Il ritorno in Europa dopo un solo anno d’assenza per l’Atalanta vede subito una prova convincente dell’undici di Gasperini. Dopo un primo tempo un po’ abulico, gli orobici si svegliano e chiudono i conti coi campioni di Polonia nel giro di dieci minuti. Tre punti preziosi in un girone certo non facile contro un avversario molto organizzato ed ostico. Primo tempo con l’Atalanta che fa girare bene il pallone ma riesce a mettere la solita intensità solo a tratti. Arriva qualche occasione interessante ma, paradossalmente, quella migliore è per gli ospiti, che sprecano malamente. L’inizio del secondo tempo vede un’Atalanta molto più aggressiva che, nel giro di dieci minuti chiude i conti: il vantaggio è merito di un colpo di testa perentorio di De Ketelaere, doppiato poco dopo da un’altra zuccata del nuovo entrato Ederson. Nel finale i padroni di casa continuano a spingere ma non riescono ad arrotondare il vantaggio.
La partita
Il ritorno in Europa dopo un solo anno è un’occasione sentitissima dai tifosi della Dea. Gasperini, però, è costretto a fare diversi cambi all’undici titolare. Vista l’indisponibilità dell’infortunato Scamacca, spazio alla prima da titolare di Luis Muriel, terminale offensivo principale che potrà usufruire della velocità e della tecnica del duo Lookman-De Ketelaere. Difesa a tre con Djimsiti accanto a Scalvini e Toloi mentre al centrocampo spazio a Ruggeri accanto a Zappacosta ed il duo oranje De Roon-Koopmeiners. Pasalic e Kolasinac, dati per quasi certi alla vigilia, partono invece dalla panchina.
I campioni di Polonia sono una squadra solida che nei preliminari di Champions ha fatto soffrire il Copenhagen. L’ambiziosa proprietà della squadra di Czestokowa, però, sogna l’Europa, il che spiega perché il tecnico Szwarga metta in campo la formazione più o meno titolare. Modulo quasi identico a quello dell’Atalanta: linea difensiva a tre con Racovitan e Rundic come braccetti, Sorescu e Plavsic sulle fasce a fornire palloni buoni per la punta Zwolinski. Assente una delle star più attese, il nipote di Igor Tudor, infortunato prima della trasferta in Italia.
Più Atalanta ma niente gol
L’Atalanta aggredisce subito la partita e si rende pericolosa grazie ad un imbeccata di Ruggeri per Muriel. L’avanti colombiano, partito sul filo del fuorigioco, ha un buono spunto ma non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. Il duo di avanti si scambia spesso posizione, provando ad approfittare degli spazi disponibili sulle fasce. Il pallino del gioco è fermamente nelle mani dei padroni di casa ma l’undici polacco non si scompone più di tanto. La differenza in quanto a tecnica c’è ma l’atteggiamento tattico di Szwarga sembra evidente: massima attenzione in difesa, spingere solo se ci sono le condizioni giuste per provare il colpaccio. Fase piuttosto confusa della partita con l’Atalanta che fatica a trovare la profondità grazie all’efficace pressing degli ospiti. I campioni di Polonia sono al debutto assoluto nelle competizioni europee ma non sembrano soffrire timori reverenziali, avanzando senza mai scoprirsi troppo. Ogni errore in impostazione è però punito dal velocissimo Muriel, i cui attacchi si infrangono quasi sempre sull’attenta retroguardia polacca.
Al quinto calcio d’angolo, un tiro senza grosse pretese di Koopmeiners trova una deviazione fortuita di Lookman in piena area. Il pallone sembra indirizzato in porta ma sfiora di non molto il palo lontano del Rakow. Poco dopo è Lookman a trovare una bella combinazione con De Ketelaere: l’avanti si trova a tu per tu con Kovacevic, che riesce ad alzare il tiro sopra la traversa. Pochi minuti dopo un bel cross di Zappacosta in area di rigore vede ancora Lookman ad un passo dalla deviazione vincente. I pericoli maggiori arrivano sempre dalle fasce, dove Ruggeri è molto attivo. La Dea fa girare bene la palla ma esprime la solita intensità solo a tratti. La cosa va benissimo agli ospiti che, nelle pause dei padroni di casa, provano ad alzare il baricentro. Su una buca di Zappacosta, spazio per un pericolosissimo cross di Sorescu: per fortuna dei tifosi bergamaschi, l’impatto col pallone del liberissimo Rundic è assolutamente da dimenticare.
Il finale del primo tempo sembra vedere un’Atalanta più propositiva ma che si perde in area di rigore: sull’ennesimo cross di Zappacosta, Muriel colpisce male di testa, con la palla che si perde altissima sopra la traversa. La più grande occasione è dietro l’angolo: De Ketelaere fornisce un passaggio sulla corsa di Muriel che la mette al centro dove Lookman sembra in posizione ideale per battere Kovacevic. L’avanti nigeriano, però, arriva con un decimo di ritardo e impatta male il pallone. In pieno recupero la Dea sembra aver finalmente trovato la quadra ma l’arbitro Reinshreiber manda tutti negli spogliatoi.
