Un box in centro vale un bilocale sui Navigli

Brera, Fiera e Sempione i quartieri dove i prezzi delle case sono cresciuti di più. Affitti sempre elevati, i giovani scelgono il mutuo

Da otto anni e mezzo investire nel mattone a Milano conviene. Alle porte però c’è una fase di rallentamento dei prezzi nel mercato residenziale: negli ultimi sei mesi la crescita si è infatti fermata all’1,7 per cento, praticamente annullata dall’inflazione al 2% nel 2007. Quello che conta è che per comprare un appartamento in città servono in media quasi 4.500 euro al metro quadro. Parola della Borsa Immobiliare della Camera di Commercio di Milano, che ieri ha presentato la «31ª Rilevazione» del settore.
Le possibili variazioni sul tema riguardano la tipologia e l’ubicazione delle case. Si passa da un tetto in via Della Spiga a 11.300 euro al mq fino agli «appetibili» 2.700 euro di uno stabile con oltre 40 anni di vita oltre la cerchia della circonvallazione. Universi separati, laddove all’ombra della Madonnina l’offerta stenta a soddisfare la domanda, mentre in periferia s’impongono l’utenza immigrata e i nuovi ceti. A salire di più sono comunque gli stabili «vecchi», in centro (+3,7 per cento in sei mesi, +44,4 in un anno) come nella zona decentramento (+2.1% nel semestre, +35% annuale). Altre indicazioni vengono dalla suddivisone del territorio per aree di interesse. In particolare, la Milano delle grandi opere mostra l’andamento più confortante (+2,5 per cento di rendita media semestrale): dal Sempione a Montecity Rogoredo però gli aumenti registrati da gennaio sono dell’ordine del 3 e del 6 per cento. Discorso analogo per la Fiera e soprattutto per «la città dello studio». Notevoli gli 8mila euro per un metro di casa a S. Ambrogio (+5.9%), come i 6mila in Monterosa. Non solo lavoro e università. Milano si conferma anche la capitale dello svago, visto che in Brera e alle Colonne la crescita è pari al 4-6% annua. Brusco stop, invece, per i quartieri verdi (dal Castello a Solari, dal Gallaratese al parco di Trenno) e per le zone multietniche (Chinatown, Bovisa o Maciachini). Resta il paradosso: comprare un box in via Torino vale quanto puntare su un bilocale da ristrutturare lungo il naviglio Pavese.
Capitolo affitti. Finita l’era delle vacche grasse, canoni bloccati ovunque da un anno. Effetto delle tariffe da capogiro del passato, che hanno reso ormai preferibile la strada del mutuo per i single e le giovani coppie. Oggi in locazione si spende in media 204 euro l’anno al mq, con punte di 337 euro per i monolocali e minimi di 140 euro per le metrature ampie.
Riassume il presidente di Borsa Immobiliare, Antonio Pastore: «Il mercato “tiene” grazie all’attenzione alla qualità mostrata dai clienti.

L’equilibrio degli ultimi mesi ha contribuito a far crescere l’interesse per le periferie e la provincia». Claudio Lossa, presidente Commissione prezzi, aggiunge: «Con le tasse che abbiamo in Italia, quale investimento assicura un guadagno in conto capitale dell’8 per cento annuo se non l’acquisto di una casa a Milano?».

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