Milan, la rabbia di Conceiçao con il suo portavoce (che si è dimesso): "Ne risponderà in sede legale"

Dopo che alcune dichiarazioni avevano gettato nello scompiglio l'ambiente rossonero, il portavoce del tecnico rassegna le dimissioni. Furibondo il tecnico che minaccia azioni legali nei suoi confronti

Milan, la rabbia di Conceiçao con il suo portavoce (che si è dimesso): "Ne risponderà in sede legale"
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Considerato come il Milan trovi sempre nuovi modi per complicarsi la vita, sembra quasi che la legge di Murphy sia stata scritta per descrivere i rossoneri. Dopo tre sconfitte consecutive che hanno praticamente posto fine alla stagione del Milan, il caos che circonda il club e la ridda di voci ed indiscrezioni su quel che succede dietro le quinte sono costate il posto ad uno dei collaboratori di Sergio Conceiçao. Il portavoce Francisco Empis ha infatti rassegnato le dimissioni dalla sua posizione “per l’errore commesso e per il danno alla reputazione causato” al tecnico lusitano. L’ammissione di colpa del portavoce non ha però del tutto ricucito lo strappo dovuto alle dichiarazioni fatte circolare nelle scorse ore, contenenti accuse circostanziate da parte del tecnico dei confronti della squadra e della società. Conceiçao non le ha mandate a dire durante la conferenza stampa prima della trasferta a Lecce, dicendo che sta valutando azioni legali nei confronti dell'ex collaboratore per verificare se abbia agito da solo o se sia stato sobillato da terzi.

“Diversi errori ed imprecisioni”

Il comunicato con il quale Empis sembra prendersi tutte le colpe del polverone causato da alcuni suoi messaggi a vari giornalisti che seguono il Milan vorrebbe far dimenticare quelle dichiarazioni che avevano fatto sollevare più di un sopracciglio. Il passo indietro è evidente ed ha il sapore di un auto da fè fatto apposta per togliere dalla graticola l’allenatore: “Nessuno dei punti è stato convalidato dall'allenatore Sérgio Conceiçao, né sono vincolanti per lui come professionista. Le informazioni pubblicate contengono diversi errori e imprecisioni, in particolare per quanto riguarda i rapporti tra i membri della squadra, lo staff tecnico e la dirigenza del Milan. Non rispecchiano la verità dei fatti, ma piuttosto voci e supposizioni prive di qualsiasi base fattuale”. Una vera e propria inversione ad u, causata dal contenuto dei messaggi inviati nella serata di giovedì da Empis ad alcuni esponenti della stampa, davvero esplosivo.

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Il portavoce aveva comunicato in termini piuttosto schietti che Conceiçao aveva parecchi sassolini nella scarpa da togliersi: Milanello sarebbe una struttura non all’altezza di un top club, il lavoro dei preparatori atletici di Fonseca sarebbe stato disastroso, la mancanza di impegno dei giocatori renderebbe impossibile il suo lavoro e chi più ne ha più ne metta. Ancora più netto l’attacco nei confronti della dirigenza, che, a suo dire, avrebbe lasciato solo il tecnico portoghese. Dietro le quinte, il Milan sarebbe nel caos: ogni rinforzo di mercato arriva dopo discussioni lunghissime, le responsabilità all’interno della struttura sono definite poco e male, nessun dirigente ha il coraggio di affrontare a muso duro certi senatori. La staffilata nei confronti di Gerry Cardinale, proprietario “lontano” che non si capisce perché manchi da Milano da mesi, faceva presagire possibili cambi a breve nella proprietà. Dichiarazioni esplosive che hanno subito scatenato una ridda di ipotesi, proprio quando il Milan si prepara ad una trasferta a Lecce nella quale si gioca la faccia.

“Falso, non so se cattiveria o è stato pagato”

Lanciare un macigno nello stagno puzzolente che è l’ambiente del Milan in questi giorni non poteva che causare un’alzata di scudi violentissima, partita dallo stesso tecnico, che ha smentito categoricamente tutto. Appena i messaggi sono iniziati a circolare, Conceiçao ha scaricato senza troppi giri di parole il suo collaboratore: parlando alla Gazzetta dello Sport, ha detto che “soffro tantissimo per il momento del Milan ma niente di ciò che è stato riportato sul mio conto è vero. La società è sempre presente, so che il club è con me. Il portavoce, quindi, avrebbe agito per conto suo, fraintendendo le conversazioni avute con l’allenatore o passando speculazioni e voci come se provenissero direttamente da lui. La conferenza stampa alla vigilia della trasferta col Lecce è partita subito col botto. Prima di affrontare il momento nero del Milan, il tecnico ha voluto subito affrontare l'elefante nella stanza, rendendo chiaro quanto la faccenda l'abbia profondamente irritato.

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"Mi dispiace tutta questa situazione, valuterò anche le azioni legali. Non capisco cosa mi ha fatto questo ex collaboratore, non so se per cattiveria o se pagato da qualcuno". Conceiçao non riesce a trattenere la rabbia, specialmente per chi lavora al Milan: "Dal Porto sono uscito in una situazione non bella e non ho ancora mai parlato del Porto: figuriamoci se, qua, quando ancora non sono andato via, mi metto a parlare di ciò che succede. Dovrà risponderne nelle sedi legali". Il tecnico prova a riportare l'attenzione sulla partita col Lecce ma non conferma le indiscrezioni che vorrebbero ben quattro titolari in panchina al Via del Mare. Il portoghese potrebbe scommettere su due dei nuovi arrivati a gennaio, Sottil e Bondo, che finora avevano trovato poco spazio in campo per dare la scossa ad un ambiente confusionario e profondamente depresso.

Mentre Furlani discute con Cardinale la nomina del nuovo ds, con l’ex Lazio Igli Tare ancora favorito, Conceiçao si gioca il tutto per tutto pur di evitare quell’esonero a fine stagione che, al momento, sembra già scritto.

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