Italia-Ecuador, le pagelle: bene Bellanova e Pellegrini, interessante Paez

Passi avanti dell'Italia rispetto a quanto visto col Venezuela. Molto bene il debutto di Bellanova e la prova del romanista mentre nel secondo tempo i giovani dell'Ecuador si rendono molto pericolosi

Italia-Ecuador, le pagelle: bene Bellanova e Pellegrini, interessante Paez

La seconda gara della mini-tournee degli Azzurri negli Stati Uniti vede la nuova Italia di Spalletti avere la meglio nei confronti dell’Ecuador. Vediamo come si sono comportati i protagonisti della sfida della Red Bull Arena.

ITALIA (3-4-2-1)

Guglielmo Vicario 6: Ha poco da fare ma conferisce comunque sicurezza all’ambiente. Risponde presente le poche volte che è chiamato in causa: debutto dignitoso il suo.

Matteo Darmian 6: Anche lui ha troppa fretta di riprendere l’azione e spreca qualche pallone di troppo.

Gianluca Mancini 6,5: Forse il più preciso della retroguardia azzurra, preciso nei lanci, molto concentrato. Ottima la prova del difensore romanista.

Alessandro Bastoni 6: Poche sbavature, preciso nell’impostazione e nei lanci lunghi

Raoul Bellanova 7: Intelligente, preciso ma dà il meglio quando è lanciato negli spazi: sulla destra ha fin troppo spazio ma come prima partita non è davvero niente male. Debutto eccellente il suo. Dal 45’ Giovanni Di Lorenzo 6: Ci mette un po’ ad entrare in partita, poco reattivo nelle ripartenze ma attento in copertura.

Bellanova Espupinian Italia Ecuador

Jorginho 5,5: Fatica a giocare il suo calcio arioso in un centrocampo fisico e un po’ ruvido. Aiuta in difesa quando l’Ecuador si fa pericoloso. Dal 66’ Manuel Locatelli 6: Recupera diversi palloni sulla mediana, fornisce ordine in un momento complicato della partita.

Nicolò Barella 7: Neutralizzato bene dal centrocampo ecuadoregno ma appena ha spazio, trova lanci interessanti. Sebbene non sia devastante come con l’Inter, chiude i conti nel recupero.

Federico Dimarco 5,5: Il colpo di testa cestinato al 5’ è un errore da matita blu. Poco preciso, un po’ di frenesia quando c’è da far salire la squadra. Dall’87’ Andrea Cambiaso s.v.

Niccolò Zaniolo 6,5: Qualche lampo di classe, errore tafazziano al 14’, solo davanti a Burrai. Si sacrifica per aiutare i compagni, meglio nella ripresa, quando ha più spazi. Dal 75’ Riccardo Orsolini 6,5: Fatica a trovare i compagni e farsi largo in una difesa tornata attenta. Mezzo punto in più per il perfetto assist che vale il 2-0.

Lorenzo Pellegrini 6,5: Un tiro un gol, legnata impeccabile sulla ribattuta ma il meglio lo dà nella costruzione. Cresce ulteriormente nella ripresa, quasi insostituibile nell’undici di Spalletti. Dal 66’ Davide Frattesi 6: Entra in campo con la solita voglia ma sbaglia qualche pallone di troppo.

Giacomo Raspadori 5: Un po’ impreciso, nervoso, svanisce per ampi tratti ma certo non è servito bene dai compagni di squadra. Pecca un po’ di egoismo, appare avulso dal gioco dell’Italia. Dal 75’ Mateo Retegui 6: Sgomita un po’ ma ha davvero pochi palloni giocabili: nervoso nel confronto con Caicedo

Ct. Luciano Spalletti 6: La partita si mette subito in discesa ma gli Azzurri hanno il merito di tenere i nervi saldi anche quando i sudamericani pressano altissimi. Passo avanti rispetto a quanto visto contro il Venezuela, ma forse nel finale l’Italia ha sofferto troppo.

ECUADOR (3-4-2-1)

Javier Burrai 5: Vede tardi la botta di Pellegrini, fa un mezzo miracolo su Zaniolo ma poi sembra soffrire ad ogni attacco: non un debutto brillantissimo il suo.

Felix Torres 6: Ordinato in chiusura, meno efficace quando c’è da costruire dal basso. La sensazione è che Bas gli abbia chiesto la massima attenzione in difesa.

Piero Hincapie 6: Primo tempo così così, poi fa valere la sua esperienza: prezioso quando riconquista palloni sulla mediana e guida il contropiede.

Willian Pacho 6: Partita di sacrificio la sua, senza grosse velleità offensive ma il difensore dell’Eintracht potrebbe fare meglio.

Angelo Preciado 6: Preciso nelle chiusure davanti alla difesa, si fa vedere più nel secondo tempo.

Alan Franco 6: Soffre un po’ troppo il pressing degli Azzurri nel primo tempo: decisamente meglio nella ripresa. Dal 79’ Carlos Gruezo s.v:

Moises Caicedo 6: Vista l’inesperienza degli avanti, tocca a lui dare la scossa ai compagni di reparto. Non brilla ma è sempre solido

Caicedo Vicario Italia Ecuador

Pervis Estupinan 6: Costretto ad arretrare spesso e volentieri, si ritrova in trincea in area a fare a sportellate con Raspadori o Chiesa.

Gonzalo Plata 6,5: Si intuisce che, servito a dovere, potrebbe fare molto meglio. Per fortuna della banda Spalletti, nel primo tempo ha pochi palloni buoni. Molto meglio nel secondo tempo.

Alan Minda 6,5: A difesa schierata non può esprimere il suo calcio migliore ma la vivacità ce la mette sempre. Veloce e tecnico negli spazi stretti, interessante. Dal 65’ Kendri Paez 6,5: Debuttare in nazionale a 16 anni non è facile: farlo contro una difesa tra le migliori al mondo mostrando qualche grande giocata è roba da predestinato. Il ragazzo si farà.

Jeremy Sarmiento 6,5: Dopo un primo tempo anonimo, migliora parecchio, dimostrando di avere un gran potenziale. Dal 79’ Allen Obando s.v.:

Ct Félix Sánchez Bas 6.5: Coraggioso a schierare una squadra giovane e un po’ inesperta. L’Ecuador alterna fasi di grande aggressività a lunghe pause.

Meglio nella ripresa, quando l’Italia toglie il piede dall’acceleratore.

Arbitro John Friedman 6: Gara certo non complicata da arbitrare ma comunque se la cava discretamente. Magari un po’ troppo fiscale su certe giocate.

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