La sblocca De Ketelaere
Nessun cambio nell’intervallo per entrambe le squadre ma quando tornano in campo, i polacchi sembrano affrontare la gara con un piglio più aggressivo. La Dea ne approfitta per gettarsi in avanti e provare a dare la prima spallata. Bastano un paio di minuti per il gol del vantaggio: a metterlo arriva uno dei giocatori più attesi dal pubblico bergamasco. Charles De Ketelaere stacca più alto del difensore e devia in fondo al sacco un preciso cross di Zappacosta. Niente da fare per Kovacevic ma è lo squillo che sembra liberare l’Atalanta dalla tensione del debutto. Ora i padroni di casa provano ad aggredire con ancora più convinzione, provando a chiudere i conti prima possibile.
Ancora una volta è il trio d’attacco a minacciare ancora la porta dei campioni di Polonia: De Ketelaere libera Muriel, serpentina del colombiano, passaggio buono per il tiro di Lookman, che costringe Kovacevic ad una parata non banale. Ora che è sotto, il Rakow alza il baricentro ma senza riuscire a trovare varchi buoni nella retroguardia orobica. Gasperini capisce che è il momento di assestare il colpo decisivo e fa scaldare Miranchuk ma l’Atalanta continua ad attaccare con decisione. Le occasioni, ora, arrivano con regolarità: ancora Muriel fornisce un gran pallone sulla corsa di Koopmeiners ma l’olandese spara sopra la traversa. Szwarga cambia entrambi i trequartisti per gettare nella mischia Cebula e Kittel; Gasperini risponde richiamando De Roon e Muriel per dare spazio ad Ederson e Miranchuk.
La chiude Ederson
L’inerzia della partita non cambia: sempre Atalanta all’assalto con due occasioni sui piedi di De Ketelaere ed Ederson, fuori di non molto. Il Rakow trova occasionalmente un contropiede buono ma è poco preciso davanti alla porta. Le folate della Dea, invece, sono quasi tutte pericolosissime: l’imbeccata di De Ketelaere per Lookman vede il nigeriano in leggero ritardo ma ora l’Atalanta gioca in scioltezza. Ruggeri galoppa sulla sinistra, mette un cross invitantissimo sul quale si avventa Ederson: stacco perentorio, palo interno e Kovacevic impietrito. 2-0 per l’undici bergamasco.
In campo c’è una squadra sola con l’Atalanta che recupera palloni su palloni, schiacciando i polacchi nella propria tre quarti. Il Rakow, a questo punto, sembra preoccupato più di non prendere un’imbarcata memorabile ma le occasioni sono ancora tutte per i padroni di casa: azione da calcio d’angolo, colpo di testa di Djimsiti, deviazione disperata che per un niente De Ketelaere non ribadisce in porta. Sul rovesciamento di fronte, però, occasione clamorosa per il Rakow ma il nuovo entrato Lederman, a tu per tu con Musso, trova l’intervento clamososo del portiere orobico. Gasperini a questo punto concede il cambio a Lookman e Zappacosta: spazio per Pasalic e Holm. All’83’ Musso ha un problema al polpaccio ma riesce comunque a rimanere in campo.
Nel finale l’Atalanta approfitta degli spazi concessi dagli ospiti e si rende più volte pericolosa con un De Ketelaere molto ispirato e che impegna più volte il portiere Kovacevic. Ruggeri svirgola malamente una buona occasione dal limite ma a questo punto la partita non ha più molto da dire. Un gran colpo di testa del belga viene deviato da un difensore in angolo ed è l’ultima occasione prima della passerella che gli concede Gasperini. Non c’è tempo per altro, al Gewiss Stadium finisce 2-0 per l’Atalanta. Prestazione decisamente positiva dei lombardi che, dopo un primo tempo contratto avrebbero potuto dilagare. L’unica cosa che importa sono i tre punti importanti ed un inizio positivo in questa Europa League.
Il tabellino
ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Scalvini, Djimsiti; Zappacosta (76’ Holm), De Roon (61’ Ederson), Koopmeiners, Ruggeri; De Ketelaere (90+1’ Bakker), Lookman (76’ Pasalic); Muriel (61’ Miranchuk). A disp.: Carnesecchi, Rossi, Adopo, Bakker, Ederson, Hateboer, Holm, Kolasinac, Miranchuk, Palomino, Pasalic, Zortea. Allenatore: Gian Piero Gasperini
RAKOW (3-4-3): Kovacevic; Racovitan, Kovacevic, Rundic; Sorescu, Papanikolaou, Berggren (70’ Lederman), Plavsic (77’ Carlos); Kochergin (60’ Kittel), Zwolinski (70’ Crnac), Yeboah (60’ Cebula). A disp.: Tsiftsis, Carlos, Cebula, Crnac, Kittel, Lederman, Nowak, Piasecki, Silva. Allenatore: David Szwarga
Marcatori: 48’ De Ketelaere (A), 66’ Ederson (A)
Ammoniti: 31’ De Roon (A)
Espulsi: n/a
Arbitro: Roi Reinshreiber (Israele)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.