Copa America, l'Argentina supera l’Ecuador ai rigori: errore di Messi ma Albiceleste in semifinale

Enorme rischio per i campioni del mondo, raggiunti nel recupero dall'Ecuador. Ai calci di rigore Messi sbaglia subito ma Emiliano Martinez para due tiri e trascina l'Argentina alle semifinali di Copa America

Fonte: Twitter (@Argentina)
Fonte: Twitter (@Argentina)

Il primo quarto di finale della Copa America dimostra che in questa competizione può succedere davvero di tutto. La favoritissima Argentina campione del mondo soffre tantissimo contro un Ecuador fisico e messo benissimo in campo da Sanchez. Nonostante rischi più volte il peggio, incluso il rigore sbagliato da Enner Valencia, il gol di Lisandro Martinez al 39’ sembra bastare per staccare il biglietto per la semifinale. In pieno recupero, però, Rodriguez trova il pareggio per l’Ecuador: niente supplementari, si va subito ai calci di rigore. Messi è il primo sul dischetto e prende in pieno la traversa: per fortuna, però, il Dibu Martinez è in serata di grazia e trascina in semifinale l’Argentina parando ben due rigori.

Le scelte dei tecnici

La notizia più attesa da parte dei tantissimi tifosi albicelesti arrivati ad Houston è che Lionel Messi ha recuperato dai problemi fisici e sarà della partita. Il tecnico dell’Argentina opera un altro cambio in avanti, inserendo dal primo minuto Lautaro Martinez al posto di un Julian Alvarez che finora non ha convinto appieno. Confermato anche il viola Nico Gonzales, che potrà contare sull’aiuto di Enzo Fernandez sulla mediana.

Messi Argentina allenamento

Di Maria, Paredes e Lo Celso dovranno accontentarsi di partire dalla panchina. Decisamente meno scelte a disposizione del tecnico spagnolo dell’Ecuador, che opera un solo cambio all’undici titolare che scenderà in campo contro i campioni del mondo. Sanchez si affiderà ancora a Enner Valencia come unica punta ed alla coppia Paez-Sarmiento alle sue spalle.

Buon Ecuador, ma segna l’Argentina

Pubblico delle grandi occasioni ad Houston, con i tifosi neutrali tutti schierati dalla parte della Pulga. Dal calcio d’inizio si capisce come l’atteggiamento dell’Ecuador sia guardingo: pressing solo nella propria metà campo, possesso lasciato volentieri all’Argentina per poi colpire in contropiede. La Scaloneta continua a giocare di prima, con una fitta rete di passaggi brevi ma, almeno nei primi minuti, la Tri sembra reggere, con Valencia che aggredisce il portatore di palla. Il primo portiere ad essere chiamato in causa è infatti quello argentino: palla riconquistata a centrocampo, colpo di testa di Valencia proprio sulla corsa di Caicedo che trova in ritardo Enzo Fernandez. Per fortuna il tiro non è il massimo ed il Dibu Martinez ci arriva.

All’ottavo entrata dura su Moises Caicedo: il centrocampista del Chelsea rimane a terra ma riesce a riprendere in qualche modo. Argentina contratta, incapace di trovare varchi nell’attenta difesa tricolore e un po’ in difficoltà di fronte al gran movimento dell’unica punta Valencia, che svaria tantissimo in avanti. Al 14’ enorme occasione per l’Ecuador grazie ad una bella combinazione sulla sinistra tra Caicedo e Sarmiento, che costringe ad un’uscita a valanga di piede Emiliano Martinez: sulla respinta ci prova Paez da fuori area e la palla sibila di poco sopra la traversa. L’Argentina continua a soffrire parecchio, consentendo all’Ecuador di rendersi pericoloso un paio di altre volte: l’undici di Scaloni continua ad aggirare la difesa tricolore ma senza mai trovare l’ultimo passaggio.

Fino alla mezz’ora di occasioni se ne vedono poche: poi, al 33’, si sveglia Messi. Passaggio illuminante, Lautaro Martinez alimenta la corsa di Fernandez che non riesce a superare Dominguez. Il gol, però, arriva sul seguente calcio d’angolo: Messi la mette corta, Mac Allister allunga sul palo lontano e Lisandro Martinez, tutto solo, non deve far altro che spingerla in porta. Il gol preso a freddo sembra mandare in confusione la difesa ecuadoregna, con Enzo Fernandez che al 40’ ha un pallone d’oro sulla sinistra: peccato che il cross che mette per Lautaro Martinez sia poco preciso. Qualche scintilla tra De Paul e Caicedo ma l’arbitro uruguagio che aveva causato tante proteste a Buenos Aires, per ora sembra in grado di tenere sotto controllo la situazione. L’Ecuador chiude in avanti ma si va negli spogliatoi sull’1-0 per l’Argentina.

Assalto Ecuador, Valencia sbaglia un rigore

Nessun cambio al rientro dagli spogliatoi e l’Ecuador torna cercando di mantenere con più regolarità il possesso palla. Gara ora più fisica, con qualche entrata parecchio ruvida ma il signor Matonte prova a gettare acqua sul fuoco: ne paga le conseguenze Moises Caicedo, soccorso dai sanitari dopo un contrasto a centrocampo. L’Ecuador ora staziona più a lungo dalle parti del Dibu Martinez e c’è qualche contatto proibito in area, come quello che fa finire a terra l’ex Udinese Rodrigo De Paul. L’Argentina non sta giocando una gran partita e sfrutta ogni occasione per perdere tempo, venendo schiacciata nella sua area di rigore per lunghi tratti.

