Che il derby di Madrid sia teatro di una rivalità forse ancora più virulenta di quella che divide Blancos e Azulgrana è un fatto che molti in Italia ignorano ma difficilmente ci si sarebbe immaginati che l’incrocio di Copa del Rey di giovedì avrebbe visto un episodio tanto grave come quello successo poche ore fa. Su un cavalcavia di fronte alla Ciudad Deportiva del Real, a Valdebebas, nel corso della notte è stato affisso uno striscione con quattro parole comprensibili anche alle nostre latitudini "Madrid odia al Real". Il fatto veramente grave è che, legato ad una corda poco sotto c’era un manichino con la maglia delle Merengues ed il nome di Vinicius Junior, tanto per chiarire con chi ce l’avessero i "tifosi" colchoneros.
Non c’è stato nemmeno bisogno di aspettare rivendicazioni di questo gesto inqualificabile, visto che la scritta è uno dei cavalli di battaglia del "Frente Atlético", uno dei gruppi di ultras meno presentabili della parte rojiblanca della capitale spagnola, sulle cui simpatie falangiste molti metterebbero le mani sul fuoco. Striscioni simili erano apparsi in diversi luoghi della tentacolare periferia di Madrid fin dal sorteggio dei quarti di finale di Copa del Rey, tutti eliminati dai netturbini del comune nel giro di pochi minuti. Questa ultima sparata del gruppo ultras rischia di rendere ancora più pesante la situazione di una partita già segnata in nero sul calendario delle forze dell’ordine spagnole.
Un derby al calor bianco
La risposta del club colchonero è arrivata pochi minuti fa e lascia poco spazio a dietrologie. "Cose come queste sono assolutamente disgustose e inammissibili e mettono in imbarazzo la società. La nostra condanna per ogni atto che leda la dignità delle persone o delle istituzioni è assoluta. La rivalità tra i due club è massima, ma anche il rispetto. Nessun individuo, qualunque siano le sue intenzioni o colori, può macchiare la convivenza tra diverse passioni. È responsabilità di tutti evitarlo. Non conosciamo l'autore o gli autori di questo atto spregevole, ma il loro anonimato non elude la loro responsabilità. Ci auguriamo che le autorità riescano a chiarire quanto accaduto e che la giustizia aiuti a bandire questo tipo di comportamento". Una risposta secca che però non stempera molto l’avvicinamento a questo derby particolare, che vedrà le principali squadre della capitale giocarsi l’accesso alle semifinali in partita secca al Santiago Bernabeu.
I sostenitori dell’Atletico avevano protestato a gran voce per il numero estremamente limitato di biglietti offerti alla squadra ospite, solo 334. Vista l’importanza dell’incrocio tra l’undici di Diego Simeone e quello di Carlo Ancelotti, poche centinaia di biglietti sono stati considerati un insulto alla caldissima tifoseria colchonera. Come se non bastasse, il Real Madrid si era anche riservato il diritto di ammettere o no i tifosi dell’Atletico che fossero riusciti a comprare un biglietto in un settore dello stadio non riservato agli ospiti, temendo di non essere in grado di garantire la sicurezza di tutti i tifosi. L’annuncio era stato accolto da reazioni furibonde non solo da parte dell’Atletico ma anche di un importante quotidiano di chiara fede merengue come Marca. Alla fine il Real aveva fatto marcia indietro, assicurando che non sarebbe stato impedito l’ingresso al Bernabeu di tifosi della squadra avversaria.
Perché ce l'hanno con Vinicius?
Polemiche a parte, resta da capire perché gli ultras dell’Atletico ce l’abbiano col talentuoso attaccante brasiliano. Per questo bisogna tornare indietro all’ultimo derby di Liga, tenutosi al Wanda Metropolitano, quando nel mirino della tifoseria finirono i balletti considerati irrispettosi del calciatore carioca. Le parole del capitano rojiblanco Koke erano a metà tra un avvertimento e una vera e propria istigazione: "Se farà un balletto dopo il gol, succederà qualcosa di sicuro".
Da quel momento in avanti il laterale verdeoro è entrato nel mirino degli ultras, che non hanno mancato occasione per bersagliarlo di insulti a chiaro sfondo razzista dentro e fuori lo stadio. La campagna di odio nei confronti di Vinicius si è allargata a macchia d’olio, coinvolgendo persino tifosi del Real Valladolid, che hanno bersagliato il brasiliano nell’ultima partita di Liga. La situazione è stata condannata dalla federcalcio spagnola che si ripropone di punire i colpevoli in ogni modo possibile. Una situazione quindi niente affatto semplice, all’insegna di una chiara escalation.
Una cosa è gridare roba tipo "devi morire" durante un derby, un’altra è appendere un manichino con la sua maglietta, un segnale che le autorità sembrano aver preso molto sul serio. È di pochi minuti fa la notizia che la tifoseria del Real ha deciso che al 20’ del derby di Copa del Rey tutto lo stadio si alzerà in piedi per dimostrare l’appoggio al talentuoso laterale dopo l’ennesima polemica.
Vinicius davvero senza colpe?
La tempesta mediatica non accenna a diminuire, anche dopo le dichiarazioni alla radio Cope Baleares del difensore del Maiorca Pablo Maffeo che hanno rivelato alcuni comportamenti del brasiliano che l’avrebbero reso inviso a molti colleghi. "A scuola mi accusavano di comportarmi male e mia madre mi diceva che non poteva essere che tutti i professori ce l’avessero con me. ‘Magari non ti comporti sempre bene’ mi diceva. Penso che con Vinicius succeda qualcosa del genere e non solo a lui". Il catalano ce l’ha soprattutto con le provocazioni del brasiliano durante le partite, che non sono affatto semplici da sopportare. "Non ce l’ho affatto con lui, lo considero un grandissimo calciatore. Certo che l’anno scorso, quando ci stavamo giocando la salvezza, stava lì a prenderci in giro a dirmi che saremmo retrocessi… quando te lo dice, una, due, tre volte, difficile non reagire. Siamo esseri umani".
Da parte sua, Carlo Ancelotti non fa altro che ricordare come Vinicius sia il giocatore che ha subito più falli nei cinque campionati europei principali. Alla vigilia della partita contro l’Athletic Bilbao Carletto aveva difeso a spada tratta il suo giovane talento: "Ce l’hanno tutti con lui, gli avversari, i tifosi, talvolta gli arbitri ma bisogna ricordare che di calcioni ne prende parecchi. A parte il talento ricordate che è molto giovane. Tutti lo mettono nel mirino, secondo me in maniera ingiusta. Gli voglio molto bene e chiederei che tutti lo rispettassero un poco di più".
Insomma, certo un clima non ideale alla vigilia di
una partita che per l’undici di Diego Simeone vale già un bel pezzo di stagione. Vedremo se Vinicius saprà ricacciare in gola gli insulti ai suoi detrattori nell’unico modo che conta: sul campo di gioco.
Isso é um boneco com a camisa de Vinícius Jr. enforcado em um viaduto de Madri, com uma faixa "Madri odeia o Real".
— Vitor Sergio Rodrigues VSR (@vitorsergio) January 26, 2023
É um pouco do que o brasileiro sofre na capital espanhola.
E ainda houve um tentativa de transformar o Vini Jr. em um "desequilibrado" nos últimos dias... Nojento pic.twitter.com/MFpweMSFcE
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