I dazi “spogliano” Abercrombie & Fitch, tonfo del titolo a Wall Street

La famosa casa di moda americana ha messo in guardia dall'effetto incombente delle nuove tariffe scattate questa settimana sulle merci importate negli Stati Uniti da Cina, Messico e Canada. Immediata la reazione degli investitori

I dazi “spogliano” Abercrombie & Fitch, tonfo del titolo a Wall Street
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I dazi statunitensi “spogliano” Abercrombie & Fitch. In occasione dell'ultima relazione trimestrale, la famosa casa di moda americana ha messo in guardia dall'effetto incombente delle nuove tariffe scattate questa settimana sulle merci importate negli Stati Uniti da Cina, Messico e Canada. Immediata la reazione degli investitori: a Wall Street l’azione è crollata di oltre il 16% in avvio di contrattazione per poi limitare l’emorragia a un -13%.

A turbare gli investitori è stata la guidance della società per l’anno in corso, che prevede un netto rallentamento della crescita delle vendite e dell'espansione dei margini operativi. Abercrombie & Fitch ha infatti dichiarato di aspettarsi una crescita delle vendite tra il 3% e il 5% nel 2025, un risultato peggiore di quanto previsto da Wall Street e ben al di sotto della crescita delle vendite del 16% ottenuta l'anno scorso. Il margine operativo è visto tra il 14% e il 15%, vale a dire non in miglioramento rispetto al 15% del 2024.

“Le prospettive per il margine operativo includono l'impatto stimato delle tariffe sulle merci importate negli Stati Uniti da Cina, Messico e Canada. - ha precisato Abercrombie nel suo comunicato stampa.- Non include gli impatti relativi ad altri potenziali cambiamenti politici o legislativi futuri, ad ulteriori potenziali tariffe imposte dagli Stati Uniti o a potenziali tariffe imposte da Paesi diversi dagli Stati Uniti”.

Abercrombie & Fitch, tuttavia, non è la sola, anzi. La casa di moda si aggiunge a una lista crescente di rivenditori che vedono un rallentamento in arrivo, proprio a causa dell’effetto dei dazi di Trump. Nei giorni scorsi, Target ha dichiarato che i suoi profitti saranno “gravati” dai dazi su Messico, Canada e Cina, con una domanda da parte dei consumatori americani che potrebbe rallentare di fronte a un possibile rincaro dei prezzi dei prodotti alimentari nel giro di pochi giorni, in particolare quelli provenienti dal Messico, come gli avocado. La presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha infatti dichiarato ieri che il paese risponderà alle tariffe, con dettagli che verranno forniti in futuro.

Anche Walmart, come Abercrombie & Fitch, vede un percorso potenzialmente più difficile.

Il più grande rivenditore americano prevede per il 2025 vendite in aumento del 3% o del 4% tra i 667,57 e i 674,05 miliardi di dollari. Una previsione che ha colto di sorpresa anche Wall Street, dove si stimavano vendite maggiori, intorno ai 708 miliardi di dollari.

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