Dopo 120 minuti di gioco e una partita davvero molto intensa il Marocco ha la meglio sulla Spagna in un'emozionante sfida ai calci di rigore. Con il penalty messo a segno da Hakimi con uno scavetto, dopo ben tre errori degli iberici, gli uomini guidati da Hoalid Regragui eliminano le Furie rosse di Luis Enrique e accedono ai quarti di finale. Risultato storico.
Una grande rivalità
Due squadre divise da una sensibile rivalità, due nazioni che possono vedersi e non toccarsi, ognuna in un continente differente. Queste sono Marocco e Spagna, le due formazioni che si giocano l’accesso ai quarti di finale di Qatar 2022, dopo un andamento diametralmente opposto. Il Marocco ha vinto il suo girone contro ogni pronostico, mettendo in riga Croazia e Belgio, mentre la Spagna è passata per seconda dietro al Giappone, perdendo proprio contro i nipponici dopo il 7-0 d'esordio al Costa Rica. Le furie rosse vogliono dimostrare di che posta sono fatte nella fase calda del torneo, ma la compagine magrebina ha l'intenzione di vendere cara la pelle. Luis Enrique si affida al blocco Barcellona, alla scuola del caro tiki-taka fatto di esperienza e gioventù, mentre Regragui si poggia sui pilastri Ambrabat e Zyech per portare avanti l’ultima rappresentante del calcio africano.
Primo Tempo
All'Education City Stadium, la Spagna si presenta con un completo celeste, mentre il Marocco si affida alla casacca rossa e ai pantaloncini verdi. Spinge subito forte la formazione africana, che tenta di ottenere la superiorità soprattutto sulle fasce, dove corrono Zyech e Hakimi. Gli iberici si affidano, invece, al possesso palla e a una ragnatela di scambi ravvicinati per ubriacare i marocchini. Al 10’ si accende la sfida con il fallo di Gavi nei confronti di Boufal lanciato verso la porta. Sugli sviluppi del successivo calcio di punizione, Hakimi spaventa Unai Simòn ma la parabola finisce fuori dallo specchio della porta. Mazraoui è un altro elemento che spinge forte sulla corsia mancina, la catena di sinistra collaudata insieme a Boufal funziona bene e mette in difficoltà la retroguardia di Luis Enrique. Al 21’ grande giocata di Boufal che lascia sul posto Marcos Llorente, cross per Zyech in area, ma la difesa spagnola sventa il pericolo.
Al 25’ clamorosa azione da gol per la Spagna: eccesso di confidenza di Aguerd che perde la sfera dentro all’area di rigore, Ferran Torres colpisce la sfera che si infrange sulla traversa, poi arriva il fischio dell'arbitro; tutto inutile perché è fuorigioco. Altra occasione per le furie rosse con Asensio che si invola verso l’area di rigore, ma il suo tiro colpisce l’esterno della rete. Alla mezzora è Mazraoui che recupera palla, non ci pensa due volte e lascia partire un sinistro da fuori area che Unai Simòn para in due tempi. Al 35’ azione insistita della Spagna, che prova ad avvolgere coi suoi passaggi la difesa avversaria, senza però riuscire ad arrivare alla conclusione. Al 41’ il Marocco sfiora il vantaggio: sulla pennellata di un indiavolato Boufal, Aguerd colpisce di testa da pochi passi ma manda la palla sopra la traversa. Soffre la Spagna, ancora pericoloso il Marocco in area di rigore con la torre di Zyech per Nesyri, che non riesce ad avvitarsi per arrivare alla conclusione. Sul finale di frazione la Spagna si affaccia timidamente nell’area avversaria, ma il primo tempo termina a reti inviolate.
Secondo Tempo
Nella ripresa rientrano i ventidue visti nei quarantacinque minuti di apertura; nonostante una Spagna lenta e prevedibile, Luis Enrique non sconfessa la sua tattica. Al 46’ Ferran Torres punta Mazraoui, lo salta di netto e poi viene steso. Dal successivo calcio di punizione ne nasce un nulla di fatto per la nazionale spagnola. Al 53’ Gavi si invola sulla fascia sinistra e viene messo a terra da Hakimi, punizione interessante per gli iberici: batte Olmo che tenta il tiro in porta, respinto dai pugni di Bonou. Il match si accende solo a folate, con il Marocco che si adatta al ritmo cadenzato del fraseggio spagnolo. Luis Enrique cambia lo spartito inserendo Soler e Morata per Gavi e Asensio, con l’obiettivo di sbloccare un match complicatissimo. L’idea di mettere un centravanti puro fornisce qualche soluzione in più alle furie rosse. Al 20’ della ripresa si fa male uno dei protagonisti del primo tempo, Boufal, che viene sostituito dal giovane e promettente Ezzalzouli. La Spagna si rende più pericolosa con Morata subito attivo, ma la partita vive uno stallo evidente. Al 70’ buon contropiede fallito da Amallah, lanciato in profondità da Zyech. Il Marocco con lo scorrere del cronometro ha perso l’intensità e la qualità mostrata nel primo tempo, venendo imbrigliato dal tambureggiante possesso palla iberico. Nico Williams, subentrato nella ripresa, sceglie il cross dal fondo sul quale si avventa Dani Olmo che viene anticipato dalla difesa marocchina.
