La Roma di Mourinho non riesce a ottenere la terza vittoria consecutiva in questo difficile inizio di campionato. Dopo un primo tempo del tutto dimenticabile, i giallorossi trovano il gol del vantaggio grazie al solito Lukaku e sembrano in grado di portare a casa i tre punti. Nel finale, però, basta una mezza disattenzione di Cristante per consentire a Zapata di segnare il suo primo gol in maglia granata. Il forcing finale dei giallorossi non cambia il risultato, che sta piuttosto stretto all’undici ospite e che non migliora di molto la classifica della Roma, che rimane lontana dalle posizioni che contano.
Primo tempo con le due squadre in campo piuttosto contratte, incapaci di creare grandissime occasioni. Particolarmente abulica, quasi rinunciataria la Roma, che chiude i primi 45 minuti senza un solo tiro nello specchio della porta. Più propositivo l’undici di Juric, che si rende pericoloso con due colpi di testa di Zapata, sventati comunque da Rui Patricio. Non si vede molto altro, a parte un tiro velleitario di Lukaku e un paio di tentativi dalla lunga distanza di Rodriguez e Radonjic. Nella ripresa, piglio decisamente diverso da parte degli ospiti che insistono a lungo ma, alla fine, trovano spazio per un paio di azioni pericolose. La zampata arriva grazie ad una combinazione tra Dybala e Kristensen che consente a Lukaku di girare in porta nonostante la marcatura di Buongiorno. Juric si gioca il tutto per tutto, aumentando la pressione e trovando il pari grazie ad una punizione di Ilic corretta in tuffo da Zapata. Nel finale entrambe le squadre provano a portarsi a casa i tre punti ma devono accontentarsi di un pareggio che non cambia la classifica dei giallorossi.
La partita
Ivan Juric arriva all’incrocio con l’undici di José Mourinho dopo un inizio di stagione convincente, specialmente dopo la netta vittoria contro la Salernitana che ha portato i granata a 7 punti in classifica. Pochi dubbi, quindi, da parte del tecnico serbo che conferma il suo 3-4-2-1, affidandosi ancora a Seck e Radonjic per alimentare le puntate offensive del centravanti Zapata, ancora a caccia del primo gol con la maglia del Toro. Il trequartista serbo è in gran forma e potrà contare sull’aiuto dei laterali Bellanova e Lazaro per trovare i varchi giusti nella difesa giallorossa. Ad Ilic e Tameze, invece, il compito di bloccare le ripartenze romaniste. Difesa a tre con Schuurs, Buongiorno e Rodriguez.
La Roma, dopo una partenza decisamente complicata, sembra avere finalmente trovato la quadra, travolgendo con un devastante 7-0 l’Empoli e confermandosi anche in Europa, nella complicata trasferta contro lo Sheriff Tiraspol. Mourinho può dirsi rassicurato dai gol del ritrovato Dybala, i primi sigilli di Lukaku e Sanches, ma anche per la forma di Mancini e Cristante. Visto l’impegno di giovedì pomeriggio, il tecnico lusitano prova una nuova soluzione, la coppia fantasia Dybala-El Shaarawy dietro all’ariete Lukaku. Per il resto, invece, formazione più tradizionale. Difesa a tre con Mancini, Llorente e N’dicka, sulla mediana la coppia Paredes-Cristante con Kristensen e Spinazzola sulle fasce.
Squadre contratte, poco spettacolo
Al pronti via, approccio subito aggressivo da parte dei padroni di casa, che mettono subito in imbarazzo la difesa ospite, spingendo forte. La prima occasione arriva dopo appena quattro minuti: cross dalla tre quarti che trova Duvan Zapata al centro dell’area. Nonostante la marcatura stretta, l’ex Atalanta stacca bene di testa: forse un po’ troppo centrale la zuccata del colombiano, Rui Patricio risponde senza troppi problemi ma è comunque un primo campanello d’allarme per Mourinho.
Ritmo non elevatissimo ma parecchia tensione agonistica da parte di due squadre che fanno del carattere una delle chiavi fondamentali per la vittoria. Due dei giocatori più attesi, Radonjic e Cristante, si beccano insistentemente al 6’ costringendo l’arbitro Guida a richiamarli all’ordine. Dopo la partenza choc del Toro, la Roma si sveglia e prova a creare qualche problema alla difesa di Juric. Triangolo a centrocampo tra Dybala e Lukaku che nota come Milinkovic-Savic sia un attimo fuori dai pali. Il belga prova un’ottimistico tiro al volo da lunghissima distanza, andando comunque vicino al palo lontano.
Il terreno di gioco dell’Olimpico non è in condizioni ideali ma è solo parzialmente colpevole della mancanza di grandi occasioni nei primi 20 minuti di gioco. La Roma rimane ordinata, provando ad alimentare gli avanti solo con occasionali lanci lunghi ma trovare varchi nella retroguardia granata non è facile. Lukaku riesce ad essere pericoloso solo quando trova combinazioni con Dybala mentre El Shaarawy sulla sinistra non combina molto. Il Torino va avanti a folate, puntando sul dribbling di Radonjic o sulla velocità di Lazaro per fornire cross buoni per Zapata. Almeno fino al 24’, però, portieri quasi inoperosi, con la battaglia che si svolge quasi tutta al di fuori delle rispettive aree di rigore. Il Toro si guadagna un paio di calci d’angolo, riuscendo ad occupare con maggiore continuità la metà campo giallorossa ma la difesa ospite riesce comunque a sventare ogni pericolo. Spettacolo in campo decisamente povero, con due squadre che pensano soprattutto a distruggere le trame dei rivali.
