Il Brasile sotto l'alluvione: 100 morti Allagato lo stadio Maracanà di Rio

Frane e alluvioni innescate dalle più gravi piogge torrenziali degli ultimi decenni. Proclamato lo stato d’emergenza

Il Brasile sotto l'alluvione: 100 morti 
Allagato lo stadio Maracanà di Rio

Rio de Janeiro - Circa cento persone sono morte nello stato brasiliano di Rio de Janeiro per le frane e le alluvioni innescate dalle più gravi piogge torrenziali degli ultimi decenni. È stato proclamato lo stato d’emergenza e le autorità hanno già fatto sapere che il bilancio potrebbe aggravarsi dal momento che ci sono molti dispersi.

Stato d'emergenza Almeno 33 persone sono morte nella città di Rio de Janeiro dopo che 28 centimetri di pioggia sono caduti nelle ultime 24 ore; 23 anche le vittime nella vicina città di Niteroi. Le squadre di soccorso stanno perlustrando le colline, alla ricerca dei dispersi e per recuperare i corpi sepolti sotto il fango. La pioggia continua a cadere incessante e il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, ha sollecitato i residenti a non lasciare le loro abitazioni se sono a rischio alluvioni. Il sistema dei trasporti di Rio de Janeiro è vicino al collasso. "La situazione è caotica - ha riconosciuto il sindaco Eduardo da Costa Paes - tutte le strade principali della città sono chiuse per le alluvioni. Chiunque provi a percorrerle è a enorme rischio".

Allagato lo stadio Maracanà Il prato del mitico stadio del Maracanà è sott’acqua e i suoi spogliatoi completamente allagati.

Lo stadio, costruito per i Mondiali di calcio del 1950 e considerato il più grande del mondo con una capienza di circa 200 mila spettatori, appare oggi come una gigantesca piscina di acqua marrone; improbabile che vi si possano tenere le partite previste per questa settimana. Il Maracanà è in corso di ristrutturazione in vista del Mondiali 2014 che si terranno in Brasile.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica