Il gol di Leo Messi, il giocatore più atteso dal pubblico americano, non è arrivato ma l’Argentina inizia comunque col piede giusto la Copa America 2024 battendo 2-0 il Canada. L’undici di Scaloni porta a casa tre punti ma ha faticato molto più del previsto contro i nordamericani, che hanno più volte messo in imbarazzo la compassata difesa albiceleste. Alla fine, però, sono decisive le reti di Julian Alvarez e di Lautaro Martinez, che ha convertito al meglio un assist di Messi nel finale di partita dopo che la Pulga si era fatta ipnotizzare dal portiere canadese per ben due volte. Il Canada può recriminare qualcosa ma esce comunque a testa alta, mentre l’Argentina conferma il suo ruolo di favorita per la conquista della Copa America.
Le scelte dei tecnici
Per il debutto nel torneo continentale, Lionel Scaloni decide di affidarsi in gran parte al nucleo storico dell’Albiceleste, guidato dal capitano Lionel Messi. Diverse facce conosciute nella formazione campione del mondo, dal romanista Paredes a Rodrigo De Paul ma non Lautaro Martinez. Invece del Toro, a collaborare con Messi ci saranno Julian Alvarez ed Angel Di Maria.
La cenerentola del gruppo A si presenta al debutto ad Atlanta con una squadra molto fisica e veloce sperando che basti per compensare la grande tecnica della Selecciòn. A parte il talento del Bayern Monaco Alphonso Davies, che veste pure la fascia da capitano, spazio fin dal primo minuto il giovane interista Buchanan: in attacco, invece, occhio al talento del Lille Jonathan David.
Canada pericoloso, Messi non punge
In una Mercedes-Benz Arena tutta esaurita, grande attesa per le magie di Leo Messi ed il grande spettacolo albiceleste. Il Canada, però, parte in maniera molto aggressiva e cerca di far valere la sua maggiore fisicità, senza mostrare troppi timori reverenziali nei confronti della nazionale campione del mondo e del Sudamerica. Le fiammate dei primi minuti sono incoraggianti ma appena l’undici di Scaloni inizia a giostrare il pallone, iniziano i problemi per il Canada, che deve guardarsi dai lanci di Di Maria e dai tiri dalla distanza di Paredes e Acuna. Paradossalmente, il pericolo più grosso per il Canada arriva da un calcio d’angolo in attacco, che scatena la ripartenza in campo aperto di Angel Di Maria, bloccato in extremis da Crepeau. Al 9’ un lancio a scavalcare il centrocampo mette Messi a tu per tu con il portiere: tiro stranamente largo ma non sarebbe valso comunque, visto che la Pulga era partita in fuorigioco.
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El arquero canadiense le quitó el gol a nuestro Angelito!pic.twitter.com/IjpMDnC8xP
Il Canada ha il merito di provare comunque a rispondere alle folate dell’Argentina, anche se in maniera un po’ frettolosa. Tutta un’altra storia quando l’undici di Scaloni scende sulle fasce fornendo palloni invitanti a Messi e Alvarez, che però sono poco precisi. Pochi minuti dopo difesa canadese nel caos quando Di Maria pesca Acuna in profondità ma il suo cross a porta vuota non trova nessuno pronto a ribadire in porta. La reazione del Canada si affida ad una ripartenza prepotente di Davies che va sul fondo e mette un cross a rientrare invitantissimo: Millar non riesce ad impegnare Martinez. Il talento del Bayern ci riprova un minuto dopo ma il tap-in di David è deviato quasi sulla linea: enorme rischio per l’Argentina, che soffre l’aggressività del Canada.
Lo spavento sembra scuotere l’Argentina, che si affida alle puntate di Di Maria ed Acuna sulle fasce per scardinare una difesa canadese molto attenta. L’occasione migliore arriva al 39’ quando Mac Allister prova a deviare di testa un buon cross dalla tre quarti; la palla è un po’ bassa e il centrocampista non riesce a dare potenza. Molto più pericoloso il Canada qualche minuto dopo, quando un cross teso dalla sinistra di Larin viene deviato di testa da Eustaquio: il Dibu Martinez riesce ad evitare il gol in qualche modo mentre il tiro da fuori di Davies è alto. Alla fine, nonostante gli ultimi assalti dell’Albiceleste, il primo tempo si chiude sullo 0-0: certo non lo spettacolo che i tantissimi tifosi di Messi presenti ad Atlanta si aspettavano.
