Il Napoli s’iscrive ufficialmente alla lotta per lo scudetto. E lo fa nel teatro calcistico più suggestivo, a San Siro, dinanzi al Milan ferito e privo di molti suoi esponenti. Ma lo fa in modo convincente, con un perentorio 2 a 0, firmato dalla coppia-gol Lukaku-Kvara giunto in capo al primo tempo, non certo dominato sul piano del gioco ma condotto con un senso pratico e un controllo del rivale, da lasciare stregati.
Il Milan non ha molti artigli per una serie di motivi: perché ha il meglio fuori (Theo, Reijnders squalificati, Gabbia ko, Pulisic in panchina per postumi di gastroenterite) e perché la scelta di preferire Okafor a Leao entrato a meno di mezz’ora dai titoli di coda non è delle più felici.
Il problema numero uno del Milan non è il portoghese che entra e prova a dare uno scossone a tutto lo stadio chiamando Meret a una parata-prodigio. Il problema è il sistema difensivo che continua a far cilecca specie quando deve far ripartire l’azione da dietro con schemi inefficaci.
L’unica reazione degna è nel primo tempo con Musah che sfiora il gol e poi sbava uno stop davanti a Meret. Nella ripresa gol tolto a Morata per fuorigioco e poco altro. Da ieri il Milan è lontanissimo dall’alta classifica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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