Doccia fredda per i tifosi della Fiorentina, a pochi giorni di distanza dalla partita Fiorentina - Lazio fissata per la giornata di lunedì 26 febbraio: è infatti trapelata la notizia che l'attaccante viola Christian Kouamé non potrà prendere parte al prossimo match perché ricoverato per malaria. A quanto pare il calciatore ivoriano ha manifestato i sintomi della nota forma di parassitosi dopo essere tornato dalla Costa d'Avorio.
Il comunicato della Fiorentina
"ACF Fiorentina comunica che, in seguito a comparsa di febbre e malessere generale nella notte tra il 20 e 21 febbraio, il calciatore Christian Kouame è stato sottoposto nella mattina di oggi al test per valutare una possibile infezione malarica, alla quale è risultato positivo. Il calciatore è stato ricoverato per le cure opportune e verrà rivalutato nei prossimi giorni", recita il comunicato ufficiale di ACF Fiorentina, che deve quindi rinunciare a uno dei suoi giocatori nelle prossime partite.
Il numero 99 viola era stato da poco in Costa d'Avorio per prendere parte alla Coppa d'Africa, torneo disputato insieme ai compagni indossando la maglia del Paese che ha portato alla vittoria in finale contro la Nigeria, nelle cui fila figuravano uomini come Osimhen.
Tornato in Italia sabato scorso, l'attaccante della Fiorentina è stato sottoposto a controlli dopo un malessere ed è risultato affetto da malaria, una delle più note forme di parassitosi. I protozoi vengono trasmessi tramite la puntura delle zanzare del genere Anopheles. Fra i sintomi più comuni abbiamo la febbre, che può arrivare ad essere anche molto elevata.
Christian Kouamé si trova adesso ricoverato in una struttura ospedaliera di Firenze, dove sta ricevendo tutte le cure del caso. Non è stato detto molto sui tempi di ripresa, ma è dato per certo che non ci sarà per la partita contro la Lazio fissata per lunedì. L'allenatore Vincenzo Italiano dovrà dunque rinunciare a lui, quando invece stava molto sperando nella possibilità di schierare il giocatore sulla fascia.
I tempi di recupero
Per riprendersi da un'infezione da malaria correttamente trattata possono volerci da una a tre settimane, dipende dalle condizioni fisiche del paziente e da quanto questo è debilitato.
Nessun pericolo, comunque, per i compagni di squadra del calciatore, che hanno trascorso del tempo in sua compagnia. La malaria, infatti, non è una malattia che si contrae per contagio interumano. Serve un vettore, che in questo caso è rappresentato da una particolare zanzara.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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