La notizia sta facendo in queste ore il giro del mondo e ha già scatenato un mare di reazioni contrastanti: presto la Premier League, la massima serie del calcio in Inghilterra, potrebbe infatti già dire addio al Var, la "Video assistant referee".
La Lega ha quindi accolto la proposta fatta tempo addietro dal Wolverhampton, il che significa che il prossimo mese di giugno le squadre inglesi potranno votare per esprimere la propria opinione sulla più che discussa tecnologia utilizzata per aiutare l'arbitro a valutare episodi controversi o poco chiari. Nel caso in cui la mozione contro il Var dovesse passare, dal prossimo campionato si tornerebbe a decidere solo sulla base del giudizio espresso dal direttore di gara sul terreno di gioco.
Non sarà, comunque, un percorso semplice, dato che per abbattere la "Video assistant referee" serviranno almeno i voti di 14 squadre di Premier League (sulle 20 totali), ma a far comprendere l'entità del malcontento di tifosi, giocatori, allenatori e dirigenti nei confronti della nuova tecnologia è sufficiente il fatto che essa sia stata messa in discussione dopo soli cinque campionati.
"Dopo 5 stagioni di utilizzo in Premier League è arrivato il momento di avere un dibattito costruttivo e critico sull’utilizzo del Var", si legge in un duro comunicato del Wolverhampton."Noi riteniamo che il prezzo che stiamo attualmente pagando per un piccolo miglioramento nell’accuratezza delle decisioni arbitrali sia in netto contrasto con lo spirito del nostro gioco", prosegue la nota,"e per questo dovremmo smettere di utilizzarla a partire dalla prossima stagione". Insomma addio dal prossimo anno senza se e senza ma. "Non vogliamo addossare colpe a nessuno e di certo tutti hanno lavorato per trasformare il massiccio uso della tecnologia in un successo, ma vogliamo solo il meglio per il calcio".
Nonostante l'accoglimento della richiesta dei "Wolves", la Lega ritiene che sia giusto proseguire sulla strada della tecnologia."Pur essendo a conoscenza dei problemi e delle preoccupazioni sull'uso del Var, la Premier League resta favorevole al suo utilizzo e si impegna, unitamente all'associazione degli arbitri , a migliorare il sistema per il bene del gioco del calcio e dei suoi tifosi".
Proprio quei tifosi che più di tutti odiano il Var, e questo anche per il fatto che, nonostante le rassicurazioni di obiettività e certezza delle decisioni arbitrali, in ogni turno ci sono situazioni dubbie e controverse. Ovvero i benefici portati dalla tecnologia, che spesso porta ad attese estenuanti per un giudizio, sono così scarsi da non giustificare la prosecuzione del suo utilizzo. Basta la scritta Var sul maxischermo, col gioco fermo per la revisione di un'azione, per scatenare la furia dei presenti allo stadio.
"Ormai non esulto nemmeno più dopo un gol, anche perché so che l’arbitro in campo non è più quello che dirige la partita: quello che succede viene deciso in qualche stanzetta", ha affondato senza giri di parole l'allenatore del Tottenham Ange Postecoglou. A giugno il momento chiave per comprendere se dall'Inghilterra partirà una nuova rivoluzione nel mondo del calcio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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