Uno dei protagonisti indiscussi della seconda stella dell'Inter è Beppe Marotta, l'ad del club nerazzurro. Che intende restare dirigente, non ci pensa nemmeno a fare il presidente, come quacuno aveva ipotizzato dopo la svolta societaria che ha portato il fondo americano Oaktree a prendere il pieno controllo del club. "Io sono nato dirigente sin da giovane, quindi, è giusto che mi tenga questa carica. Il ruolo di presidente appartiene ad altri", ha detto Marotta in occasione dei Premi Rosa Camuna in Regione Lombardia. "Sono molto orgoglioso di essere qui, sono nato e cresciuto in Lombardia. Poi ho fatto esperienze in altre città italiane, ma coraggio, perseveranza sono valori che mi hanno accompagnato in primis come uomo e poi come dirigente. Io mi sento molto lombardo e questo premio è tra i più belli ricevuti in carriera. Negli ultimi anni ho visto tanto, ma questo è uno dei premi di cui mi ricorderò sempre".
"Faccio i complimenti anche all'Atalanta, in Serie A ci sono 5 squadre lombarde e potrebbe arrivarne una sesta (la Cremonese, ndr), una dimostrazione che il nome della Lombardia è sempre in primo piano", ha aggiunto Marotta.
Poi un divertente scambio di battute con Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia nonché tifoso del Milan, che gli ha detto: "Le cose sono due, o smetti o vieni al Milan". Ecco la risposta di Marotta: "Ormai il mio percorso è quasi finito, dopo l'Inter… ". Molti hanno letto, in queste parole, l'intenzione del manager di lasciare il mondo dei club per dedicarsi ad altro, magari alla politica sportiva.
Capitolo Oaktree. "Ai tifosi la rassicurazione l’abbiamo data fin dal primo giorno - rassicura Marotta -. Sappiamo che Oaktree è un fondo che vuole dare continuità, stabilità, sostenibilità a questo club, ma soprattutto vuole continuare nella scia dei risultati importanti. Quindi da questo punto di vista devo dispensare grande ottimismo".
Capitolo Lautaro (si parla di rinnovo del contratto). "Non è una preoccupazione", spiega l'ad dell'Inter. "Diciamo che queste sono negoziazioni, trattative, che rappresentano delle dinamiche tipiche del calcio, soprattutto in questa fase della stagione. Partiamo però da una considerazione importante... quella che Lautaro ha un grande senso di appartenenza verso questo club, verso questa città... questo ci faciliterà sicuramente quella che è una negoziazione". Per Marotta "non c'è assolutamente fretta, la faremo con molta calma; oggi come ben sapete ci sono delle priorità aziendali, quindi, a tempo debito affronteremo anche queste problematiche, se vogliamo considerarle, ma non più di tanto, perchè sono situazioni a mio giudizio ordinarie".
Capitolo allenatore. "Per Inzaghi vale lo stesso discorso di Lautaro. Ha sempre dimostrato di essere bravo, di essere un allenatore vincente, per cui è evidente che da parte nostra ci sia sicuramente voglia di continuare il percorso, di allungare il suo contratto.
Per Marotta "non è solo fiducia", ma anche "quello di metterlo nella condizione di poter lavorare in tranquillità" e "il suo ciclo credo che potrà andare avanti ancora per un po' di tempo".I tifosi dell'Inter possono fare sonni tranquilli dopo queste parole? Se la dirigenza che ha lavorato (bene) in questi ultimi anni, resterà al suo posto, i presupposti ci sono tutti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.