Doppio assalto nerazzurro al primato del Napoli: Gasperini e l'Atalanta alleati dell'Inter e poco importa a Inzaghi se ci fosse da aggiungere un posto al tavolo dello scudetto. Ora l'obiettivo è impedire la fuga di Conte. Domenica il calendario sembra dare una mano all'Inter: una cosa è ospitare il Venezia dopo cena, un'altra è Napoli-Atalanta all'ora di pranzo. La migliore difesa, quella di Conte, contro la squadra che ha segnato di più, ma in realtà è molto altro che una semplice sfida di numeri. Vale per l'Atalanta, per capire se davvero quest'anno può sedersi al tavolo dei grandi, ma forse vale persino di più per il Napoli, chiamato a saltare un ostacolo certo più alto del Milan-bis, appena sconfitto a San Siro.
Inzaghi sbircia e aspetta, sapendo che dopo Gasp toccherà a lui provare a fermare Conte, nel primo vero faccia a faccia dopo stagioni di scomoda convivenza col suo fantasma, scacciato finalmente con lo scudetto della seconda stella. L'Inter cresce, ma meno velocemente di quanto vorrebbe il suo architetto e anche qui non è solo questione di numeri (i 4 punti in meno rispetto all'anno scorso). La delusione per la mancata vittoria con la Juventus è stata grande e i rimpianti sono probabilmente aumentati, visto il modo in cui il Parma ha messo in difficoltà Thiago Motta.
Empoli ha dato 3 punti d'oro all'Inter, ma non ha cancellato tutti gli aloni che macchiano la sua stagione. In 11 contro 11, l'Inter ha faticato e non è nemmeno medaglia speciale avere conservato la porta inviolata, perché l'avversario, oltreché in inferiorità numerica, in stagione ha segnato pochissimo (7 gol) e in casa mai. Non un'impresa da ricordare, quindi. Non una vera verifica anti-distrazioni.
A Empoli ha ritrovato gol e sorriso anche capitan Lautaro, ma anche per lui c'è l'altra metà del bicchiere desolatamente vuota, pensando a quelli sbagliati, sempre troppi rispetto alle abitudini: un anno fa, il Toro era a quota 11, oggi appena a 4 (e a San Siro non segna dal 28 febbraio). Contro il Venezia, Inzaghi dovrebbe riavere in gruppo Calhanoglu e forse Acerbi, che in ogni caso non saranno titolari. Giocherà Taremi e magari anche Arnautovic.
Prima del Napoli, il menù prevede uno dei piatti forti dell'autunno nerazzurro, la sfida di Champions contro l'Arsenal.
Fondamentale ruotare forze e uomini, per questo col Venezia potrebbe addirittura spuntare in porta la faccia nuova di Martinez, annunciato titolare del futuro.Diverso sarà l'avvicinamento del Napoli alla super sfida di San Siro, il jolly del senza coppe che regala a Conte più riposo e più lavoro, ingredienti fondamentali del primato.
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