Il caso Zaniolo è ancora lontano dalla conclusione. La chiusura del mercato con la permanenza "forzata" nella Capitale non ha diminuito le tensioni tra la Roma e il talento classe '99.
Il primo passo di Zanolo "Il futuro è nelle nostre mani e io tendo la mia, mettendomi a completa disposizione della famiglia della Roma" aveva scritto il centrocampista in una lettera inviata all'Ansa, non sembra aver prodotto gli effetti sperati. Lo sottolinea Il Messaggero, evidenziando come i Friedkin ritengano "tardiva" la missiva del giocatore, spiegando però al contempo che sia Josè Mourinho che il ds Tiago Pinto vorrebbero accelerare il reintegro, consapevoli che a volte non convenga trasformare certi casi in questioni di principio.
Spunta il certificato medico
Nel frattempo questa lunga telenovelas si è arricchita di una nuova puntata. Il 31 gennaio, infatti, è stato inviato alla Roma un documento in cui si dichiara che il giocatore si trova nell’impossibilità di allenarsi e ha necessità di trenta giorni di riposo. Motivo del suo stress emotivo è quanto successo nei giorni scorsi, soprattutto dopo il tentativo di aggressione subito sotto casa da parte di alcuni tifosi. Per questo stamattina l’attaccante è stato convocato dalla società a Trigoria, dove si è sottoposto a una visita specialistica: i controlli hanno confermato la necessità di un periodo riposo. Nei prossimi giorni dunque Zaniolo non si allenerà né in gruppo né individualmente. Al termine dello stop, verrà sottoposto a una nuova visita in cui verranno stabiliti i tempi del rientro.
Zaniolo nella lista Uefa
Intanto la Roma ha inserito il numero 22 nella lista Uefa, nonostante il calciatore rimanga saldamente fuori dal progetto tecnico. Zaniolo fa infatti parte dei giocatori formati in Italia e il suo inserimento è più un atto pro forma che non un reintegro reale. Di fatto Zaniolo resta fuori dal progetto tecnico del club, come deciso nei giorni scorsi dalla proprietà giallorossa. Pertanto è quasi impossibile Mourinho che lo utilizzi davvero, nella doppia sfida di Europa League contro il Red Bull Salisburgo del 16 e 23 febbraio.
Il motivo sostanziale per cui Zaniolo è stato inserito in lista è per non perdere valore nell’ambito del seattlement agreement che la Roma ha stipulato con l’Uefa.
Se infatti Zaniolo non fosse inserito nella lista e magari venisse venduto a giugno prossimo, la sua cessione non conterebbe nell'ambito degli accordi attuali tra la Roma e l'Uefa, con i giallorossi che sostanzialmente hanno il vincolo di un'entrata per ogni uscita. Per ora dunque la posizione non è cambiata. L'obbiettivo della società per la cessione estiva rimane quello di incassare una cifra quanto più possibile vicina ai 30 milioni di euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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