Il Barcellona sostiene il Pride e perde 400 mila follower in 48 ore

L’ostentato sostegno al mondo arcobaleno costa parecchio al club catalano. E non manca la solita ipocrisia: la bandiera Lgbt appare su tutti gli account internazionali, tranne quelli in arabo

Il Barcellona sostiene il Pride e perde 400 mila follower in 48 ore
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In occasione del Pride Month numerose società hanno deciso di avvicinarsi al mondo Lgbt. Chi per sostenere con convinzione la causa arcobaleno, chi per attirare un nuovo segmento di mercato, diverse realtà hanno provato a lasciare un segno. Anche il mondo del calcio ha partecipato con una serie di iniziative sui social network e uno dei club più attivi è stato il Barcellona: la società catalana ha esposto numerose bandiere arcobaleno nella Ciutat Esportiva Joan Gamper e sui social network per testimoniare la vicinanza alla causa. Ma molti utenti hanno letto questa mossa come una mera ricerca di nuovi follower.

Il giornalista spagnolo David Saura, ex responsabile dei contenuti digitali dei blaugrana e co-fondatore di Xerpa Studio insieme a Toni Ruiz, ha rivelato al Mundo Deportivo che il Barcellona ha perso 440 mila follower su Instagram in appena 48 ore. Un ribasso eclatante legato esclusivamente alla pubblicazione delle foto con le bandiere arcobaleno. Non si tratta di un crollo esiziale – l’account vanta oltre 122 milioni di seguaci – ma il trend non lascia indifferenti: dalla crescita media di 30 mila nuovi follower al giorno alla perdita di 306 mila utenti in 24 ore.

Ma non è tutto. Il calo di follower è accompagnato da migliaia di commenti negativi apparsi sotto al post in questione: c’è chi ribadisce il sostegno al mondo Lgbt, ma anche chi accusa il Barcellona di voler sfruttare l’onda arcobaleno per assicurarsi nuovi fedelissimi. In altri termini, puro marketing. Un ulteriore indizio arriva da un altro dettaglio che non è passato inosservato: il Barça ha postato le bandiere arcobaleno su tutti i suoi account internazionali, ad eccezione di quelli in arabo. Difficile parlare di svista: come molte altre realtà internazionali, anche il team catalano ha deciso di non sposare la causa gay in determinate realtà. Ipocrisia allo stato puro, semplicemente.

Il Barcellona non è l’unico club di Liga ad aver celebrata il mese dell’orgoglio omosessuale. Altri nove club hanno diffuso immagini a tinte arcobaleno e dato vita a nuove iniziative. Il trend è facile da intuire: nove account hanno perso seguaci, solo il neopromosso Las Palmas ne ha guadagnati.

Gli altri - Valencia, Athletic, Real Sociedad, Osasuna, Getafe, Celta, Maiorca, Alaves - hanno perso tra i 2 mila e i 66 mila follower. Difficile stabilire se il ribasso di seguaci proseguirà, ciò che appare certo è che la tendenza woke sta rendendo sempre più insofferente il popolo del web, stufo di ambiguità e doppiezze di ogni tipo.

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