonolis aveva definito Er Penombra il capo dello sport Mediaset, Ettore Rognoni), Fiorello ha subito spento il focolaio: «Enrico hai chiuso, vedrai che è finita: questa cosa non la dovevi dire. Baudo già festeggia, ma mi sa che l’Ombrone è lui». Insomma, cazzeggio.
Più preciso è stato invece Bonolis all’uscita dagli studi, quando ha dato l’identikit del Senso della vita, il suo talk show che debutterà giovedì nella seconda serata di Canale 5 (con Luca Laurenti, Flavio Oreglio, Olcese e Margiotta): «Agli ospiti faremo interviste diverse dal consueto, senza domande. Lo spunto lo daranno le immagini che loro commenteranno. Nella prima puntata toccherà a Michele Placido.

Spero che il risultato sia talmente bello da guadagnarsi qualche volta la prima serata». Ovvio il riferimento all’abbandono di Serie A: «Rimpianti? Nessuno. Ho accettato di condurlo perché mi era stato chiesto con il sorriso: vai a scoprire poi che era una paresi». Già.

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