Il boom dei negozi «compro oro». Ma attenti alle truffe

Negli ultimi 5 anni sono passati da 100 mila a 200 mila. Un business che spesso nasconde attività illecite

È sufficiente uno sgabuzzino e un bilancino (spesso taroccato), e il gioco è fatto. Benvenuti nel mondo dorato dei negozi «cambio oro». Beh, «negozi» è una parola grossa: si tratta infatti per lo più di «sportelli» che ricordano - per spazi angusti ed estetica delle insegne - i corner «cambio-valuta» che si trovano nelle grandi città. Nel caso del «cambio-valuta» caso si va con i dollari e si prendono gli euro, mentre nel caso del «cambio-oro» si va con oggetti preziosi e si incassa denaro contante.
Ma attenzione, in questo campo la scena della persona che, «vittima della crisi economica», è costretta a privarsi dell' «oro di famiglia», risulta decisamente marginale; la fotografia della realtà è invece molto più inquietante. Partiamo da un presupposto: qui gli affari d'oro sono solamente per chi gestisce queste attività ad «altissimo tasso truffaldino» (la definizione è della Guardia di Finanza, cui si deve l'attento monitoraggio del fenomeno).
Un dossier - quello stilato delle Fiamme gialle - che evidenzia due punti fondamentali:
1) L'enorme sviluppo sul territorio nazionale dei banchi «cambio-oro» passati, nel giro di un quinquennio, da 100 mila a 300 mila (30% al Nord, 20% al Centro, 50% al Sud) .
2) L'altissima percentuale di attività illegale che utilizza questo canale commerciale per la ricettazione di merce rubata e riciclaggio di denaro sporco.
Precisazione d'obbligo: non tutti i «cambio-oro» sono controllati dalla malavita e si prestano a fare da «lavanderia» per i proventi della criminalità organizzata. Esistono infatti (e sono la maggioranza) anche «cambi-oro» che non hanno nulla da temere dai controlli delle forze dell'ordine. Controlli che però - va precisato - sono resi difficoltosi da una legislazione che in questo campo presenta non pochi aspetti contraddittori e lacunosi; tutt'ora lo status giuridico dei negozi «cambio oro» rimane infatti in una zona d'ombra normativa all'interno della quale i «manager» della malavita hanno gioco facile a intrufolarsi.
Un motivo in più per seguire i consigli delle associazioni dei consumatori. Secondo un'indagine dell'Adoc nell'ultimo anno sono aumentati del 25%, solo a Roma ci sono circa 250 negozi. «Rispetto allo scorso anno il 30% in più dei consumatori ha venduto i propri gioielli presso un "Compro Oro", un'attività che è cresciuta del 25% nell'ultimo anno, arrivando a contare oltre 5mila negozi in tutta Italia - dichiara Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - due sono i motivi del boom: la crisi economica e il rialzo del prezzo dell'oro. Nell'ultimo anno quest'ultimo ha subito un'impennata del 40%, negli ultimi 5 anni il prezzo è salito del 160%. Di conseguenza la corsa a vendere l'oro ha accelerato, oggi i Compro Oro sono frequentati da ogni tipologia di consumatore, dal pensionato al dipendente, dal padre di famiglia allo studente. Il giro d'affari è enorme, ogni attività genera un flusso economico di circa 350mila euro l'anno, in totale vengono mossi quasi 2 miliardi di euro l'anno su tutto il territorio». L'Adoc mette in guardia dalle possibili truffe in cui possono incappare i consumatori. «Purtroppo non di rado capita di venire truffati presso i Compro Oro - continua Pileri - dove l'oro viene valutato troppo poco rispetto al reale valore di mercato. Colpa di una pubblicità poco trasparente, che non fa distinzione tra oro a 18K e oro puro, bilance truffaldine e scarsa attenzione alle quotazione giornaliere del bene. Per questo abbiamo pubblicato alcuni consigli per evitare spiacevoli situazioni al momento di vendita dell'oro».
1) Quotazione: aggiornarsi costantemente sulle quotazioni dell'oro previene la possibilità di farsi gabbare dai venditori che applicano un prezzo non corrispondente al reale valore.
2) Purezza: fare attenzione se l'oro è a 18K (impuro, composto al 75% da oro e al 25% da altre leghe) o oro puro a 24K. Spesso il prezzo annunciato si riferisce a quest'ultimo, ma se si vuole vendere oro a 18K il prezzo va decurtato del 25%. Inoltre, non tutti i Compro Oro accettano di comprare oro puro.
3) Peso: è preferibile pesare il proprio oro da soli (su una bilancia digitale) o presso un gioielliere specializzato o di fiducia. Non è raro che nei Compro Oro la bilancia segni un peso inferiore a quello reale, che si traduce in un ingiusto guadagno per il compratore.


4) Pagamento: accertarsi che il pagamento sia effettivo e che non sia proposto, al contrario, un semplice scambio di preziosi.
5) Documenti: diffidare di chi non chiede alcun documento per la compravendita, tutte le transazioni devono essere registrate

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