A dieci minuti dal termine dei minuti regolamentari la Spagna prova ad accelerare la sua manovra: all’81’ Morata punge ancora la difesa degli avversari, provando un tiro-cross da posizione defilata che non trova dei compagni pronti a colpire in porta. Il Marocco nei minuti conclusivi è costretto a rivoluzionare la sua retroguardia, a causa degli infortuni, ma tenta una sortita vincente con Cheddira che però non colpisce in modo pulito la sfera al centro dell’area di rigore. Pericolo sventato per la difesa spagnola. All’87’ bella combinazione in velocità tra Hakimi e Ounahi che tuttavia si spegne però sul fondo. Nico Williams è uno di quelli che ha portato vivacità agli avanti della Spagna, la sua conclusione a un minuto dal termine viene murata da un gigantesco Ambrabat. Al 92’ ancora Cheddira fallisce l’impatto con il pallone dopo una punizione calciata da metà campo, ma il guardalinee alza la bandierina. Allo scoccare del quinto di recupero, velenosa punizione di Olmo che viene smanacciata in angolo da Bonou. L’arbitro rimanda la contesa ai tempi supplementari.
Tempi supplementari
Tema tattico che non cambia per le due formazioni, con la Spagna ancorata al suo snervante possesso palla, mentre il Marocco cerca di pungere col contropiede. Al 95’ grande pennellata di Ambrabat con verticalizzazione verso Cheddira che scatta verso Unai Simòn, ma viene rimontato da Laporte; grande occasione mancata dal giocatore del Bari. Al 97’ è Nico Williams a cercare in area di rigore Alvaro Morata, l’attaccante dell’Atletico Madrid salta ma non impatta con la sfera. Pericolo per il Marocco, con Sabiri che va ad anticipare sempre Morata pronto a colpire di testa in centro all’area. La Spagna con le forze fresche Ansu Fati e Balde sembra avere qualcosa in più di un Marocco che appare molto stanco. A dispetto delle attese, ancora Cheddira penetra in area di rigore dopo aver ricevuto una bella imbeccata, ma si fa ipnotizzare dal portiere dell’Atletico Bilbao; clamoroso tentativo sprecato dalla compagine nordafricana.
Nei quindici minuti finali la Spagna prova a rompere gli indugi con un forcing che però non si rivela abbastanza convinto e aggressivo. Al 110’ problema per il capitano del Marocco Saiss che si accascia a terra. Perdita preziosa per la squadra di Regragui, che resta in dieci uomini per alcuni minuti. Ancora Cheddira al 114’ dà vita a un contropiede che si perde al momento dell’ultima giocata, quella della conclusione. Al minuto 116 tocca a Morata sprecare un contropiede 3 contro 2. Finale palpitante, la Spagna ci prova e il Marocco si difende. Dopo il clamoroso palo di Sarabia, si va ai calci di rigore.
Calci di rigore
- Sabiri (M) GOL
- Sarabia (S) PALO
- Zyech (M) GOL
- Soler (S) PARATO
- Benoun (M) PARATO
- Busquets (S) PARATO
- Hakimi (M) GOL
Il Tabellino
Marocco (4-3-3) - Bonou: Hakimi, Aguerd (39' st J. El Yamiq), Saiss, Mazraoui (36' st Y. Attiat-Allah); Ounahi (15' sts Benoun), Amrabat, Amallah (36' st W. Cheddira); Ziyech, En-Nesyri (36' st Sabiri), Boufal (20' st A. Ezzalzouli). A disposizione: Z. Aboukhlal, I. Chair, A. Dari, B. El Khannouss, A. Hamdallah, Y. Jabrane, M. Mohamedi, A. Sabiri, A. Tagnaouti, A. Zaroury. Ct: Walid Regragui
Spagna (4-3-3) - Unai Simón; Jordi Alba (8' pts Balde), Aymeric Laporte, Rodri, Marcos Llorente.; Pedri, Sergio Busquets, Gavi (18' st Soler); Dani Olmo (8' pts Ansu Fati), Marco Asensio (18' st Morata), Ferran Torres (30' st Nico Williams (15' sts Pablo Sarabia). A disposizione: C. Azpilicueta, Dani Carvajal, Pau Torres, Eric García, Hugo Guillamón, Robert Sánchez, Yeremy Pino, David Raya, Koke. Ct: Luis Enrique
Marcatori: nessuno
Ammoniti: Laporte (S) Saiss (M)
Arbitro: Fernando Andrés Rapallini (Argentina)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.