Criptovalute, conviene investire? 5 consigli (e 5 rischi)

È possibile difendersi dalle truffe? La risposta è certamente sì. Seguite questi cinque consigli

Criptovalute, conviene investire? 5 consigli (e 5 rischi)
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Se è vero che l'interesse per le criptovalute sta uscendo dal recinto dei web-maniaci, per raggiungere (e tentare) investitori più tradizionali (in cerca di diversificazioni meno frequentate nei loro portafogli), è anche vero che attorno a questo mondo restano molte diffidenze.

Ci sono truffe che gli stessi operatori di questo mercato - in testa eToro - cercano di indicare per poterle evitare. Il primo passo per evitare le truffe è imparare a identificarle.

Cinque rischi...

Ecco

quali sono le modalità più comuni di truffe con le criptovalute. Almeno cinque.

  1. Phishing. Il termine "phishing" (che fa leva sul gioco di parole tra il termine “fishing” e la P di password) si riferisce a truffatori che si fingono rappresentanti di aziende legittime per ottenere dati personali dagli utenti. Attraverso siti web, e-mail, telefonate o SMS falsi, possono a esempio richiedere dati di accesso degli utenti, informazioni sul conto o altri dati, e rubare denaro dai loro portafogli digitali.
  2. Schema Ponzi. Si tratta di una delle tipologie più note di frode finanziaria, che non risparmia neppure il mercato delle criptovalute. Attraverso questa modalità, i primi investitori ricevono “profitti”, che però in realtà non sono che “finanziamenti” dei nuovi investitori.
  3. Borse fittizie o falsi siti web di crypto. In questo caso, la truffa consiste nella creazione di false piattaforme di scambio di criptovalute che attirano gli investitori a depositare i loro fondi, per poi scomparire o bloccare i prelievi. Trattandosi di piattaforme fraudolente e non regolamentate, le vittime non possono recuperare il loro denaro.
  4. Modalità "pump and dump". La formula fa riferimento a una tipologia di truffa dove un gruppo di individui accumula una grande quantità di un particolare criptoasset, poi ne gonfia artificialmente il prezzo alimentando un falso clamore e informazioni fuorvianti, spesso attraverso social media. Una volta che il prezzo raggiunge un determinato livello, i truffatori vendono rapidamente le loro partecipazioni, facendo crollare il prezzo e lasciando gli altri investitori con perdite significative.
  5. Rug pull. Questo tipo di truffa, spesso attuata insieme alla precedente, prevede la creazione di un nuovo crypto- token da parte di sviluppatori che convincono le persone a investirvi per poi, improvvisamente, ritirare tutti i fondi dal pool di liquidità, facendo così crollare il valore del token.

... e cinque consigli

Di fronte a queste cinque possibilità di frode, è possibile provvedere e difendersi? La risposta è certamente sì. Usando almeno cinque consigli.

  1. Interrogarsi sempre: è troppo bello per essere vero? Qualsiasi schema che prometta regali o profitti garantiti è probabilmente una truffa. Nessuna forma di investimento può garantire rendimenti, e nessuna realtà rispettabile farebbe affermazioni del genere.
  2. Condurre ricerche approfondite. I progetti legati alle criptovalute sono generalmente corredati da whitepaper che spiegano quando e perché sono stati creati i token, quanti ne sono stati creati e la tecnologia che sta alla base. Un whitepaper scritto male o inesistente è un chiaro segno di scarsa affidabilità del progetto. È importante adottare un approccio critico anche leggendo le stesse ricerche, così come i consigli esposti sui social o sui forum.
  3. Verificare le fonti. Bisogna prestare attenzione a chi ci si affida quando si investe e non fidarsi ciecamente dei consigli di celebrità, di persone conosciute solo online, di “investment manager”, di chiunque non abbia credenziali finanziarie verificabili.
  4. Ignorare le comunicazioni non richieste/indesiderate. Se si ricevono chiamate a freddo o e-mail da broker o aziende cripto alle quali non ci si è rivolti, è opportuno non rispondere, soprattutto se questi cercano di vendere opportunità di investimento. Non bisogna fornire mai i propri dati personali, né trasferire fondi a chi contatta attraverso queste modalità.
  5. Usare solo piattaforme/portafogli affidabili. È fondamentale negoziare, investire e conservare i propri cripto-asset solo presso broker, exchange e portafogli cripto affidabili; non rivelare mai le proprie password e attivare l'autenticazione a due fattori (2FA) su tutti i propri account; controllare che il sito web utilizzato abbia il nome di dominio ufficiale e che la versione dell'app sia quella ufficiale.
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