Argentina Ecuador Caicedo 2
Fonte: Twitter (@LaTri)

Al 59’, però, l’ennesimo calcio d’angolo viene deviato con la mano proprio da De Paul: l’arbitro indica senza dubbi il dischetto ma, in effetti, il braccio del centrocampista dell’Atlético Madrid sembrava attaccato al corpo. Il controllo del Var procede per qualche minuto ma, alla fine, si decide di procedere col rigore. Se ne incarica Enner Valencia che tra i fischi del pubblico inganna in pieno il portiere ma angola troppo il tiro ed il pallone si stampa sul palo. Errore clamoroso quello dell’avanti dell’Everton ed enorme sospiro di sollievo da parte del pubblico argentino, che sta soffrendo molto più di quanto onestamente prevedibile. Al 64’ finisce la partita di Lautaro Martinez, reduce da una prova piuttosto positiva: al suo posto entra Julian Alvarez e l’Argentina prova ad approfittare del suo contributo, attaccando a testa bassa un Ecuador scosso dall’errore della propria punta.

Messi sbaglia, Il Dibu ci mette una pezza

Tre minuti dopo ci prova Lionel Messi ma la Pulga non riesce a sorprendere Dominguez: non una prova scintillante la sua ma comunque è stato fondamentale nell’azione che per ora vale la semifinale di Copa America. La Scaloneta attacca con più convinzione ma è ancora la Tri a fornire un paio di ottimi palloni a Valencia e Caicedo, decisamente i più pericolosi dell’undici di Sanchez. Due cambi per parte: Minda e Rodriguez per Paez e Sarmiento per l’Ecuador, Otamendi e Lo Celso al posto di Lisandro Martinez e Fernandez. Dopo essersi difesa a lungo, è l’Argentina a chiudere in avanti nel finale di tempo a caccia del gol della sicurezza, trascinato dalla tecnica dei nuovi entrati. Sanchez si gioca il tridente nel finale ed è la mossa giusta: Yeboah mette un bel cross a spiovere dalla tre quarti sul quale si avventa Rodriguez, che trova il modo di battere Martinez, che finora non aveva mai subito gol in questa Copa America.

La gioia del pubblico ecuadoregno è stemperata dal controllo del Var, che fa trattenere il fiato a tutti per qualche minuto. Il pareggio sarebbe davvero meritato per un Ecuador che per lunghissimi tratti ha fatto la partita e, alla fine, la gioia può esplodere. Ora è l’Argentina a scatenarsi in avanti a caccia del nuovo vantaggio ma le energie sono davvero pochissime e l’albiceleste rischia addirittura di subire il 2-1 al 96’ quando sulla testa di Jordi Caicedo arriva un cross perfetto. Buono il suo inserimento, da dimenticare il colpo di testa, che si spegne sul fondo. Non c’è tempo per altro: per decidere chi andrà in semifinale di Copa America ci vorranno i calci di rigore.

L’Argentina parte subito malissimo: Messi prova il cucchiaio ma alza troppo la mira e prende la parte alta della traversa. Per fortuna che la Scaloneta ha in porta Emiliano Martinez, che battezza l’angolo giusto e para il rigore di Mina. Julian Alvarez segna il suo rigore nonostante Dominguez avesse intuito la direzione: Emiliano Martinez fa ancora meglio e para con la mano di richiamo il tiro a mezz’altezza di Minda. Mac Allister tira un rigore perfetto, spiazzando Dominguez come fa Yeboah, che finalmente riesce a battere il Dibu. Montiel, entrato nel recupero, segna il gol del 3-1 mentre Jordi Caicedo rischia tantissimo ma in qualche modo riesce a battere Martinez. Alla fine Otamendi segna il rigore decisivo e fa approdare l’Albiceleste in semifinale. Applausi, però, all’Ecuador, che ha fatto passare una pessima serata ai campioni del mondo.

La sequenza dei rigori

Messi (A) TRAVERSA
Mina (E) PARATO
Alvarez (A) GOL
Minda (E) PARATO
Mac Allister (A) GOL
Yeboah (E) GOL
Montiel (A) GOL
Jordi Caicedo (E) GOL
Otamendi (A) GOL

Il tabellino

ARGENTINA (4:3:3): E.Martínez; Molina (90+5’ Montiel), Romero, Lisandro Martínez (77’ Otamendi), Tagliafico; De Paul, Mac Allister, Fernández (77’ Lo Celso); Messi, Lautaro Martínez (64’ Alvarez), González. Allenatore: Lionel Scaloni

ECUADOR (4:3:3): Domínguez; Preciado, Torres, Pacho, Hincapie; Gruezo (79’ Yeboah), Franco (86’ Jordi Caicedo), Caicedo; Páez (76’ Minda), Sarmiento (76’ Rodriguez), Valencia (80’ Mena). Allenatore: Félix Sánchez

Marcatori: 34’ Li. Martinez (A), 90+1’ Rodriguez (E)

Ammoniti: 29’ Valencia (E), 74’ Caicedo (E), 80’ Tagliafico (A)

Espulsi: -

Arbitro: Andrés Matonte (Uruguay)

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