La sblocca Alvarez
Nessun cambio per entrambi i tecnici durante l’intervallo ma si capisce dall’espressione tetra di Messi e compagni quanto l’Argentina non abbia gradito soffrire così tanto contro il Canada. L’undici di Marsch continua a giocare senza troppi timori reverenziali, pressando alto i campioni del mondo e costringendo a lanci lunghi un po’ velleitari. Alla fine, però, un imbeccata in area mette Mac Allister a tu per tu con Crepeau, che travolge il centrocampista argentino. Prima che il signor Valenzuela possa assegnare il nettissimo rigore, arriva il tap-in di Julian Alvarez, che porta finalmente in vantaggio l’Argentina. Invece di arretrare, i campioni del Sudamerica provano ad approfittare dell’inevitabile sbandamento per chiudere i conti una volta per tutti.
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Julián Álvarez rompiendo la paridad en Atlantapic.twitter.com/DbV9dtWGOO
Il Canada sembra aver perso la determinazione del primo tempo e fatica molto ad uscire palla al piede. Qualche errore di troppo concede un ampio possesso palla all’Argentina, che sfrutta la propria superiore tecnica per mettere Messi in condizione di segnare: un raddoppio in extremis consente al Canada di evitare il 2-0. Marsch richiama in panchina l’interista Buchanan, che è apparso non al meglio, per lasciare spazio a Schaffelburg ma l’inerzia della partita sembra tutta dalla parte dell’Argentina. La difesa albiceleste, però, concede un paio di occasioni ai canadesi, che si confermano sempre pericolosi: ci pensa il Dibu Martinez a difendere il vantaggio.
La zampata di Lautaro
Con il Canada rovesciato in avanti è proprio un lancio millimetrico del portiere a mettere Messi a tu per tu con Crepeau ma, in collaborazione con Cornelius, la Pulga non riesce a gonfiare la rete, sprecando un’occasione clamorosa. Al 66’ il Canada rende il favore quando spreca la palla dell’1-1: Jonathan Davis colpisce di testa un cross morbido di Schaffelburg ma l’avanti del Lille non inquadra la porta. Scaroni non si fida e richiama in panchina Di Maria per gettare nella mischia Giovanni Lo Celso, ma il Canada, nonostante abbia solo il 33% di possesso palla, è sempre pericoloso. Al 70’ serve l’intervento del Var per decidere se un fallo su Schaffelburg sia dentro all’area di rigore ma la difesa argentina continua a rischiare troppo. Scaloni decide di dare un quarto d’ora a Lautaro Martinez ed Otamendi al posto di Paredes e Julian Alvarez.
Il Canada si rovescia in avanti per pareggiare i conti ma si apre all’ennesima ripartenza di Messi che, ancora solo, scarta il portiere ma non riesce ad infilare il pallone in porta. Nonostante le occasioni non manchino, l’undici di Scaloni non riesce a chiudere la partita: all’82’ una palla riconquistata a centrocampo mette Lautaro Martinez da solo davanti al portiere canadese ma l’avanti interista prende in pieno Crepeau. Preoccupazione quando Messi si prende un pestone da Bombito ma l’avanti dell’Inter Miami riesce a tornare in campo giusto in tempo per fornire un bell’assist ad Otamendi sul quale il portiere canadese mette una pezza.
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Proprio quando la partita sembrava scivolare verso il triplice fischio, ecco la zampata dei campioni: filtrante d’esterno di Leo Messi sulla corsa di Lautaro Martinez che, stavolta, non può sbagliare. Il Toro pareggia i conti con il rivale Alvarez e pone la parola fine ad un debutto certo non agevole per i campioni del Sudamerica. Il Canada onora fino alla fine l’impegno cercando nel recupero almeno di segnare il gol della bandiera ma non c’è niente da fare: ad Atlanta finisce 2-0 per l’Argentina, che inizia col piede giusto la sua Copa America.
Il tabellino
ARGENTINA (4-3-3); E. Martinez; Romero, L. Martinez, Molina (89’ Montiel), Acuna (89’ Tagliafico); Mac Allister, Paredes (76’ Otamendi), De Paul; Di Maria (67’ Lo Celso), Messi, Alvarez (76’ Lautaro Martinez). Allenatore: Lionel Scaloni
CANADA (4-4-2); Crepeau; Cornelius, Bombito, Davies, Johnston; Buchanan (59’ Schaffelburg), Eustaquio, Koné (85’ Osorio); David, Millar (85’ Russell-Howe), Larin (79’ Laryea). Allenatore: Jesse Marsch
Marcatori: 47’ Alvarez (A), 87’ Lautaro Martinez (A)
Ammoniti: 60’ De Paul (A), 80’ Koné (C), 90’ Lo Celso (A), 90+4’ Cornelius (C)
Espulsi: -
Arbitro: Jesus Valenzuela (Venezuela)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.