Da analisti allarme su frenata Microsoft sull'AI, ecco chi trema in Borsa

Il colosso di Redmond avrebbe accantonato gli accordi di locazione per una notevole capacità di data center negli Stati Uniti, un segno di potenziale eccesso di offerta

Da analisti allarme su frenata Microsoft sull'AI, ecco chi trema in Borsa
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Doccia fredda sull'entusiasmo legato all'intelligenza artificiale. Microsoft, stando a quanto riportato dalla banca d'investimento TD Cowen, avrebbe annullato alcuni contratti di locazione per la capacità dei data center negli Stati Uniti, sollevando preoccupazioni più ampie sul fatto che l'azienda stia effettivamente acquisendo una capacità di elaborazione AI maggiore di quella di cui ha bisogno nel lungo termine. "La nostra reazione iniziale è che ciò sia legato al fatto che Microsoft potrebbe trovarsi in una posizione di eccesso di offerta", hanno scritto gli analisti di TD Cowen.

Prende quota il rischio di rischio di un eccesso d'offerta AI

I contratti di locazione annullati da Microsoft riguarderebbero un totale di "un paio di centinaia di megawatt" di capacità, l'equivalente di circa due data center, attraverso la cessazione di accordi con almeno un paio di operatori privati. TD Cowen ha affermato che i suoi controlli suggeriscono che Microsoft avrebbe ritirato anche la conversione delle cosiddette 'statements of qualifications', accordi che di solito portano successivamente a contratti di locazione formali.
Microsoft, che risulta il più grande investitore di OpenAI (ChatGpt) ed è anche tra i maggiori proprietari e gestori di data center, sta spendendo cifre record per espandere la propria capacità AI e oggi ha ribadito il suo obiettivo di spesa (80 miliardi di dollari) per l'anno fiscale che si concluderà a giugno 2025, rifiutandosi commentare la nota di TD Cowen.
Inevitabilmente il potenziale ritiro del leasing da parte di Microsoft solleva interrogativi più ampi sul fatto che una delle prime tra le Big Tech Usa stia diventando più cauta sulle prospettive di domanda legata all'AI.

Giù Microsoft, allarme rosso anche per le big Ue esposte a domanda AI

A Wall Street il titolo Microsoft cede l'1,7% trascinando al ribasso anche Meta (-1,3%) e Amazon (-0,9%), altri colossi che stanno investendo molto sull'AI.


Le ricadute non hanno mancato di farsi sentire sui mercati con forti vendite sulle azioni legate al settore energetico in quanto un rallentamento degli investimenti da parte delle Big Tech si tradurrebbe in un minore bisogno di energia per far funzionare i loro data center. In Europa Schneider Electric e Siemens Energy AG sono scivolate rispettivamente del 5% e del 3,8%. A Piazza Affari in sofferenza Prysmian (-4,4%), uno dei titoli più esposti alla domanda per l'AI.

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