Il rapporto tra Antonio Conte ed il Tottenham potrebbe finire tra una montagna di carte bollate e un conto da far rabbrividire. Secondo quanto riporta la stampa britannica, a complicare non poco il licenziamento del tecnico italiano sarebbe infatti la preoccupazione del Ceo del Tottenham Daniel Levy sull’assegno da staccare per rescindere il contratto con l’ex tecnico dell’Inter. Come già successo a suo tempo con José Mourinho, che incassò oltre 16 milioni di sterline, anche Conte potrebbe vedersi ricoperto d’oro per il privilegio di passare qualche mese a Torino con la famiglia. Una situazione davvero paradossale che sta causando più di un grattacapo alla dirigenza degli Spurs.
Una buonuscita da capogiro
Se fino a ieri la conversazione in Inghilterra si era concentrata sulla fine o meno del rapporto tra Conte ed il Tottenham, oggi la situazione sembra più chiara. Levy avrebbe deciso che continuare con il tecnico pugliese metterebbe a rischio il finale di stagione e sarebbe ansioso di affidare la squadra al tecnico della primavera Ryan Mason. I problemi sarebbero però emersi quando il dipartimento legale ha fatto capire quanto costerebbe liberarsi in maniera elegante dell’ingombrante tecnico: una cifra davvero da capogiro, 15 milioni di sterline. Il sito 90min, citando fonti vicine ai Lilywhites, assicura che la decisione di liberarsi di Conte era già stata presa dopo la vulcanica conferenza stampa successiva al pareggio col Southampton di Sabato ma che, una volta verificato il contratto, i problemi sarebbero venuti subito a galla.
A quanto pare ci sarebbe una clausola che prevede il pagamento di un anno di stipendio nel caso Conte fosse esonerato prima della scadenza naturale del contratto, a fine Giugno del 2023. La memoria corre alla fine del rapporto tra l’ex allenatore dell’Inter ed un’altra squadra londinese, il Chelsea. Quando i Blues vollero rescindere il contratto, Conte li trascinò in tribunale, vincendo la causa ed assicurandosi una compensazione record di 26,6 milioni di sterline. L’ultima cosa che gli Spurs vorrebbero in questo momento sarebbe quindi battere il record del Chelsea per il licenziamento più costoso della storia del calcio. A rendere poi ancora più complicato il momento ci sarebbe poi la causa in corso a Torino, che vede il direttore sportivo Fabio Paratici sul banco degli imputati per l’operazione Prisma. Se la squalifica di 30 mesi dal calcio italiano per le irregolarità finanziarie commesse quando era alla Juventus fosse confermata dalla Uefa e dalla Fifa, gli Spurs non avrebbero altra scelta che rescindere anche il suo contratto.
Una successione complicata
Come se i guai legali non fossero già abbastanza, la dirigenza degli Spurs starebbe avendo parecchi problemi a trovare il successore di Conte sulla panchina di New White Hart Lane. Come riporta il Telegraph, le conversazioni di Daniel Levy con i possibili candidati sarebbero state più complicate del previsto. La rosa includerebbe, a quanto pare, opzioni affascinanti come Luis Enrique, Thomas Tuchel ed il ritorno del figliol prodigo Mauricio Pochettino. Oltre a questi tecnici, che al momento sono liberi, Levy avrebbe intavolato trattative con Roberto de Zerbi e il tecnico austriaco dell’Eintracht Oliver Glasner, che avrebbero bisogno però di liberarsi dai rispettivi contratti. Il vero problema è che molti di questi allenatori sarebbero d’accordo con Conte: il Tottenham ha grossi problemi da risolvere.
Non è dato sapere quali di questi tecnici abbiano espresso dubbi ma, a quanto pare, le aspettative del club di tornare in maniera regolare a giocare la Champions League sarebbero irrealistiche. In realtà, la posizione attuale è più in linea col potenziale di questa rosa, che in estate dovrebbe poi perdere quasi sicuramente il suo faro, il capitano Harry Kane. Chiaramente, poi, l’instabilità generata dal probabile addio dell’uomo mercato Fabio Paratici potrebbe rendere ancora più difficile la prevedibile campagna di rafforzamento estiva. A quanto pare, insomma, molti dei papabili preferirebbero almeno attendere i risultati dell’udienza preliminare del prossimo 27 Marzo, nella quale si capirà se la squalifica inflitta dalla Procura Federale ha o meno possibilità di essere cancellata.
Un vero e proprio caos che, paradossalmente, rende sempre più probabile la permanenza di Conte al Tottenham. Nonostante la rottura coi tifosi, la prospettiva di una buonuscita milionaria e l’impossibilità di trovare un rimpiazzo immediato potrebbero consigliare alla dirigenza di tenere duro.
Sarebbe un periodo complicato ma i soldi risparmiati farebbero comodo per convincere un tecnico di livello ad accettare la sfida. Una cosa è certa: la fine dell’ennesima telenovela legata al tecnico pugliese non è così vicina come molti si immaginavano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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