La giustizia è fallimentare se insiste a lasciarlo in galera: fu assolto da due Corti per mancanza di prove di colpevolezza
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La giustizia è fallimentare se insiste a lasciarlo in galera: fu assolto da due Corti per mancanza di prove di colpevolezza
Stasi condannato senza prove dopo due assoluzioni. Sentenza convalidata dalla Corte europea per i diritti dell'uomo che non ha esaminato niente e non ha interrogato nessuno. È una cosa vergognosa
La Corte ha dichiarato all'unanimità "irricevibile" il ricorso presentato dalla difesa dell'ex studente della Bocconi condannato per l'omicidio di Chiara Poggi
Ad Alberto permessi per lasciare il carcere e andare al lavoro. La madre di Chiara: "Nessuno ci ha avvisati, è un dispiacere"
Il 39enne, che il 13 agosto 2007 uccise a Garlasco la fidanzata Chiara Poggi, ha ottenuto la possibilità di lavorare all'esterno della casa circondariale di Bollate. Il fine pena è previsto per il 2030. La madre della vittima: "Non sono notizie belle"
Quando, nel 2016, il dna di Andrea Sempio viene trovato sotto le unghie di Chiara Poggi nel caso di Garlasco sembra registrarsi una svolta clamorosa. Eppure, pochi mesi dopo, la sua posizione viene archiviata. Il dna rilevato sotto le unghie era troppo degradato. Ma è davvero così?
Nel 2016 nel caso di Garlasco si registra una svolta inattesa: a seguito di indagini difensive private svolte dalla difesa di Stasi, un ragazzo finisce nell'occhio del ciclone. Secondo i legali, c'è il suo Dna sotto le unghie di Chiara Poggi
La maggior parte delle persone che ancora oggi additano Alberto Stasi come assassino di Chiara Poggi risiede nel fatto che sotto le sue scarpe non c'era sangue, che le sue impronte non erano sul pavimento e che quindi il suo racconto sul ritrovamento del corpo è falso. Ma è davvero così?
Per il delitto di Garlasco, le indagini si sono concentrate solo ed esclusivamente su Alberto Stasi, tralasciando quelle che sarebbero potute essere importanti piste investigative
Subito dopo l'omicidio di Chiara Poggi, per Alberto Stasi arriva l'accusa di detenzione di materiale pedopornografico. Determinante, in questo caso, la consulenza tecnica del Ris di Parma. Eppure anche in questo frangente, le cose non tornano. Ecco perché