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Napoli sempre più vicino a Galtier: ecco chi è l'allenatore francese

Pronto un biennale da 4 milioni a stagione per Galtier. Dopo un lungo casting è l'allenatore del Psg il profilo scelto dal presidente De Laurentiis

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Il Napoli e Christophe Galtier sono sempre più vicini. Arrivano conferme anche dal quotidiano francese L'Èquipe. Il tecnico del Paris Saint-Germain ricopre infatti tutta la copertina del giornale, con alle spalle il logo del club azzurro e sotto un titolo che lascia poco spazio a interpretazioni:"Ai piedi del vulcano".

Un ritorno di fiamma dopo le chiacchierate che due anni fa lasciarono sensazioni positive, i confronti attuali hanno confermato l’affinità emersa quel tempo, però ora Galtier deve liberarsi dal Psg. I legali del tecnico e quelli del club stanno lavorando alla risoluzione che dovrebbe arrivare nel giro di qualche giorno. Circa sei milioni andranno a Galtier come buonuscita oltre a tutta una serie di bonus da risolvere con un accordo fra le parti. Trovata l'intesa, il Napoli offrirà a Galtier un biennale da circa 4 milioni netti con opzione sul terzo anno, la stessa formula adoperata con Spalletti. Ormai si tratta solo di attendere qualche giorno, la strada sembra già tracciata.

La carriera di Galtier

Classe 1966, da calciatore è stato un difensore che ha militato in numerose squadre francesi come Lille, Tolosa e Angers. Dopo il Marsiglia, squadra della sua città, ha giocato una stagione in Serie B col Monza, prima di chiudere la carriera in Cina nel Liaoning.

La carriera da tecnico comincia nel 1999 come vice allenatore. Per anni è stato il vice di Alain Perrin, che segue nelle avventure col Porstmouth, Sochaux, Lione e Saint-Etienne. La svolta avviene nel 2009 quando gli viene affidata la panchina dei Verts in sostituzione dell'esonerato Perrin. Alla guida del glorioso club della Loira conquista una Coppa di Lega nel nel 2013, il primo trofeo dopo un digiuno lungo 32 anni che gli vale il passaggio al Lille. Con i Les Dogues è subito feeling. Sotto la sua guida brillano calciatori come Mike Maignan, Sven Botman, Renato Sanches e Victor Osimhen. Nel 2021 riesce addirittura a vincere il campionato francese davanti al Psg.

Poi approda al Nizza, dove resta una sola stagione, condito da un quinto posto e la finale di Coppa di Francia contro il Nantes. L'anno scorso compie il grande passo quando gli viene affidata la panchina del Psg. Con Messi e Mbappé vince il campionato francese con un punto di vantaggio sulla rivelazione Lens. Nonostante il titolo, con ben 7 partite perse il rendimento non è molto soddisfacente. La deludente eliminazione agli ottavi di Champions contro il Bayern Monaco, gli preclude la riconferma per la prossima stagione. Al Napoli ritroverebbe Victor Osimhen, sotto la cui guida ha realizzato 18 gol e 7 assist, nelle 38 gare giocate nella stagione 19/20.

Il lungo casting di Adl

Che sostituire Luciano Spalletti non sarebbe stato per niente facile, era facilmente prevedibile. Dall'addio del tecnico toscano sono stati tantissimi gli allenatori accostati sulla panchina azzurra e vagliati dal presidente Aurelio De Laurentiis. Il primo nome a venir fuori è stato quello Luis Enrique. I rumors però si spengono quando lo stesso Adl rivela:"Non arriverà, aspetta la Premier". Poi viene il turno di Roberto Mancini, blindato però da un contratto con la Figc e in sella almeno fino ai prossimi Mondiali. Sullo sfondo restano Rudi Garcia e Rafa Benitez, profili noti ma che non convincono del tutto.

Un'altra candidatura forte è quella di Vincenzo Italiano, la scelta sembra ricadere su di lui. La poca maturità tattica mostrata dalla Fiorentina nelle finali con Inter e West Ham probabilmente fa desistere il club azzurro. A quel punto irrompe Paulo Sousa, allenatore ambizioso che ama il bel gioco. Il portoghese però è sotto contratto con la Salernitana può liberarsi grazie ad una clausola intorno al milione di euro, cifra che Adl non è disposta a pagare.

A quel punto si torna alla casella di partenza e e cioè a Christophe Galtier, tecnico con cui i pour parler c'erano da tempo. A meno di clamorosi colpi di scena, toccherà a lui proseguire il lavoro di Spalletti sul solco del 4-3-3. Un allenatore da scoprire in una realtà come la Serie A. Una scelta forse dettata dalla mancanza di grandi alternative ma storicamente gli allenatori arrivati senza grossi clamori sono quelli che hanno sempre fatto bene a Napoli, basti pensare a Sarri e Spalletti.

Una tradizione che fa ben sperare i tifosi azzurri.

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