Sta facendo molto discutere in queste ultime ore la questione relativa alla telefonata che il tecnico dell'Inter Simone Inzaghi avrebbe effettuato durante l'intervallo del match dell'Olimpico contro la Roma giocato lo scorso sabato 10 febbraio.
Una situazione spinosa per i nerazzurri, dal momento che l'allenatore, squalificato per un turno dal Giudice sportivo, non avrebbe da regolamento avuto alcun diritto di fornire in modo diretto o indiretto indicazioni ai suoi calciatori su come affrontare al meglio la ripresa. E invece è proprio ciò che sarebbe avvenuto tra il primo e il secondo tempo della partita, peraltro in una fase molto delicata dell'incontro, che dopo i primi 45 minuti si era chiuso con i giallorossi in vantaggio per 2-1 sulla capolista. Che sia stato grazie ai "proibiti" suggerimenti di Inzaghi o meno, nella ripresa l'Inter era riuscita a calare il tris e a ribaltare il match, portanto a casa i tre punti con il risultato finale di 4-2.
Su questo specifico episodio ha aperto un'inchiesta la Procura Federale, che vuole vederci chiaro e sta acquisendo una serie di prove per determinare le eventuali responsabilità di Simone Inzaghi il quale, se ritenuto responsabile, potrebbe ricevere un'ulteriore giornata di squalifica o una semplice multa.
Con gli elementi a sua disposizione, il procuratore Giuseppe Chinè dovrà stabilire se il tecnico dei nerazzurri ha contattato via telefono o tramite walkie talkie il proprio spogliatoio durante l'intervallo, o addirittura la panchina nel corso del match. Per il momento la Procura ha acquisito il contenuto di un'intervista post partita rilasciata dal difensore Alessandro Bastoni a Dazn. "Ci ha chiamato il mister nello spogliatoio in vivavoce. Ha detto che dovevamo essere noi, quelli che eravamo fino a pochi giorni fa. Siamo scesi in campo e nel secondo tempo l'abbiamo fatto vedere", ha spiegato al giornalista il calciatore dell'Inter. Insomma, analizzando le sue parole pare che questo contatto ci sia stato eccome: resta da stabilire quindi se, nonostante la smentita dell'allenatore in seconda Farris, Simone Inzaghi sia ritenuto responsabile di aver violato il comma 9 dell’articolo 21 del Codice di Giustizia Sportiva.
"I tecnici nei cui confronti è stata inflitta la sanzione della squalifica non possono svolgere, per tutta la durata della stessa, alcuna attività inerente alla disputa delle gare; in particolare sono loro preclusi, in occasione delle gare, la direzione con ogni mezzo della squadra, l’assistenza alla stessa in campo e negli spogliatoi nonché l'accesso all'interno del recinto di gioco e degli spogliatoi", spiega l'articolo. Accadde lo stesso nel settembre 2023 al tecnico dell'Ancona Marco Donadel, il quale, ritenuto responsabile della violazione, fu squalificato per un'altra giornata.
Non si tratta dell'unico episodio sotto la lente di ingrandimento della Procura, al lavoro anche per fare chiarezza e prendere provvedimenti per il gestaccio del dito medio rivolto dal difensore nerazzurro Francesco Acerbi alla Curva Sud.
Il 36enne sarà ascoltato a Roma nei prossimi giorni: è presumibile che si arrivi a un patteggiamento, anche se Acerbi tenterà di ottenere l'attenuante per via degli insulti ricevuti dai tifosi avversari durante il match, con cori in cui gli si augurava la morte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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