Quando piove, diluvia, verrebbe da dire. Dopo la doccia gelata dei rigori contro l’Atlético Madrid, l’Inter sembrava vicina al ritorno alle vecchie abitudini con una netta vittoria in campionato contro i campioni d’Italia uscenti. Non lo aveva fatto col piglio delle ultime settimane, quello che la faceva assomigliare ad una schiacciasassi ma comunque era riuscita a mettere sotto un Napoli ordinato e preciso grazie al bel gol di Darmian nel finale del primo tempo. L’undici di Calzona, però, approfitta del calo dei nerazzurri e trova il gol del pareggio grazie ad una disattenzione della difesa che lascia il più facile dei tap-in a Juan Jesus. Nel finale il forcing dell’Inter vede più volte sfiorare il gol del vantaggio ma alla fine finisce in un pareggio che lascia tutti delusi, tranne le inseguitrici della capolista. Le distanze sono ancora siderali ma nel calcio si sono viste cose ben più strane.
Le scelte dei tecnici
Inzaghi, nonostante le tante energie spese nei 120 minuti al Wanda Metropolitano, conferma in gran parte la squadra vista a Madrid. Difesa a tre con Pavard, Acerbi e Bastoni, centrocampo con la mediana titolare come è assolutamente confermata la figucia alla coppia Thuram-Lautaro, nonostante il capitano non abbia giocato la partita della vita. Indisponibili sia Arnautovic che Carlos Augusto.
Calzona riesce a recuperare in extremis Osimhen, che ha vissuto alcuni giorni estremamente complicati: l’avanti nigeriano va comunque in panchina, con la maglia da titolare affidata a Raspadori. Cambio a centrocampo, con Traoré che la spunta nel ballottaggio con Zielinski ed Olivera preferito a Mario Rui sulla sinistra.
Darmian trova il vantaggio
Nonostante siano reduci da delusioni cocenti, l’approccio delle due squadre al big match della 29a giornata di Serie A è quello giusto. Raspadori e Thuram provano rispettivamente a scaldare i guantoni dei portieri ma senza molta fortuna. Il Napoli è ordinato ma poco concreto in avanti mentre l’Inter tiene in mano fermamente il pallino del gioco: per negare a Lautaro Martinez il gol su un bel passaggio di Dimarco ci vuole l’intervento provvidenziale di Juan Jesus. Un minuto dopo è Meret a compiere due miracoli in rapida successione per negare il gol del vantaggio prima a Bastoni e poi al Toro: Barella avrebbe la palla tra i piedi ma spara alto sopra la traversa.
Dopo un avvio molto intenso, l’Inter preferisce affidarsi a lanci lunghi: peccato che Thuram sia spesso in fuorigioco, prima su una ripartenza poi nel duello rusticano con Rrahmani in area di rigore. Il Napoli fatica tantissimo a fornire palloni buoni per gli avanti: Raspadori ne riceve uno discreto al 31’ ma è l’eccezione che conferma la regola. Molto più in ombra rispetto alle ultime giornate Kvaratskhelia, marcato stretto dai difensori nerazzurri: Pavard, però, al 35’ esagera e lo stende senza troppi complimenti. L’ex Bayern Monaco si becca un giallo per il disturbo.
Quando si inizia già a pensare all’intervallo, il Napoli mette forse l’azione migliore del primo tempo: azione insistita sulla destra con un cross davvero invitante al centro. Traoré è il più rapido ad avventarsi sul pallone ma arriva con un attimo di ritardo, per la disperazione di Osimhen in panchina. Gol sbagliato, gol preso, la legge non scritta del calcio non perdona: l’Inter riparte con Lautaro spostato a destra e l’argentino, invece di forzare, fa girare il pallone sulla sinistra. La sfera è gestita da Bastoni che mette un invito prezioso per il liberissimo Darmian. Nonostante la deviazione di Olivera, la palla gonfia la rete per il vantaggio dell’Inter.
Il Napoli non molla e pareggia
La ripresa inizia con un cambio di Inzaghi, che fa sedere in panchina Pavard per dare un tempo all’ottimo Bisseck. La partita, però, sembra continuare sul canovaccio visto nel primo tempo: Inter più aggressiva, Napoli quadrato che rischia poco ma non punge in avanti. Neanche un minuto e Meret è costretto ad intervenire sul tiro di Lautaro ma in campo si inizia a notare un certo nervosismo, testimoniato dai gialli a Lobotka e Barella estratti nel giro di due minuti. La notizia che nessuno dei tifosi interisti si aspettava è che, poco alla volta, il Napoli trova la quadra e si rende più pericoloso, grazie ad un gioco finalmente più concreto. I partenopei alzano poco alla volta il baricentro ma non sembrano in grado di andare oltre ad una sterile superiorità territoriale. Frustrato, Traoré ci prova dalla distanza ma il tiro finisce fuori di parecchio.
L’Inter non si accontenta del vantaggio minimo e, spronata da Inzaghi in panchina, sfiora il raddoppio quando Barella sta per girare in porta un cross: per sfortuna del pubblico di casa, Juan Jesus ci arriva giusto in tempo per deviare in angolo. Quando inizia la girandola dei cambi che vede entrambe le squadre cambiare diversi pezzi da novanta, molti sugli spalti iniziano già a pregustare la vittoria. Il Napoli, però, è sempre in agguato e riesce ad approfittare di una delle rare indecisioni della retroguardia nerazzurra. Dopo che Simeone aveva sfiorato il gol subito dopo esser entrato in campo, la difesa concede un po’ troppo spazio proprio a Juan Jesus, che si trova al posto giusto al momento giusto, libero di ribadire in porta l’angolo allungato da Bastoni. A questo punto gli schemi saltano del tutto e le due squadre danno il massimo per riuscire a portare a casa tre punti preziosissimi ma non c’è niente da fare. Dopo i 3 minuti di recupero concessi dal signor La Penna, può bastare così. Al Meazza finisce con un pareggio che fa felici solo le inseguitrici della capolista.
Il tabellino
INTER (3-5-2): Sommer; Pavard (46’ Bisseck), Acerbi, Bastoni; Darmian (83’ Buchanan), Barella (70’ Frattesi), Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco (78’ Dumfries); Lautaro Martinez (78’ Sanchez), Thuram. Allenatore: Simone Inzaghi
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera (74’ Mario Rui); Anguissa, Lobotka, Traoré (70’ Cajuste); Politano (90+1’ Ngonge), Raspadori (74’ Simeone), Kvaratskhelia (90+1’ Lindstrom). Allenatore: Francesco Calzona
Marcatori: 42' Darmian (I), 81' Juan Jesus (I)
Ammoniti: 35' Pavard (I), 51' Lobotka (I), 53' Barella (I)
Espulsi: -
Arbitro: Federico La Penna (Roma 1)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.