Cadono tutte le prove contro Alberto Stasi

Anche l'ultima perizia, in arrivo per mercoledì, darà una mano al fidanzato di Chiara Poggi, sulla strada del proscioglimento.

Uno a uno cadono tutti gli elementi raccolti contro Alberto Stasi. E il giallo di Garlasco rischia sempre di più di tornare al punto di partenza, senza un colpevole. Mercoledì verrà consegnata al gip di Vigevano Stefano Vitelli la perizia del professor Nello Balossino e anche questa, come le precedenti, sembra destinata a togliere forza all'accusa. In sostanza, il biondino poteva camminare sul pavimento della villetta di via Pascoli senza sporcarsi le scarpe con il sangue della vittima. La scienza non fuga i dubbi e lascia aperte le diverse possibilità: se il sangue fosse stato liquido le suole si sarebbero imbrattate, se invece la sostanza ematica fosse secca o quasi le tracce sulla stessa suola sarebbero introvabili. Insomma, mercoledì le parole di Balossino non aggiungeranno nulla di nuovo a quanto già emerso nelle relazioni del medico legale Lorenzo Varetto e del professor Francesco Ciardelli, esperto di chimica macromolecolare. Sabato 24 ottobre, ripartirà anche il processo, interrotto per portare a termine una lunga serie di accertamenti tecnici.

Tutte le perizie sembrano giocare a favore di Stasi che ha recuperato, grazie al computer "acceso", anche un alibi per gran parte della mattina a del 13 agosto 2007, il giorno in cui Chiara Poggi fu uccisa. Due anni dopo, la verità si allontana. Forse, definitivamente.

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