Con Lukaku contenuto dall’ottimo Buongiorno, i padroni di casa spingono forte sulle fasce ma ben pochi dei cross di Radonjic arrivano al destinatario. Rodriguez ci prova alla mezz’ora con un tiro al volo dalla lunga distanza, che sorvola l’incrocio dei pali: poco dopo è il serbo ad accentrarsi, seminando prima Mancini, poi Cristante. Il tiro dal limite non è male ma troppo centrale: para a terra Rui Patricio. La risposta della Roma non va oltre ad un giro palla lezioso e piuttosto prevedibile: niente che la difesa messa in campo da Juric non possa gestire con facilità. A complicare le cose, il poco movimento in avanti da parte degli attaccanti giallorossi: più preoccupante il fatto che l’undici capitolino abbia messo zero tiri nello specchio della porta. Al 40’ l’ennesimo calcio d’angolo del Torino viene sfruttato meglio: cross teso di Ilic sul quale si avventa Zapata ma con un attimo di ritardo. Il colombiano anticipa Mancini ma la sua spizzata si perde sul fondo. Nel finale la Roma prova ad avanzare palla al piede ma senza molta fortuna. Si va quindi negli spogliatoi su uno 0-0 tra due squadre che non hanno impressionato. Molto di cui discutere per i due tecnici nell’intervallo.
Roma aggressiva ma poco precisa
Nessun cambiamento nelle formazioni al rientro in campo ma la Roma riesce nel giro di un paio di minuti a rendersi finalmente più incisiva. L’undici ospite avanza con maggiore convinzione e al 46’ ci vuole una provvidenziale scivolata di Rodriguez per impedire che il cross messo da Lukaku dopo una cavalcata sulla fascia destra venga convertito da Dybala nel gol del vantaggio. La risposta del Torino non si fa attendere: sono i centrocampisti granata a spingere forte al centro, costringendo Spinazzola ad un intervento preciso per impedire il tap-in. Come già visto nel primo tempo, le soluzioni da calcio d’angolo del Torino vengono tutte sventate dai centrali giallorossi. Sicuramente il piglio della Roma sembra diverso ma, appena i padroni di casa alzano la pressione, ecco che Zapata si presenta dalle parti di Rui Patricio: gran lavoro spalle alla porta del colombiano che si gira e spara un tiro non irresistibile che il portiere lusitano para a terra. Al 51’, però, è il giovane senegalese Seck a creare l’occasione migliore per il Toro: bella corsa sulla fascia ed invitantissimo rasoterra che attraversa lo specchio della porta senza che nessuno sia al posto giusto per ribadirlo in porta. Sul rovesciamento di fronte, Spinazzola semina Bellanova sulla sinistra e prova a combinare con El Shaarawy: l’ex nazionale non ci arriva ma è comunque un’ottima iniziativa.
Juric al 54’ apporta la prima modifica al suo undici: fuori Radonjic, che certo non ha vissuto una serata ispirata, spazio a Nikola Vlasic. Neanche il tempo di sistemarsi in campo e la Roma approfitta di un’inconsueta disattenzione della retroguardia granata: corsa di Lukaku sulla sinistra e cross sul quale Milinkovic-Savic esce con un attimo di ritardo. Kristensen non arriva al tiro e prova a controllare la palla ma la difesa sventa in qualche modo. La Roma, però, si rende pericolosissima al 57’: scavetto maligno di Spinazzola che alimenta la corsa di Bryan Cristante in piena area. L’azzurro prova una complicata deviazione al volo. Pallone che trova il portiere granata scomposto ma che finisce beffardamente sul palo, venendo poi rinviato dal portiere serbo. Occasione monumentale quella capitata al centrocampista azzurro. Paredes si becca un giallo ma ora la Roma è davvero pericolosa. Quando Lukaku combina con Spinazzola ed arriva in piena area, il belga si fa largo tra i difensori e prova la conclusione a giro: Rodriguez mura ma sul rinvio arriva El Shaarawy. Tiro potente che, però, si perde sopra la traversa.
Lukaku chiama, Zapata risponde
Il Torino prova ad uscire dalla crescente pressione degli ospiti ma quando arriva nella tre quarti giallorossa manca di precisione. La Roma ora è più precisa e i giallorossi trovano finalmente il gol del vantaggio. Gli ospiti avanzano sulla destra con un’azione insistita in spazi ristrettissimi: grazie alla classe di Dybala, la palla arriva in area, dove Kristensen ha la prontezza di spirito di allungarla verso Lukaku, marcato stretto come al solito da Buongiorno. Il belga, spalle alla porta, si libera delle attenzioni del difensore granata e si gira mettendo un sinistro sul palo lontano sul quale Milinkovic-Savic non può assolutamente niente. Vantaggio Roma, ora sarà tutta un’altra partita.
