A BORDO Il «wind-stop» protegge dalle turbolenze d’aria Da 0 a 100 orari in soli 3,4”

CopenhagenIl Piccolo Genio di casa Toyota si rinnova da cima a fondo, ma resta fedele al Dna di famiglia. Infatti, cresce un po’, ma rimane una delle compatte...più compatte, pur indossando vesti in cui l’imprinting Yaris diventa più autorevole e si lega ai più recenti canoni stilistici della casa giapponese. Il risultato finale si traduce in una linea muscolosa e dinamica che concilia la tradizione con l’innovazione. Una connotazione che si ritrova anche nell’abitacolo.
È frutto dell’accorta architettura che premia l’ampiezza dell’ambiente - naturalmente superiore a quello delle due Yaris precedenti in virtù della leggera cura ricostituente del corpo vettura, ma anche dell’esile struttura dei sedili, che tuttavia risultano confortevoli grazie alla forma e alla consistenza dell’imbottitura - e dello stile dell’arredamento.
È poco invasivo, esalta la disponibilità di spazio ed evidenzia anche l’attenzione posta verso l’ergonomia, grazie alla strumentazione analogica dietro al volante - che sostituisce il display appoggiato sopra alla plancia inalberato dalle precedenti Yaris - e ai comandi della climatizzazione e secondari ben identificabili e raggiungibili. Assemblato in maniera precisa, propone però rivestimenti soft-touch nei punti più vicini ai passeggeri solo negli allestimenti top di gamma. Arriviamo, così, alla composizione della gamma che si declina in varanti a 3 e a 5 porte e negli allestimenti Normale, Active, Style e Lounge.
Tutti sono accomunati da un equipaggiamento che include tutto ciò che riguarda la sicurezza attiva e passiva, mentre dall’Active propongono anche un sistema di intrattenimento e informazione che include anche la telecamera per la retromarcia.
Il repertorio dei motori rientra nel più attuale schieramento di casa Toyota ed è formato dalle unità a benzina da 1 litro e di 1.3 litri con 69 e 99 cavalli, oltre che dal turbodiesel di 1.4 litri con 90 cavalli. Per quanto i riguarda i prezzi, al momento, sono noti solo quello dell’entry-level 1.0 a 3 porte fissato in 11.050 euro e quello della 1.0 con 5 porte Active di 13.900 euro.
Terreno ideale della Yaris è la città, dove risalta la maneggevolezza impressa sia dalle dimensioni sia dal ridotto raggio di sterzata che facilita le manovre negli spazi ristretti. Tuttavia, anche il motore meno potente concorre ad avvantaggiare l’istintività della guida in ogni situazione, grazie all'erogazione assai fluida decretata dal corretto andamento della coppia e dal riuscito accordo con i rapporti del cambio. Di conseguenza, anche sui percorsi extraurbani all’occorrenza si può contare su un apprezzabile brio, al quale si abbina un comportamento rigoroso frutto della tenuta di strada di alto livello e dell’apprezzabile agilità.


Yaris, infine, concorre con altri 34 modelli al titolo di «Auto dell’anno 2012», premio assegnato da una giuria composta da 59 giornalisti provenienti da 23 Paesi europei che esprimeranno le rispettive preferenze finali il prossimo 5 marzo.
Il Piccolo Genio giapponese si dovrà misurare, in particolare, con Chevrolet Aveo, Fiat Panda, Kia Picanto, Lancia Ypsilon e Volkwagen Uo!.

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