Cinema, indipendenza, viaggi. Laura Locatelli: "Investo in formazione"

Una vita tra cinema, televisione, teatro e comunicazione per la moglie – cinematografica – del Milanese Imbruttito, che ai nostri microfoni ha parlato del suo rapporto con il denaro

Cinema, indipendenza, viaggi. Laura Locatelli: "Investo in formazione"

Una vita in continuo movimento quella di Laura Locatelli. Attrice ed esperta di comunicazione, negli ultimi anni si è divisa tra cinema, televisione e teatro: da “Camera Cafè” a “Ris Roma”, passando per “Un posto al sole”. Dal 2016 è la moglie del Milanese Imbruttito, alias Germano Lanzoni, ed è stata tra i protagonista del film “Mollo tutto e apro un chiringuito”. Nella vita privata la passione per i viaggi, ma non per le spese folli: intervistata da Il Giornale.it, l’artista si è raccontata tra risparmi e investimenti.

Chi ha il bernoccolo degli affari in famiglia? Lei o un suo parente?

"Al di là dell’attitudine personale, in realtà io considero basilare che ogni persona adulta abbia piena coscienza e autonomia nella propria gestione finanziaria, e fin dalla maggiore età mi sono occupata dei miei soldi e investimenti in prima persona. Tuttavia sono cosciente che questo non è affatto scontato, purtroppo. Mi hanno colpita tantissimo le statistiche riguardo all’indipendenza delle donne in ambito finanziario. Solo 4 donne su 10 nel 2023 in Italia sono indipendenti finanziariamente. Si dovrebbe affrontare questo tema importante fin dalle scuole primarie. È strettamente connesso con le discriminazioni e anche con le violenze di genere purtroppo".

Quando ha iniziato la sua carriera si immaginava dove è arrivata oggi?

"Ho sempre messo grande impegno nei miei progetti e lavoro con passione e dedizione, sono una sognatrice ma affronto le mie mille ambizioni e le variopinte idee che ho per la testa con grande concretezza, sia nella professione di attrice che in quella di formatrice. Considero 'dove mi trovo adesso' un bellissimo posto, in cui faccio attività che amo, alcune le farei anche gratis ma non diciamolo in giro, perché invece mi pagano e pure bene, non è capitato per 'caso' ma per precisa volontà e una buona dose di determinazione che riconosco di aver messo nel mio percorso non lineare, che muta insieme a me. Sono sulla buona strada, sempre in cammino, e vorrei anche concedermi il lusso di rallentare per godermi il panorama".

Laura Locatelli

Il denaro è sinonimo di successo?

"Il denaro è generalmente associato al valore, purtroppo anche personale. Intendo che molte persone si sentono svalutate come esseri umani se non guadagnano abbastanza secondo i canoni della “società della performance” (cit. Maura Gancitano, ndr) in cui viviamo. In alcuni momenti difficili economicamente del mio percorso ho sofferto per questa equazione inconscia. In ambito artistico e culturale poi la valutazione della competenza e della dedizione dei lavoratori e lavoratrici è spesso davvero bistrattata nel nostro Paese. Per me sinonimo di successo sono tante cose: tempo per vivere la vita al di fuori del lavoro, avere libertà di scelta, possibilità di prendermi cura della mia salute e della qualità della mia vita, poter dedicare parte del mio tempo e delle mie risorse alla collettività, poi, certo, conta anche avere ciò che mi serve in termini materiali per realizzare i miei desideri e quelli di chi amo. Ma per me il denaro è sempre e solo un mezzo, mai un fine. Considero l’abbondanza prima di tutto come fiducia nella vita, non certo l’accumulo di denaro".

C’è una frase o un episodio della sua infanzia che hanno segnato il suo approccio con il denaro?

"Mi viene in mente un ricordo tenero: mia mamma che mi diceva che non aveva 'la macchinetta per fare i soldi sotto al letto', sdrammatizzando sul fatto che non potevo avere tutto ciò che chiedevo. I miei genitori sono stati grandi lavoratori e ho grande rispetto per il loro sudore e la fatica che hanno fatto per dare a me e ai miei fratelli tutto ciò che serviva. Forse non ho avuto tutto ciò che chiedevo, ma sicuramente tutto ciò che più contava. Per essermi potuta permettere la mia formazione scolastica e personale devo ringraziare la mia famiglia, non è affatto scontato ed è stato un grande privilegio".

Quanto sono importanti i soldi per lei?

"A parte una breve parentesi da dipendente, ho lavorato in proprio da quando ho 20 anni, quindi l’attenzione al fatturato è una necessità consolidata. Non avere certezza di quanto guadagnerò ogni mese è una grande sfida ma anche una fonte di adrenalina che mi tiene sul pezzo. 'Fare soldi' per me è soprattutto sinonimo di tranquillità, ma confesso che anche quando le cose vanno decisamente bene non mi rilasso mai completamente a riguardo. Forse è un bene. Ma sto imparando ad avere più fiducia in ciò che ho seminato e a non preoccuparmi troppo dei cali di fatturato quando capitano".

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Qual è il suo rapporto con il denaro?

"Ci stiamo simpatici (ride ancora, ndr). Scherzi a parte, li considero un mezzo, un’energia che quindi ha bisogno di fluire, le volte in cui ho tentato di 'bloccarli' ho infine percepito quanta energia vitale ristagnasse insieme a quel vano tentativo. Investo a basso o medio rischio, uso il denaro per viaggiare o per godermi la vita, ma mai in modo irrazionale".

Ha fatto investimenti in passato che non rifarebbe?

"Anni fa ho creduto alla bontà di un bizzarro investimento che mi aveva consigliato un conoscente che consideravo un amico. Ho investito una cifra piccola ma in quel momento era consistente per me. Quella persona è praticamente sparita con i miei soldi e ho imparato una grande lezione: prendere sempre informazioni oggettive, dirette, evitare mediazioni che non posso verificare o gestire in prima persona".

Qual è stato il suo investimento più azzeccato?

"Tutta la formazione per me stessa. Ho investito cifre importanti negli anni in percorsi e scuole di formazione, riguardo alle mie passioni ma anche e soprattutto per mia crescita personale e cura del mio benessere psicologico, fisico e mentale. Rispenderei ogni centesimo".

Dove le piacerebbe investire in futuro o dove secondo lei ha più senso investire oggi?

"Continuerò a investire in formazione per me e per mio figlio. Andrò presto a vivere in una abitazione a basso impatto ambientale e farò scelte volte a ridurre ancora di più i consumi e le emissioni della mia famiglia.

E poi vorrei investire per far crescere i miei progetti in ambito formativo, anche e soprattutto in collaborazioni che mi consentano di sentirmi parte di una squadra. Contare su persone di fiducia è un bene inestimabile".

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