Casemiro accende la festa, il Brasile batte 1-0 la Svizzera

La pelra di Casemiro basta a un Brasile poco brillante per sconfiggere di misura la coriacea Svizzera. La Selecao conquista gli ottavi di finale

Casemiro accende la festa, il Brasile batte 1-0 la Svizzera

Allo stadio 974 di Doha, il Brasile deve fare a meno del suo astro più luminoso, Neymar, ancora bloccato in infermeria per la distorsione alla caviglia rimediata contro la Serbia. Al suo posto l’ex milanista Paquetà, che agisce alle spalle di Richarlison, con l’intento di non far rimpiangere l’illustre numero 10. La solida Svizzera, vincente all’esordio contro il Camerun, mette in campo una formazione coperta con il match-winner, Embolo, a sopportare il peso dell’attacco insieme a Vargas. A sorpresa fuori il veterano Shaqiri a favore del giovane Rieder.

Primo tempo a reti inviolate

La Svizzera gioca di rimessa con verticalizzazioni rapide verso le punte, mentre il Brasile ricerca la qualità dei suoi esterni, con Vinicius dentro al match fin dalle prime battute. Il giocatore del Real Madrid è una spina nel fianco per Widmer, che non riesce quasi mai a contenerlo. A rompere gli indugi al 12’ è Paquetà che pesca con una grande giocata Richarlison, che a sua volta serve in mezzo all’area l’accorrente Vinicius; Widmer interviene con una bella diagonale, stoppando l’offensiva dei carioca. La muscolare e stretta formazione messa in campo da Yakin riesce a imbrigliare bene gli uomini di Tite. Il Brasile ha difficoltà a trovare spazio per liberare l’estro dei suoi fuoriclasse, ed è costretto spesso al retropassaggio verso Thiago Silva e Marquinhos, obbliati a loro volta a costruire il gioco dalle retrovie. Al 20’ ancora Paquetà prova ad accendersi portando avanti la palla con la testa, l’avversario viene saltato, poi cerca col sinistro Richarlison appostato sul primo palo. La difesa elvetica è vigile e sventa accuratamente il pericolo.

Al 25’ è Freuler che prova la penetrazione palla al piede nella retroguardia della Selecao, ma si infrange contro il muro verdeoro. Al 27’ prima grande occasione della partita: sul traversone dalla destra di Raphinha, che taglia tutto il campo da parte a parte, accorre di corsa Vinicius che colpisce il pallone in modo sporco dentro all'area di porta elvetica; Sommer si tuffa e manda la sfera in calcio d’angolo. La Svizzera torna a farsi vedere dalle parti di Alisson al 39’, con Vargas che viene tuttavia fermato da Thiago Silva senza grossi affanni. Al 45’ ancora una volta Sommer è reattivo a scacciare il pericolo rappresentato da un colpo di testa dagli sviluppi di calcio d’angolo. Dopo un minuto di recupero, il primo tempo termina a reti inviolate. Il merito è sicuramente di una Svizzera attenta e concentrata, abile a incartare la fantasia appannata del Brasile. I pentacampioni del mondo, a loro volta, sono apparsi sottotono, troppo timidi e ancorati a uno sterile possesso palla per scardinare con efficacia la barricata issata dagli elvetici.

La sblocca la gemma di Casemiro

Tite rimette mano alla sua squadra e butta nella mischia Rodrygo, togliendo dal rettangolo verde Paquetà. I verdeoro sperano di far decollare la loro fase offensiva con il giocatore del Real Madrid, mentre la Svizzera conferma gli undici ordinati protagonisti della prima frazione di gara. Al 51’ Rieder apre l’alettone e colpisce in volto Eder Militao, per lo svizzero è inevitabile il cartellino giallo. Dopo due minuti, Fred segue l’esempio del suo giovane avversario iscrivendo il proprio nome nel tabellino dei cattivi. Al 53’ brivido per la retroguardia brasiliana, con Alex Sandro che in scivolata sventa un potenziale pericolo. Ancora altro rischio per il Brasile con Alisson che compie una topica rinviando il pallone su Embolo. La Svizzera non sfrutta e sul ribaltamento di campo subisce un contropiede del Brasile che non viene sfruttato da Richarlison. Tite cambia ancora, scegliendo Bruno Guimaraes al posto di Fred, gli risponde Yakin che introduce forze fresche con Steffen e Fernandes che sostituiscono Rieder e Vargas. Proprio l’ex Fiorentina Edmilson Fernandes prova a impensierire Alisson dalla distanza, ma il suo tentativo è velleitario. Al 64’ si sblocca la partita con la rete di Vinicius, che si invola verso la porta di Sommer, freddato con un piattone destro sul secondo palo.

