Caine e Znaniecki celebrano Chopin e l’anima europea della Polonia

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Giorgio Galvani

da Città di Castello

Un festival dedicato alla Polonia, al genio di Chopin, con un inedito ricordo al grande maestro Alberto Burri nel decennale della scomparsa. Al Festival delle Nazioni di Città di Castello, resta la continuità di una formula consolidata, che vede ogni anno ospite una nazione diversa. La trentottesima edizione si svolgerà dal 20 agosto al 4 settembre fra Umbria e Toscana. Quest'anno si tributa un omaggio ai Paesi recentemente entrati nell'Unione Europea. Il nuovo direttore artistico, Aldo Sisillo, ha scelto fra questi la Polonia, forte di una tradizione musicale d’eccellenza sia per i compositori cui ha dato i natali, sia per gli interpreti contemporanei di alta qualità. Il progrmma si articola su diversi filoni principali che dovranno fornire suggestioni e stimoli sulla vita culturale della Polonia nei secoli, ed il primo di questi percorsi riguarda naturalmente Chopin, «l'anima europea della Polonia», secondo Sisillo.
Ci saranno i due famosi Concerti per pianoforte, eseguiti pero' nella versione da camera con il Quartetto d'archi al posto dell' orchestra, e proposte inusuali come la rielaborazione cameristica a quattro voci dei 17 Canti polacchi realizzata da Lorenzo Ferrero e soprattutto, una rilettura di Chopin con il linguaggio del jazz moderno a cura di Uri Caine, pianista americano che ha proposto versioni non canoniche di pagine di Mahler e Bach. Sarà poi presentata una nuova versione di En attendant Chopin con la regia di Michal Znaniecki, ricostruzione del cenacolo letterario della principessa Belgioioso a Parigi, in cui intellettuali e artisti ottocenteschi raccontano le loro esperienze, in attesa dell' arrivo del giovane prodigio polacco che però li delude ancora una volta.
Altri percorsi del festival riguarderanno da un lato la musica polacca del Rinascimento, rifiorita soprattutto attorno all' università di Cracovia (con la presenza del gruppo Ars Cantus diretto da Tomasz Dobrzanski), dall'altro il periodo a cavallo fra Ottocento e Novecento con la sottolineatura di una figura chiave di quel periodo come Karol Szimanowski, di cui sarà eseguito, dall'Orchestra e dal coro di Cracovia, per la direzione di Tomas Bugaj, uno dei capolavori, lo Stabat Mater. Infine, la drammatica Polonia dell'era moderna, con uno struggente viaggio. Due le novità commissionate dal Festival delle Nazioni.

La Compagnia Virgilio Sieni Danza, proporrà la nuova creazione Burning, omaggio ad Alberto Burri, grande artista contemporaneo, di cui quest'anno corre il decennale della scomparsa (giovedì 1 settembre al Museo Burri- Ex Seccatoi del Tabacco); il giovane compositore polacco Hadrian Tabecki un brano che verrà eseguito in prima assoluta dall' Überbrettl Ensemble martedì 30 agosto a Citerna.

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