Stefano Pioli consegna ufficialmente lo scudetto della seconda stella all`Inter. «Con 12 punti di vantaggio sulla Juve e 16 sul Milan, discorso chiuso per il primo posto». E aggiunge: «L`Inter lo ha vinto superando la curva più difficile del calendario con i successi su Juve e Roma». Onore al merito del rivale la cui marcia trionfale ricorda molto da vicino «il Napoli scudetto di Spalletti e la Juve dei 102 punti di Antonio Conte» spiega ancora il tecnico in altre faccende affaccendato. «Dopo il Verona, in vista della sosta, capiremo quali potranno essere i nostri obiettivi» sentenzia prima di liberarsi di un altro fastidioso appuntamento. Gli chiedono: «Lo sa che aritmeticamente lo scudetto dell`Inter può arrivare il 12 aprile in occasione del derby di ritorno?».
Pioli mastica amaro appena appena: «Noi pensiamo alla Lazio». Ed è cosa buona e giusta pensare alla Lazio perché fin qui i numeri del Milan fuori da San Siro sono inferiori alle aspettative: 7 vittorie, 3 pareggi, 3 ko (derby d`andata compreso) pari a 24 punti collezionati in 13 partite che sono una media di 1,5 punti a partita, molto bassa rispetto a qualche precedente (stagione dello scudetto) e alle esigenze attuali (confermare il terzo posto per la Champions del prossimo anno).
Tanto più che patron Cardinale, dal FT Business of Football Summit di Londra, alza l`asticella, «il Milan è il secondo club che ha vinto di più in Europa, dietro il Real, e questo grazie a Berlusconi. Ma quel che ha fatto lui, non si può ripetere. Anche io voglio vincere ma il punto è vincere con costanza, essere competitivi con costanza» e si dice deluso della classifica «non sono soddisfatto e troppi infortuni». Non solo: puntella Ibra («ha l`autorità per essere la mia voce») e sullo stadio assicura che si farà: «Abbiamo fatto più progressi noi in 18 mesi di chiunque altro in Italia... possiamo vincere meglio con un nuovo stadio? La risposta è categoricamente sì».
Tornando alla sfida di oggi, Leao, reduce dal gol fantastico con l`Atalanta può correre in soccorso di Pioli. Cosa si son detti i due? Pioli, nello specifico, è un cronista attendibile: «Mi ha detto che ora sta bene e io gli ho risposto che deve stare bene anche nelle prossime settimane». Evidente il sottotesto: il Milan di questo periodo durante il quale sta recuperando gran parte degli infortunati (Tomori convocato per Roma, Calabria destinato a rientrare da titolare), ha bisogno del miglior Leao per centrare Champions e l`Europa league. Dimenticando anche qualche fischio arbitrale non proprio gradito (vedi l`Atalanta). Dice Pioli: «Non c`è nessun problema arbitrale, ci sono solo episodi fortunati o meno fortunati». Fine della discussione e testa alla Lazio.
LAZIO - Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Marusic; Guendouzi, Cataldi, Luis Alberto; Zaccagni, Immobile, F. Anderson.
Allenatore: Maurizio SarriMILAN - Maignan, Calabria, Thiaw, Gabbia, T. Hernandez, Bennacer, Adli, Pulisic, Loftus Cheek, Leao; Giroud. Allenatore: Stefano Pioli
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