Prima di dire addio all'Inter è riuscito a regalare ai tifosi la seconda stella, ma il destino di Steven Zhang è presumibilmente quello di cedere il passo alla nuova proprietà al massimo entro le prossime 48 ore.
La scadenza
A meno che non si verifichi l'imponderabile e Oaktree riceva dai suoi debitori i 275 milioni di euro del prestito con tanto di interessi (in tutto circa 385 milioni), dato che all'orizzonte pare proprio non esserci alcuna intenzione di arrivare a un'ulteriore proroga della scadenza, a partire da mercoledì la società nerazzurra dovrebbe essere controllata dalla società statunitense di gestione patrimoniale. In realtà il prestito scade oggi, 20 maggio, ma il Lunedì di Pentecoste è festivo in Lussemburgo, luogo in cui ha sede la controllante dell'Inter, per cui non si effettuano transazioni: ecco perché bisognerà attendere 24 ore in più per arrivare all'ufficialità. Neanche il tempo di festeggiare che all'orizzonte si addensano nubi imperscrutabili: cosa ne sarà dell'Inter?
È vero che oggi i nodi vengono al pettine, ma in realtà i problemi ci sono dal 2021, quando Suning ha iniziato a subire gli effetti di una pesante crisi in patria, e da allora la società sa di essere in pegno. Ecco il perché dell'accordo con Oaktree il 20 maggio 2021: l'Inter comunicò allora di aver concluso un'operazione "di finanziamento a livello di azionariato con fondi gestiti da Oaktree Capital Management, L.P.: con questo finanziamento, l’azionista continuerà a sostenere FC Internazionale Milano, con l'obiettivo di superare le difficoltà e le opportunità perse durante il periodo di Covid".
Nonostante la chiusura dei rubinetti in patria, Zhang è riuscito a tenere alto il livello di competitività della squadra, ma il destino in caso di mancato pagamento era già noto dal 24 gennaio 2022, quando fu annunciata l'emissione di un nuovo bond. In caso di mancato pagamento, in sostanza, Oaktree si riservava il diritto di escutere il pegno sulle quote delle holding controllanti l'Inter, quelle dell'Inter e quelle di LionRock: cosa che in sostanza significa avere la quasi totalità del pacchetto azionario della società nerazzurra.
Bandiera bianca
La resa di Zhang, che spiega di aver tentato di fare tutto ciò che è in suo potere per evitare il baratro, sembra emergere con chiarezza dal comunicato rilasciato nelle scorse ore. "Abbiamo fatto ogni tentativo per trovare una soluzione amichevole con il nostro partner, compresa l’offerta di molteplici possibilità per Oaktree di ottenere un ritorno finanziario completo e immediato", si legge nella nota. "Purtroppo, i nostri sforzi finora sono stati esasperati da minacce legali e dalla mancanza di un coinvolgimento significativo da parte di Oaktree. Tutto ciò è stato molto frustrante e deludente, ma questo comportamento sta ora creando una situazione di rischio per il Club che potrebbe metterne seriamente a repentaglio la stabilità", prosegue il comunicato.
"Ci impegniamo a lavorare per una risoluzione pacifica con Oaktree e a continuare la nostra storia di successi per la nostra amata Inter", si legge in conclusione. Le quote del club erano la garanzia di coperture del finanziamento, per cui in effetti l'epilogo non sorprende più di tanto, vista anche la natura di Oaktree, fondo che di solito finanzia soggetti in difficoltà.
I risultati in campo e il ringraziamento
Dopo aver rilevato la quota da Thoir, investendo circa un miliardo di euro, la famiglia Zhang ha risollevato le sorti dell'Inter dal punto di vista sportivo, arrivando a due finali europee, entrambe perse, vale a dire l'Europa League del 2020 e la Champions League del 2023, alla conquista di due scudetti, quello targato Conte del 2021 e quello della seconda stella di questa stagione, e a due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane. Tutto questo senza considerare la qualificazione alla prima edizione del Mondiale per club FIFA, con ciò che deriverà da introiti televisivi e montepremi.
Ed è per tutto questo che i tifosi hanno ringraziato Steven Zhang durante i festeggiamenti di ieri, esponendo una bandiera cinese al secondo anello rosso di San Siro e uno striscione collocato in suo onore al secondo anello blu, poi postato dal diretto interessato su Instagram con una storia.
Per ora Zhang continua il suo "esilio" da Milano, in attesa di capire cosa accadrà nelle prossime ore, anche se, quantomeno per il momento, il quadro appare molto chiaro.
Le parole di Malagò
L'epilogo, tuttavia, non deve sorprendere più di tanto, ha spiegato il presidente del Coni Giovanni Malagò. "Per il grande pubblico è una situazione paradossale, il tifoso si chiede 'ma che sta succedendo?'. Si legge che ci sono serissimi problemi a rimborsare questo tipo di debito", spiega il presidente durante un intervento a Radio anch'io Sport. "Da una parte, per i tifosi dell'Inter cambia relativamente poco, passi da una proprietà a un'altra, paradossalmente più di garanzia perché ha i capitali. Per chi va per certi mari... quelli dei prestiti e dei fondi, succede questo", considera Malagò.
I tempi dei presidenti tifosi, disposti a indebitarsi per rendere la squadra competitiva sono lontani, e
questa situazione ha accomunato entrambe le milanesi. "Vedi anche al Milan cosa è successo, la proprietà nasce da questa situazione. Coi fondi di private equity questo succede", aggiunge il presidente del Coni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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