Il cammino dei rossoneri in Europa League, l’unica coppa che il Diavolo non ha in bacheca, inizia decisamente col piede giusto. Nell’andata del playoff contro una squadra rognosa come il Rennes, che arrivava da otto vittorie consecutive, l’undici di Stefano Pioli impone la legge del più forte, chiudendo i conti con una doppietta di Loftus-Cheek e un gol di Rafael Leao che vuol dire già un piede negli ottavi di finale. Prova matura dei rossoneri che approfittano al meglio degli spazi concessi per portare a casa un risultato che ha il sapore di una sentenza. Buona comunque la tenuta della difesa, messa in crisi specialmente nella ripresa ed ottimo clean sheet per Maignan. Giovedì prossimo la trasferta in Bretagna ma il Milan ha comunque fatto capire che all’Europa League ci tiene eccome.
Le scelte dei tecnici
La corsa dei rossoneri verso un trofeo che il Milan non ha mai vinto inizia ospitando una squadra rognosa, mai semplice, seguita da ben settemila tifosi bretoni. Visto che la squadra transalpina sta vivendo una seconda giovinezza da Natale ad oggi, Pioli rischia poco o niente. Tra i pochi cambi, uno è obbligato, visto che il capitano Calabria è uscito per un infortunio col Napoli.
Spazio quindi a Florenzi, mentre al centro la coppia Gabbia-Kjaer, anche se non al massimo. A dare una mano alla coppia Leao-Giroud, il rientro di Reijnders dopo la squalifica e Musah, preferito al positivo Adli. Meno sorprese per quanto riguarda l’undici francese: la squadra guidata dall’ex portiere della nazionale Mandanda sarà più o meno quella vista in campionato, con la coppia di avanti Terrier e l’ex obiettivo del Milan Kalimuendo.
Milan avanti con Loftus-Cheek
Nonostante l’importanza di questo playoff per accedere agli ottavi di Europa League, l’approccio del Milan è lo stesso visto nelle ultime di campionato. Nonostante alla vigilia si fosse parlato di 4-2-3-1, Reijnders parte arretrato per gestire la palla ed alimentare le mezze ali Musah e Loftus-Cheek. L’undici di Stéphan regge bene l’impatto con i settantamila del Meazza, aggredendo il portatore di palla e conquistando diversi palloni a centrocampo. Partita molto fisica da parte di entrambe le squadre, agevolata dall’approccio permissivo del signor Dabanovic. Il primo lampo arriva come al solito dalla sinistra, dove Rafael Leao controlla benissimo un lancio lungo, si sistema il pallone e spara a colpo sicuro. L’intervento disperato del difensore alza la sfera quanto basta perché si stampi sulla traversa. Rennes che pressa alto, usando la fisicità e qualche fallo di troppo per bloccare le fonti del gioco dei padroni di casa. Al 9’ nuovo enorme pericolo dalle fasce: Loftus-Cheek si accentra sul fondo, passaggio maligno a rientrare e tocco di Musah verso la porta. Mandanda è battuto ma il pallone finisce sul fondo.
Nonostante i bretoni fossero partiti forte, alla fine sono loro a provare a rallentare il ritmo forsennato imposto dall’undici di Pioli. Milan in pressione continua ma che crea pochi grattacapi a Mandanda. Attorno al 20’ il Rennes prova ad alzare il baricentro ma sono i padroni di casa a proporsi con più regolarità. Paradossalmente, però, ad andare più vicino al gol sono gli ospiti: azione insistita sulla sinistra di Kalimuendo e palla che arriva a Bourigeaud che controlla e scaglia verso la porta. Buona la potenza ma la sfera sibila non lontano dal palo lontano. I rossoneri bretoni sono settimi in Ligue 1 ma in campo stasera la differenza tra le due squadre non appare enorme. Alla lunga, però, l’esperienza dei meneghini ha la meglio: bella corsa di Florenzi sulla destra e cross preciso per la testa di Loftus-Cheek, lasciato troppo libero dai centrali bretoni. Mandanda si allunga ma niente da fare: Milan avanti 1-0.
Ora che il piano partita di Stéphan sembra saltato, il Rennes attacca con maggiore convinzione, anche se in maniera un po’ confusa. Ne approfitta ancora Loftus-Cheek, che sulla destra ha vita facile: il suo tiro ribattuto diventa un assist per Leao che il lusitano sfrutta male. Meglio come assist-man, con il cross in area piccola che Pulisic non riesce a toccare grazie all’uscita tempestiva di Mandanda. Quando si aprono gli spazi, il contropiede del Milan è micidiale: Pulisic fornisce un buon assist a Giroud ma l’avanti transalpino colpisce male. Il Rennes è comunque pericoloso, spinge bene sulle fasce ma con poca lucidità nella tre quarti rossonera. Il più pericoloso è sempre Désiré Doué, classe 2005 scuola Psg molto tecnico e davvero promettente mentre sul rovesciamento di fronte Loftus-Cheek rovina un tentativo di rovesciata di Giroud sul cross spiovente di Leao. Il finale di tempo dei padroni di casa è all’insegna del risparmio energetico ed è l’undici di Stéphan a cercare varchi nell’attenta retroguardia rossonera. Alla fine gli assalti dei bretoni s’infrangono sui centrali o sui guantoni di Maignan ma è comunque un buon momento per gli ospiti. Vedremo se nella ripresa Stéphan saprà trovare le contromisure del caso.
