"Cog...", "Eccomi, sono io Voldemort", lo scontro tra Caressa e Adani infiamma il web

La Norvegia potrà essere un'insidia per l'Italia di Spalletti nel caso in cui dovessimo affrontarla? Da una normale differenza di opinioni si è arrivati allo scontro

"Cog...", "Eccomi, sono io Voldemort", lo scontro tra Caressa e Adani infiamma il web

Può l'Italia avere paura di affrontare la Norvegia nelle qualificazioni per i Mondiali del 2026? Secondo Lele Adani, sì, vista la qualità dei calciatori scandinavi. Dall'altra parte della barricata c'è invece Fabio Caressa, il quale ritiene che gli azzurri, nel caso in cui dovessero davvero temere l'undici attualmente allenato da Stale Solbakken, farebbero bene a restare a casa. E fin qui nulla di male: se la querelle non fosse proseguita si sarebbe trattato semplicemente di opinioni diverse, ma l'ex componente della Bobo TV ha alzato i toni arrivando a insultare apertamente il giornalista durante una diretta streaming.

Diverse opinioni

Va fatta una premessa doverosa. Al momento non si sa in quale girone giocherà l'Italia, visto che tutto dipenderà dal risultato dei quarti di Nations League contro la Germania: in caso di vittoria gli azzurri troveranno Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo, se dovessero perdere dovranno misurarsi con Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia.

Durante un'intervista concessa a Radio Deejay qualche mese fa, Caressa era stato molto chiaro nell'analizzare il "pericolo" norvegese in caso di sconfitta con la Germania."Haaland è stato già annullato da Gatti", disse allora il conduttore televisivo, "la Norvegia non fa i Mondiali dal 1998, non fa gli europei dal 2000...se dobbiamo avere paura della Norvegia stiamo a casa". Evidentemente aveva toccato inconsapevolmente un nervo scoperto di Lele Adani, che a mesi di distanza ha riesumato quelle dichiarazioni per lanciare un affondo contro il "rivale", senza tuttavia mai fare esplicitamente il suo nome.

L'invettiva di Adani

"Chi sa di calcio sa che la Norvegia è una squadra forte, perché Sorloth, Haaland, Odegaard sono giocatori non forti, di più, sono fenomeni", sbotta Lele Adani durante una puntata di Viva e Futbol, trasmissione che conduce insieme agli altri ex della Bobo TV Antonio Cassano e Nicola Ventola. "Probabilmente se li vai a tirar via non li abbiamo noi, non abbiamo Haaland non so se mi sbaglio, Odegaard in forma non lo abbiamo", prosegue l'infervorato ex calciatore. "Qualche cog.... che non sa fare questo lavoro ma ci guadagna da trent'anni va fuori e dice 'Ma se adesso abbiamo paura della Norvegia?'. Ma cog...., te lo dico in italiano, ma l'Italia è uscita con la Macedonia del Nord e con la Svezia", ricorda ancora, attaccando in modo abbastanza evidente Caressa, con cui aveva già avuto qualche altro scontro in passato.

Adani è incontenibile, e rincara ulteriormente la dose. "Me lo hanno riportato e io ti devo chiamare con il tuo vero nome, cog.... Se tu fai questa sottolineatura qua per andare contro noi sei un cog..., ma ogni tanto prova a pensare che non lo sei, sforzati e analizza il calcio" provoca l'ex calciatore. "Se invece ci stai male perché non lo avete approfondito voi, snobbandolo, ma mi dite perché nello starci male dovete dire una cosa non vera? La Norvegia per me l'Italia deve batterla là e qua ma è dura, siamo andati fuori con la Macedonia e abbiamo saltato due Mondiali, è dura", conclude.

La risposta di Caressa

Inutile dire che il web si è infiammato dopo queste dichiarazioni al vetriolo. Così tanto che Caressa non ha potuto astenersi dal replicare, tentando tuttavia in ogni modo di non scadere nella pura invettiva e lamentandosi non solo per le offese ma anche perché il suo nome non è stato esplicitatamente fatto durante la diretta dal suo rivale. "Sono Voldemort, colui che non si può nominare", scherza il giornalista, riferendosi proprio a un aspetto particolare dell'"innominabile" della saga di Harry Potter, per poi tornare più serio.

"Noi attraverso il microfono trasmettiamo cultura, parlando di sport, questo è un elemento molto importante", considera verso la conclusione del suo consueto video sul campionato di Serie A,"la rabbia eccessiva, l'insulto non fanno parte di questo mondo, non devono fare parte di questo mondo". Ok avere idee diverse, spiega il conduttore, ma è sempre bene esprimerle con rispetto ed educazione:"Non s'insulta, si cerca di non avere delle idee preconcettuali. Si può non essere d'accordo, si può discutere, ognuno con le proprie armi, con le proprie fonti. Ognuno ha una propria idea e la difende. Ma serve rispetto, senza insultare professionalmente".

E l'invettiva è stata la modalità comunicativa scelta da Adani, che ha quindi prestato il fianco alla replica più composta del rivale."L'insulto per chi non è d'accordo è veramente il buio. Bisogna stare attenti. Io non ho la pretesa di avere la verità in mano né di educare ma trasmettere un messaggio senza violenza verbale è un elemento importante", aggiunge Caressa, "io continuerò con le mie idee sempre con rispetto, mai con maleducazione".

L'ultimo riferimento è al fatto che sarebbe comunque sempre corretto menzionare l'obiettivo delle proprie esternazioni."Sono Voldemort, colui che non si può nominare. Però da quello che ho visto su internet in maniera conclamata, sono io l'oggetto dell'assalto", spiega ai suoi followers il giornalista.

"E quindi è così, se non è così c'è bisogno di smentirlo. Però quando si attacca qualcuno è bello farlo citando il nome, non è mai bello, ma se proprio lo si deve fare bisogna citare il nome, sennò il coraggio, il lupo, l'ululato, dove sono finiti?", conclude Caressa.

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