Calcio, la "notte degli esami" Stasera c'è Napoli-Juventus

Stasera si recupera la partita rinviata tra le polemiche: ecco che cosa è cambiato in 20 giorni, dallo scarto in classifica ai guai passati dalle donne dei tre tenori

Calcio, la "notte degli esami" Stasera c'è Napoli-Juventus

Yanina Screpante questa sera sarà sugli spalti del San Paolo per ve­dere Napoli-Juventus. Ha dato la sua parola Alejandro Mazzoni, agente del suo fidanzato Ezequiel Lavezzi:«Lei adesso ha un po’ pau­ra a­uscire da sola ma non voleva of­fendere i napoletani, lei qui è feli­ce ». È una piccola soddisfazione, via, quasi certamente ci saranno an­c­he le signore Maria Soledad e Mar­tina Franova, le mogli di Edinson Cavani e Marek Hamsik. Napoli do­vrebbe riconoscere qualcosa a que­ste tre bellissime figliole che hanno pagato sulla loro pelle quanto sia emozionante vivere da queste par­ti. Sindaco, questore, presidente e allenatore, si sono mossi immedia­t­amente per ricordarci come Napo­li sia un’altra Parigi, Milano o Lon­dra, e sono partiti subito all’attacco ma le tre signore hanno fatto molto più gioco, hanno preso le prime pa­gine, lo scontato ha fatto il giro del mondo, lettere, telefonate, appelli.

E Napoli sa riconoscere il fascino delle sue donne, prima città a inven­tarsi le strisce rosa per garantire il parcheggio alle signore col pancio­ne e neppure questa è una banalità. Sì,è vero,la città è emozionante,so­lo ieri nove ordinanze di custodia cautelare e 11 provvedimenti di ob­bligo di firma per una banda di una ventina di bagarini colti con le ta­sche piene di tagliandi falsi di Napo­li- Juve.Poi a una cert’ora è sprofon­data Piazza Miraglia, una voragine di dieci metri per dieci che ha in­ghiottito tutto, e quasi contempora­neamente in centro città, via San Gennaro Serra, a un Tir sono partiti i freni e si è schiantato contro alcu­ni negozi. Ma sono cose che succe­dono in tutte le parti del mondo, ha precisato il sindaco De Magistris, qui non è peggio che da voi. Ha ra­gionissimo, maintantosfruttalede­nunce delle tre signore per portare a casa qualcosa. Comunque stasera si gioca la par­tita rinviata il 6 novembre scorso, quella della mancata alluvione, con polemiche e paradossi, alle 20,45 a Napoli splendeva il sole.

Edinson Cavani aveva già subito il furto in casa, 9 ottobre, alla signora Hamsik non avevano ancora ruba­to la Bmw X6, 22 novembre, e Yani­na Screpante passeggiava sere­na con il suo Rolex al polso. Pe­raltro la questura attende che la signorina si presen­ti per sporgere regolare denunzia, senzalaqua­le­le indagini non scat­tano: «Spessoconri­sultati ottimi», ha precisato la porta­voce del Questo­re. Adesso però l’unico risultato che conta è un altro, lo scenario dal 6 no­vembre è completamente cambiato e non solo per gli inconvenienti ai tre tenori, allo­ra il Napoli era a cinque punti dai bianconeri primi in classifica, e la sfida del San Paolo rientrava nella categoria scontro-scudetto. Ades­so ci sono nove punti di differenza che potrebbero diventare dodici, adesso è il Napoli che rischia, gli ar­riva una Juve che ha preso la testa e non l’ha più mollata,un mese dopo è una squadra consapevole di po­tercelafare, eMazzarridevelavora­re sull’orgoglio:«Nel calcio non c’è nulla di scontato, siamo fieri del ri­spetto che ci porta la Juve, lo meri­tiamo perché siamo una squadra di ragazzi che sentono questa ma­glia ». La situazione non è fluida, In­ler è in forte dubbio, Cavani ha una caviglia fuori posto e c’è dell’altro: «Sabato notte siamo tornati alle due da Bergamo, domenica mat­tina eravamo già in campo per l’allenamento, uno non ha neppure il tempo per correg­gere gli errori - fa Mazzarri - . Sono preoccupatissimo per Inler perché non so se recupera, ma non venite­mi a dire che Hamsik è fuori forma solo perché non segna. Lui è un cen­trocampista moderno che sa fare le due fasi. E non dimenticatevi che questa Juve, che mi piace, un po’ ci hacopiato, soprattuttoquandosia­mo nella fase di non possesso».

Conte non si scuote, è un totem, parla e semina: «Siamo qui da poco - dice il furbastro che non vuol senti­re la parola scudetto-, ci siamo ap­p­ena seduti al tavolo e abbiamo ap­penapresolapen­na in mano. Ma non abbiamo pauradinessu­no e non ci na­scondiamo » . Dice di essere di­spi­aciuto per l’as­senza di Marchisio ma subito dopo confessa la sua cu­riosità per vedere all’opera il sosti­tuto (Pazienza?). «Contro il Napoli sarà la gara più dura di questo ini­zio stagione- il suo omaggio a Maz­zarri - , ma poi ci saranno altre 26 partite». Se quel Tir gli andava a sbattere contro si sverniciava.

Pre­messe da spettacolo, due squadre che finora hanno vinto tutti gli in­contri importanti, il Napoli anche in Champions. E il procuratore del Pocho lancia la sua profezia: «La pa­rola fine a tutto questo può metter­la solo lui. Con un gol alla Juve».

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