Mourinho ne approfitta per richiamare El Shaarawy in panchina e far entrare Zalewski per rinforzare il centrocampo romanista. Il Torino prova a reagire, prima con una punizione di Ilic sulla quale non arrivano per poco gli attaccanti granata, poi con una serie di azioni poco incisive, sventate dalla difesa ospite. Juric decide che è arrivato il momento di giocarsi il tutto per tutto: fuori Tameze e l’ottimo Seck, spazio al duo offensivo Karamoh-Sanabria. Il Torino comunque non riesce a cambiare marcia e trovare spazi nell’area molto affollata della Roma. Visto che mancano poco più di dieci minuti al triplice fischio, i passaggi iniziano a diventare meno precisi mentre Vlasic, ora spostato con più costanza verso il centro del campo, non riesce ad esprimere il suo gioco. Dal nulla, però, arriva uno spiovente di Schuurs nell’area piccola: Lazaro sarebbe posizionato bene ma è ostacolato in maniera efficace dai difensori giallorossi. All’84’ nuovo cambio di Juric che richiama Bellanova per dare spazio a Pellegri e la mossa funziona subito: punizione spiovente sul palo lontano di Ilic, Zapata guadagna qualche centimetro su Cristante e si tuffa per insaccare il suo primo gol in maglia granata. C’è spazio per il controllo del Var ma la marcatura è valida: Torino 1 Roma 1.
La risposta di Mourinho non si fa attendere: fuori Spinazzola, dentro il Gallo Belotti, salutato dai fischi di una parte della tifoseria granata. Il finale delle due squadre vede saltare tutti gli schemi e nei cinque minuti di recupero concessi dal signor Guida sia Torino che Roma si lanciano alla ricerca dei tre punti. Sull’ennesimo attacco romanista, Belotti rimane a terra in area, causando qualche protesta da parte dei compagni di squadra: l’ex torinista si prende il suo tempo per rialzarsi ma l’arbitro concede altri due minuti di recupero. Un cross pericoloso di Karamoh viene spazzato via in maniera sbrigativa da Llorente, conquistando un altro calcio d’angolo per i padroni di casa. Alla fine, però, non c’è tempo per altro. All’Olimpico Grande Torino finisce con un 1-1 che sta davvero stretto all’undici di José Mourinho e ha il sapore di una mezza impresa per i granata.
Mou: "Roma bene ma il risultato..."
Nel post-partita a Dazn, il tecnico giallorosso commenta la prestazione della sua Roma su un campo ai limiti della praticabilità. La stoccata dello Special One è scontata ma condivisibile: "Su un campo che paragonato al quale l'Olimpico sembra una passerella abbiamo fatto una partita di grande sacrificio e sforzo, con gente come Paredes che una settimana fa non poteva giocare più di quindici minuti, e con una linea difensiva nuova. Mi è piaciuta la mia squadra, era difficile fare meglio contro questo Toro, anche se abbiamo l'obiettivo di fare sempre meglio". Un bicchiere mezzo pieno, insomma, visto che di fronte avevano una squadra molto solida, dall'identità molto chiara.
I complimenti del lusitano sembrano quindi giustificati: "Abbiamo preso gol su palla inattiva. E' difficile giocare contro il Torino e con squadre che hanno questa proposta di gioco, che interpretano bene con la loro fisicità e intensità. Una partita difficile da giocare, ma secondo me abbiamo fatto bene, non era facile creare e giocare di prima contro di loro". Alla fine, però, Mourinho lascia intravedere l'insoddisfazione per quei tre punti che sembravano già nelle tasche della Roma: "Ho un feeling di due punti persi, per aver preso gol quasi alla fine, ma rispettando alla natura di questa partita e al fatto che l'avversario si è preparato per una settimana per questo match non vado via triste con i miei giocatori, ma solo per il risultato".
Il tabellino
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Schuurs, Buongiorno, Rodriguez; Bellanova (84’ Pellegri), Ilic, Tameze (78’ Karamoh), Lazaro; Seck (78’ Sanabria), Radonjic (54’ Vlasic); Zapata. A disposizione: Gemello, Fiorenza, Ricci, Pellegri, N'Guessan, Linetty, Gineitis, Soppy, Sanabria, Vlasic, Sazonov, Karamoh. Allenatore: Ivan Juric
ROMA (3-4-1-2): Rui Patricio; Mancini, Llorente, N'dicka; Kristensen, Cristante, Paredes, Spinazzola (87’ Belotti); Dybala; El Shaarawy (69’ Zalewski), Lukaku. A disposizione: Boer, Svilar, Azmoun, Belotti, Bove, Zeki Celik, Pellegrini, Zalewski, Aouar, Pagano, Karsdorp. Allenatore: José Mourinho
Marcatori: 68’ Lukaku (RO), 84’ Zapata (T)
Ammoniti: 59’ Paredes (RO), 63’ Kristensen (RO)
Espulsi: nessuno
Arbitro: Marco Guida (Torre Annunziata)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.