"Una grande delusione umana". Marotta smonta Lukaku

L'amministratore delegato dell'Inter Beppe Marotta è tornato a parlare di Lukaku: "Non so dove andrà a finire, posso solo dire che è stato una delusione umana

"Una grande delusione umana". Marotta smonta Lukaku
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Giuseppe Marotta, amminstratore delegato dell'Inter, è tornato a parlare di Romelu Lukaku e non ha usato mezzi termini per definire il belga ai microfoni di Radio Serie A: "Lukaku? Devo dire che è stata una delusione umana, molto profonda. Non so cosa farà ora, non mi interessa. Sicuramente in un mondo in cui quello che oggi è sì e domani diventa no ci sono obiettivi che tu immaginavi di raggiungere e poi non raggiungi. E intanto perdi altri giocatori", il riferimento indiretto del dirigente nerazzurro a Edin Dzeko lasciato andare troppo facilmente.

All'ex dirigente della Juventus è stato poi domandato dove andrà a finire Romelu Lukaku, visto che mancano solo 10 giorni al termine del calciomercato, ribadendo la sua profonda amarezza per il comportamento a dir poco ondivago e poco chiaro del 30enne di Anversa: "Lukaku ha lasciato tanta delusione, mi limito a ripetere questo. Dove andrà? Adesso cominciano a chiudersi le strade. In Italia? Io penso di no, ormai mancano 10 giorni. Ma in realtà non so cosa accadrà"."Correa vuole spazio, questo è certo e non siamo indifferenti alle sue richieste ed esigenze. Cercheremo di accontentarlo se vuole andare via. E fa piacere che Sanchez voglia tornare. Sanchez è veramente un campione, ha grande passione per il suo lavoro. E' andato via a malincuore e ora ha lanciato segnali di ritorno, questo è vero".

Mercato Inter

L'Inter ha perso diverse pedine ma ha fatto anche diversi innesti e gli ultimi due colpi di mercato potrebbero essere il difensore francese del Bayern Monaco Benjamin Pavard, su cui c'è molto ottimismo, e sul cavallo di ritorno relativo ad Alexis Sanchez qualora Joaquin Correa dovesse essere ceduto (ma forse anche no). "Pavard lo annunciamo oggi? No, oggi no, ma siamo messi bene. Abbiamo puntato molto alto in questa esigenza, siamo molto ambiziosi. Non è un'illusione. Spesso ci dicono che vogliamo illudere la gente, non è affatto così. Noi puntiamo obiettivi alti. Vogliamo gente forte. Vogliamo un mix tra giovani e meno giovani. Con i soli giovani non vinci nulla, ci vuole equilibrio".

Sul possibile ritorno di Alexis Sanchez Marotta è positivo: "Correa vuole spazio, questo è certo e non siamo indifferenti alle sue richieste ed esigenze. Cercheremo di accontentarlo se vuole andare via. E fa piacere che Sanchez voglia tornare. Sanchez è veramente un campione, ha grande passione per il suo lavoro. E' andato via a malincuore e ora ha lanciato segnali di ritorno, questo è vero".

Marotta ha poi anche ammesso candidamente come Marko Arnautovic non fosse un obiettivo primario dell'Inter: "Avevamo altri obiettivi ma semplicemente per un fatto anagrafico, poi abbiamo colto l'opportunità. Spiace averlo tolto al Bologna perché lo abbiamo messo in difficoltà. Sensi è abituato a farci vedere dei bei precampionati: se si allena con continuità può darci un valido apporto. Cuadrado ha portato cultura della vittoria. I giocatori più avanti con l'età hanno la responsabilità di portare quello".

Infine, Marotta ha anche parlato della finale di Champions League elogiando mister Simone Inzaghi a cui sarà rinnovato il contratto in scadenza il 30 giugno del 2024: "L'esperienza nasce dal vivere certe emozioni. Aver perso, paradossalmente, ti dà la rabbia per dimostrare di essere ancora più competititvi.

Questo gruppo non aveva mai vissuto questa esperienza. Fino a pochi anni fa i nostri giocatori non avevano mai vinto e quasi mai giocato in Champions. Rinnovo per il mister? Quando c'è consenso nelle strategie è automatico".

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