
Chissà se sia una vittoria decisiva l’ottava consecutiva contro l’Atalanta, in fondo il campionato è ancora pieno di insidie. Però l’Inter esce da Bergamo con la certezza che non ci sono ostacoli che possono abbatterla, e con tre punti di vantaggio sul Napoli che sembrano oro. Il coro è unanime: Carlos Augusto parla di vittoria di squadra (“Siamo stati cattivi e concentrati”), Lautaro Martinez aggiunge una promessa: “In settimana abbiamo preparato bene la partita e siamo riusciti a recuperare energia. Sarà difficile, ma lotteremo per tutto”.
E il segreto, alla fine, lo racconta Yann Sommer: “E’ un passo importante, però abbiamo ancora nove partite: la serie A è tosta e dovremo giocare sempre così. Di sicuro comunque è un segnale anche per noi importante: fare una gara del genere, con energia, senza lasciare tante occasioni, fa la differenza ed è importante per la testa. E’ chiaro che abbiamo visto il pareggio del Napoli, ma noi prepariamo i match sempre allo stesso modo. La parata su Pasalic? Ero messo bene, sono contento che il timing era giusto, è bastato un passo indietro. Ed anche il dualismo con Josep Martinez può far solo bene: siamo un grande club, è importate avere portieri dello stesso livello. Quando ha dovuto sostituirmi non era semplice per lui entrare dopo tanta panchina: l’ha fatto bene, ed è questo che fa la differenza”.
Questo è insomma il senso di una squadra. E lo ribadisce Simone Inzaghi: “Noi vogliamo vincere tutto, poi vedo che si discute molto che potremmo non vincere nulla, ma questo è lo sport. Io ascolto tutti, vado avanti. Non facciamo calcoli, guardiamo avanti ed io sono contento soprattutto della prestazione contro un’Atalanta molto forte: in questo periodo ne avevo 5-6 a curarsi sui lettini, eppure chi ha giocato è stato davvero super”. Una vittoria scudetto? “No, una vittoria importante, ma c’è ancora molto da fare. Nel calcio si viene valutati ogni due-tre giorni: per fortuna noi giochiamo ogni 72 ore e io sono felice del cuore che ci mettono giocatori. Siamo in emergenza ma loro ci mettono tanta disponibilità: Dumfries mi sembra tranquillo, al cambio non voleva neanche uscire. Le ultime quattro partite sono arrivate altrettante vittorie: dobbiamo continuare così”.
Dall’altra parte Gasperini, espulso, si rammarica dell’arbitro e non è una sorpresa: “L’espulsione ha rovinato il finale della partita, per tutti: noi, gli avversari, gli spettatori. Non c’erano i presupposti: Massa ha esagerato, c’erano stati altri episodi da gialli, ed Ederson è un giocatore corretto. Ha sbagliato ad applaudire sul secondo cartellino, ma l’arbitro con il primo, lo ripeto, ha rovinato la partita. Ci sono parole peggiori in campo sulle quali si sorvola: decidere una partita così bella, con due squadre corrette, per un episodio così è sbagliato. E’ stata una decisione assurda che ha condizionato un finale che poteva essere bellissimo”. Riguardo alla sconfitta, Gasp però ammette l’errore di attenzione sul primo gol (“Ci siamo fermati per il malore del tifoso, non ci si poteva far nulla. Dovevamo stare più attenti sul calcio d’angolo: la partita è stata equilibrata fino a quel punto, molto bella, tirata.
Lì ci siamo fermati”), per poi dire comunque di essere soddisfatto: “La prestazione mi ha soddisfatto, il pubblico alla fine ha applaudito i giocatori”. E così, alla fine, il riassunto lo fa capitan de Roon: “L’Inter è la squadra più forte del campionato”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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