Gigi Buffon non lascia anzi rinnova il contratto con la Nazionale da Capo Delegazione. Qualche dubbio, dopo la deludente eliminazione subita agli ottavi contro la Svizzera, certamente gli era venuto. C'è chi aveva ventilato anche l'ipotesi delle dimissioni. Ma qualche giorno riflessione è bastato all'ex numero uno per accettare la proposta di prolungamento del suo incarico.
Durante un incontro svoltosi oggi nella sede della Federazione a Roma, il presidente della Figc Gabriele Gravina gli ha rinnovato la stima e la volontà di valutare insieme un percorso professionale ancora più ampio e trasversale all'interno del Club Italia. "L'azzurro è la mia seconda pelle - afferma Buffon - sono felice di poter continuare il percorso da dirigente iniziato poco meno di un anno fa in Nazionale, ringrazio il presidente Gravina per la stima e, come ho sempre fatto nella mia carriera, darò il massimo per la Nazionale". L'ex portiere di Parma e Juventus è al momento il primatista di presenze con la maglia dell'Italia (176) e fu nominato Capo Delegazione lo scorso agosto.
Dall'altra parte il presidente Gravina ha espresso grande soddisfazione:"Gigi è una risorsa straordinaria per la Figc e per la Nazionale. É mia intenzione coinvolgerlo anche in un ruolo più operativo all’interno della struttura. La sua conferma era il mio primo obiettivo per il rilancio della Nazionale e rappresenta una bellissima notizia per tutto il calcio italiano".
Guardando al campo, il ct Luciano Spalletti avrà davanti un'estate di tempo per ricostruire l'Italia, in vista del prossimo impegno del 6 settembre contro la Francia in Conference League. Innanzitutto andrà scelto il modulo, uno dei temi più criticati a Euro 2024. In base agli uomini che penserà di chiamare, mediterà anche se tornare al 4-3-3 o 4-2-3-1 oppure passare al 3-4-2-1 (o 3-5-2). Saranno confermate le novità Calafiori e Fagioli. Torneranno Tonali, Zaniolo, Udogie, Scalvini, Locatelli. Qualche giovane entrerà nel giro.
Per i trentenni Jorginho, Darmian, El Shaarawy si presume che l'azzurro sia il passato. In bilico i romanisti Mancini e Cristante, da tempo anonimo con l’Italia, e Di Lorenzo, se Conte non gli dà una scossa. I problemi restano in attacco, un reparto drammaticamente povero. Scamacca e Retegui, non si vede altro centravanti.
Forse Lucca se farà il salto necessario. Ma di sicuro a stretto giro non si intravedono i Musiala, i Yamal o i Nico Williams, che stanno facendo la fortuna di Germania e Spagna. Il cammino sotto questo aspetto resta ancora in salita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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