Bovisio, scuola devastata Denunciati sette studenti

Il maggiore ha 15 anni. Nella media Cairoli, danni per migliaia di euro

Qualche settimana fa, i bulli avevano causato migliaia di euro di danni alla scuola. E forse pensavano di farla franca. Invece i carabinieri, avvezzi ad indagini ben più complesse sono arrivati ad identificarli. Ieri i sette studenti, dai 13 ai 15 anni, sono stati denunciati al tribunale dei minori per furto e danneggiamento.
Succede che nella scuola media Cairoli di via Tolmino a Bovisio Masciago, una mattina gli insegnati trovano un disastro. Durante la notte, o forse la sera prima, qualcuno si è «divertito» a distruggere tutte le poltroncine della sala presidenza, a mandare in frantumi bicchieri, piatti ed altro ancora nella mensa, rompere banchi e sedie. I bulli, «armati» di bombolette spray, hanno poi scritto sui muri diverse frasi ingiuriose all’indirizzo dei professori. Colpevoli, gli insegnanti, di esigere che a scuola gli studenti hanno il dovere di studiare. Una visione che, evidentemente, i sette discoli non condividono per nulla al mondo.
E prima di andarsene, dopo il raid vandalico, i giovanissimi hanno pensato bene di portarsi via un lettore per compact disc e pure due impianti stereo completi. Giusto per farsi poi pescare con le mani nel sacco e dover fare i conti, anche con l’accusa di furto. Per entrare nel plesso, i baby vandali hanno scardinato una finestra, dopo aver scavalcato la recinzione.
Il dirigente scolastico, appurati i fatti aveva presentato denuncia contro ignoti. Gli uomini in divisa, si sono messi al lavoro. Con discrezione, hanno cominciato a ficcare il naso tra gli studenti della Cairoli e alla fine sono arrivati a raccogliere gli elementi giusti per intervenire. Martedì si sono presentati a casa di due ragazzi, e hanno trovato gli apparecchi fatti sparire dalla scuola. Il resto è venuto di conseguenza. Portati in caserma i capi del gruppetto, hanno «cantato» svelando nome e cognome dei complici. Tutti studenti che frequentano, evidentemente senza tanta voglia, la Cairoli.


Roberto Rossetti, il dirigente scolastico, è amareggiato: «Al momento – spiega – attendo di comprendere meglio la vicenda. Per ora gli inquirenti non mi hanno comunicato l’identità dei ragazzi denunciati. Certo che la questione sarà trattata dal consiglio di classe il quale deciderà eventuali provvedimenti da prendere».

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