Il campione del Real Madrid riceve un geniale passaggio in verticale di Casemiro e sfrutta il primo errore della retroguardia della Svizzera. Il VAR però annulla il gol per un fuorigioco di Richarlison, l’eroe della vittoria contro la Serbia. Disperazione per i tifosi brasiliani sugli spalti dello stadio 974 di Doha. Al 70’ Vinicius prova a dare lo strappo per cambiare il risultato, si invola sulla fascia scatenando la sua velocità, ma viene fermato con le brutte da Steffen. Il calcio di punizione, tuttavia, non viene sfruttato dai sudamericani. A venti minuti dal termine scatta l’ora di Gabriel Jesus e Antony, per un assalto finale al bunker svizzero. Yakin corre ai riparti e inserisce Aebischer e Seferovic. Al 82’ ci pensa Casemiro a spaccare la porta di Sommer e a portare in vantaggio il Brasile: il centrocampista del Manchester United colpisce la sfera con un collo esterno perfetto che si incastra sotto alla traversa. È una perla che serve a rompere l’incantesimo di una partita a tratti stregata, una staffilata che fa danzare il Brasile verso gli ottavi di finale. Nei minuti conclusivi i rossocrociati non hanno la forza di rindirizzare la partita verso il pareggio, mentre prima Vincius e poi Rodrygo sprecano il colpo del raddoppio. Nonostante la buona prestazione difensiva gli elvetici crollano sotto al colpo fenomenale di Casemiro, che scombina totalmente i piani. Il Brasile porta a casa i tre punti di misura e stacca il biglietto per gli ottavi di finale.

Brasile poca samba, molto pragmatismo

Nel Brasile si fa sentire l’assenza di Neymar, con Paquetà e Richarlison anonimi e non all’altezza delle premesse. Il Brasile viaggia a un ritmo lento in cui c’è poca samba da sfoggiare, ma ha dei campioni che possono cambiare il volto di un match in qualsiasi istante. Stavolta è Casemiro a prendersi la copertina, ma per ambire al titolo di campioni del mondo serve una ricetta diversa e un cambio di passo netto. La Svizzera si conferma squadra dall’organizzata fase difensiva, vero punto di forza della nazionale allenata da Yakin. Una formazione concentrata e corta, molto coesa fra tutti i reparti che cerca di sopperire alle mancanze tecniche e di estro con un gioco ruvido e fisico. Il pareggio contro una grande come il Brasile sfugge soltanto sul finale, ma la qualificazione è ancora possibile e rimandata al match conclusivo contro la Serbia.

Tabellino

BRASILE - Alisson; Militao, Thiago Silva, Marquinhos, Alex Sandro (40' St Alex Telles); Fred (12' St Bruno Guimares), Casemiro; Raphinha (28' St Antony), Paquetà (1' St Rodrygo), Vinicius; Richarlison (28' St Gabriel Jesus). A disposizione: Ederson, Weverton, Bremer, Dani Alves, Alex Telles, Fabinho, Everton, Martinelli, Pedro. Ct: Tite

SVIZZERA - Sommer; Widmer (40' Frei), Akanji, Elvedi, Rodriguez; Xhaka, Freuler, Sow (30' St Aebischer); Rieder (13' St Steffen), Vargas (13' St Fernandes), Embolo (30 St' Seferovic). A disposizione: Omlin, Kobel, Kohn, Zakaria, Fassnacht, Cumart, Okafor, Schar, Shaqiri, Jashari. Ct: Murat Yakin

Marcatori: 36' St, Casemiro (B).

Ammoniti: Rieder (S), Fred (B).

Arbitro: Ivàn Barton (El Salvador)

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