Gran Milan, 2 gol in 5 minuti
Nessun cambio nell’intervallo e si riparte con il Rennes costretto a pressare alto per accelerare il giro palla di un Milan fin troppo sornione. Le accelerazioni dei rossoneri sono sempre micidiali come il lancio lungo di Florenzi che Loftus-Cheek allarga su Pulisic: bello il suo cross, rinviato in angolo dalla difesa. Il gol del raddoppio arriva subito dopo: gran colpo di testa di Kjaer sul quale Mandanda si supera ma non può niente sul perentorio tap-in di Loftus-Cheek, che ha battuto sul tempo Giroud. Doppietta dell’inglese che costringe i bretoni a rischiare di più per evitare di rimandare tutto al ritorno di giovedì prossimo al Roazhon Park. Il Milan ringrazia di cuore ed approfitta al meglio degli spazi per costruire un’altra palla gol nel giro di un paio di minuti. Theo Hernandez mette un anticipo secco e scippa il pallone, dandolo subito a Leao che glielo restituisce di tacco. Il capitano rende il favore al compagno di fascia che mette un piattone destro che Mandanda non riesce a deviare: 3-0 Milan.
Il Milan vorrebbe chiudere subito i conti e prova ad approfittare dello sbandamento dei bretoni con un bell’assist di Leao per Pulisic: l’americano conclude bene di prima ma stavolta Mandanda ci arriva. L’undici di Stéphan ha il merito di continuare ad attaccare nonostante lo 0-3 ed ogni tanto ci sono delle puntate pericolose, controllate comunque dalla retroguardia meneghina. Pioli decide di operare i primi cambi per concedere almeno 30 minuti a qualche lungodegente: si prepara quindi Malick Thiaw, assente da ottobre. Entra lui per Kjaer e Noah Okafor per un Rafa Leao un po’ affaticato dopo la solita prova generosa. La risposta del Rennes arriva qualche minuto dopo, con la staffetta in attacco tra Kalimuendo e Gouiri e l’avvicendamento tra Doué e Seidu. Il triplo vantaggio fa rilassare un attimo i rossoneri ed il Rennes si rende pericoloso più volte: è proprio il nuovo entrato Gouiri a far sibilare il pallone a un niente dal palo di Maignan. Il Milan prova a rialzare la testa e trova una buona occasione con Pulisic ma sono sempre i bretoni a spingere con convinzione: Gouiri si muove tantissimo e costringe Maignan ad un paio di parate non banali. Squadre molto allungate e schemi saltati con Pioli e Stéphan che pensano ad un paio di altri cambi per non finire la benzina nel finale. Il Milan va però vicinissimo al 4-0 con Mandanda che fa un miracolo sul tiro di Pulisic ma è poi fortunato sulla respinta a botta sicura di Okafor.
L’ultimo quarto d’ora vede l’ingresso di Bennacer e Terracciano per Loftus-Cheek e Florenzi mentre il Rennes cambia ben tre pedine: Salah, Blas e Nagida per Doué, Truffert e Matusiwa. I francesi ci provano in ogni maniera, specialmente dalla distanza, con Santamaria che fa sibilare il pallone ad un niente dalla traversa. A dieci minuti dalla fine, ultimo cambio per Pioli che richiama in panchina un ottimo Pulisic per Yacine Adli. Il Milan si accorge che il Rennes non molla e prova ad addormentare la partita, contando sulla tecnica dei suoi centrocampisti ma all’appello mancano ancora sia Giroud che Theo Hernandez, che provano più volte a segnare anche loro. Reijnders approfitta degli spazi per un’accelerazione centrale perentoria che costringe Nagida ad un intervento in extremis: giallo per lui, ottima posizione per una punizione che Bennacer per poco non mette oltre Mandanda. Non c’è tempo per altro: a San Siro finisce 3-0 per il Milan.
Il tabellino
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Florenzi (74’ Terracciano), Kjaer (61’ Thiaw), Gabbia, Theo Hernandez; Musah, Reijnders; Pulisic (80’ Adli), Loftus-Cheek (74’ Bennacer), Leao (61’ Okafor); Giroud. Allenatore: Stefano Pioli
RENNES (4-4-2): Mandanda; G. Doué (66’ Seidu), Omari, Theate, Truffert (75’ Nagida); Bourigeaud, Matusiwa (75’ Blas), Santamaria, D. Doué (75’ Salah); Kalimuendo (66’ Gueuri), Terrier. Allenatore: Julien Stéphan
Marcatori: 31’, 48’ Loftus-Cheek (M), 52’ Leao (M)
Ammoniti: 86’ Nagida (R)
Espulsi: nessuno
Arbitro: Nikola Dabanovic (Montenegro)
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